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Non concordano invece per la seconda e la terza questione, che sollevano due
ulteriori rilevanti problemi di ordine generale:
1- il reiterare di un comportamento contrario alla legge da parte dei genitori
può costituire una motivazione sufficiente per giustificare un
provvedimento di revoca della potestà genitoriale?
2- la separazione da un fratello può essere un motivo sufficiente per
annullare un procedimento di revoca della potestà genitoriale?
La violazione del diritto di visita dei ricorrenti
Sintesona: I ricorrenti
dichiarano che il loro stato impedito esercitare il diritto di visita del figlio; lo
stato resistente con contesta con vigore queste dichiarazioni, tuttavia il fascicolo
del caso non contiene elementi sufficienti a valutare.
Sta ai ricorrenti, tuttavia, provare che la misura statale abbia effettivamente
impedito l'esercizio del loro diritto di visita e in effetti dai fascicoli
Ai sensi di una legge dello Stato del Portogallo, la perdita della potestà
genitoriale ha di per sé come conseguenza giuridica l'immediata interdizione del
diritto di visita. Tuttavia nel momento in cui la famiglia biologica ha depositato i
ricorsi e questi sono stati accolti, l’interdizione è stata sospesa.
Tuttavia i ricorrenti si sono lamentati più volte della difficoltà di esercitare il
diritto di visita e lo stato non ha avviato alcuna indagine per chiarire la
questione, come invece avrebbe potuto e dovuto fare, da qui l’accoglimento
della doglianza da parte dei genitori biologici.
La violazione del diritto dei ricorrenti di poter godere di una vita
familiare col loro bambino a causa dell’avviata procedura di adozione
Principi generali
In caso di revoca della potestà genitoriale la salvaguardia dell'interesse del
bambino deve venire prima di ogni altra considerazione. La valutazione
dell'interesse del bambino si basa su due considerazioni:
- è nell'interesse del bambino mantenere legami con la sua famiglia
biologica; questi legami possono essere spezzati solo in circostanze
eccezionali
- è sempre nell'interesse del bambino crescere in un ambiente sano ed
equilibrato.
Il fatto che un bambino possa essere collocato in un contesto più favorevole per
la sua educazione non può di per sé giustificare l'allontanamento forzato dalla
cura dei suoi genitori biologici. Tuttavia, se il mantenimento del rapporto del
bambino con la sua famiglia biologica mettesse in pericolo il suo sviluppo e la
sua salute, questo acquisisce priorità: i genitori biologici non possono
pretendere di godere una vita familiare col loro bambino invocando l'articolo 8.
La Corte europea peraltro non ha il compito di sostituirsi alle decisioni delle
autorità statali competenti, che sono nella posizione migliore per effettuare
questa valutazione.
Applicazione dei principi sopramenzionati nel caso di specie
La decisione delle autorità di allontanare il bambino P era motivata dal uso di
droga da parte della mamma durante la gestazione, tanto che e il bambino era
nato con una sindrome da astinenza. Successivamente le autorità sono
intervenute anche nei confronti del fratello e delle sorelle , poiché i ricorrenti erano
ricaduti nella tossicodipendenza e le condizioni di vita della famiglia erano
assolutamente precarie. Per questa ragione e per la situazione particolarmente
delicata del piccolo P, a causa della sua età, arriva la sentenza del tribunale che
decide che P dovrà essere collocato, in vista dell'adozione, in un istituto.
Di fatto il bambino P è sempre stato in carico alle autorità dalla sua nascita fino
alla sua adozione, con l'eccezione di un anno.
Il bambino aveva stretto un legame poco significativo con genitori e fratelli.
Sembra del tutto ragionevole la conclusione dei giudici statali che attribuiscono
ai genitori la responsabilità della rottura legami con il figlio; questo è stato alla
base della decisione del giudice di revocare la potestà genitoriale.
La particolare situazione del minore e il rapporto suo fratello e le sue
sorelle
Lisbona ha giustificato la decisione di affidare il piccolo P ad un istituto in vista
dell'adozione per le seguenti motivazioni:
- la crescita di questo bambino può avvenire una volta sola, è una
circostanza irreversibile. Un bambino non può rimanere a lungo nella
speranza che i suoi genitori raggiungano un equilibrio, pena una
compromissione importante e irreversibile della sua crescita
- La situazione del bambino diversa da quella del fratello e delle sorelle
vista la differenza di età e di percorso
- Il lungo periodo di istituzionalizzazione di Pd ha indebolito i legami affettivi
con i genitori legami che si sono potuti mantenere solo durante le visite
irregolari negli istituti. Questi legami oltretutto non sono mai stati intensi
quanto quelli stretti tra i genitori ed i fratelli.
- L’età delicata del piccolo P.
- I giudici statali avevano anche tentato di adottare misure meno drastiche
dell’ istituto e dell'adozione; hanno più volte cercato di reinserire P nella
sua famiglia. Tuttavia, nonostante l'assistenza fornita, nonostante il
monitoraggio dei servizi sociali, i genitori biologici più sono ricaduti nella
tossicodipendenza e si sono rivelati incapaci di provvedere al
mantenimento e al benessere dei loro figli (che tra l'altro erano stati visti
vedere più chiedere più volte l'elemosina per strada).
- La famiglia allargata non era un’alternativa valida: nella famiglia allargata
c'era una situazione di precarietà economica, di tossicodipendenza,
prostituzione, alcolismo e in generale di condizioni di vita irregolari.
-
Il principio di sussidiarietà
Conclusione
Per i giudici Pinto de Albuquerque e … il provvedimento che ha portato
all’adozione di P non è stato preso in contrasto con l’art. 8
La richiesta di annullamento dell'adozione disposta dal tribunale
statale e conseguente ritorno del bambino presso la famiglia.
I ricorrenti richiedono l'annullamento dell'assistenza del tribunale relativo
all'adozione di P. La maggioranza però ha voluto mantenere la situazione attuale
del bambino rigettando queste richieste avanzate dai ricorrenti. la Corte non
poteva infatti pronunciarsi sulle sorti del bambino sostituendosi ai tribunali
statali. Va detto con forza chiarezza: P non dovrebbe essere oggetto di un nuovo
procedimento giudiziario che altro non farebbe che provocargli danni irreparabili
da un punto di vista emotivo e psicologico. I legami affettivi che si sono nel
frattempo prodotti con la famiglia di adozione non solo sono importanti ma
devono prevalere sulla relazione biologica, dal momento che i bambino vive
ormai da molto tempo presso la sua famiglia adottiva.
Correttamente quindi la maggioranza ha ritenuto di mantenere il bambino nella
situazione attuale, rigettando le richieste dei ricorrenti.
Per questa ragione i giudici devono fare tutto ciò che serve per proteggere il
bambino dal just qualsiasi circostanza che posso minarne l'equilibrio emotivo e
psicologico, cosa che spesso viene dimenticata dagli adulti che litigano tra di
loro.
L’equa soddisfazione
Secondo i giudici Pinto de Albuquerque e …, la constatazione di una violazione
dell’art. 8 esclusivamente basata sulla violazione del diritto di visita dei
ricorrenti ha dato luogo a un risarcimento eccessivo, anche in relazione a quanto
concordato in casi ben più gravi (risarcimento ai familiari di persone scomparse).
Corte europea dei diritti dell'uomo seconda sezione
alti nive contro la Turchia sentenza del 9 luglio 2013 definitiva il 9
ottobre 2013
Il ricorrente è uno studente proveniente da un istituto professionale turco in
Scienze della Comunicazione, che non riesce a superare per pochi centesimi il
test di ammissione alla facoltà delle scienze della comunicazione.
Secondo lui la causa sono delle nuove regole che hanno hanno riformato
l'ammissione all'università. Queste nuove regole attribuiscono un punteggio
diverso a seconda della provenienza scolastica e che privilegia gli gli studenti
del liceo.
Inoltre la riforma non ha introdotto alcuna periodo transitorio per tutti quelli che
avevano già delle aspettative di accesso all'università
Il ricorrente invoca la violazione dell'articolo 14 della convenzione sul divieto di
discriminazione e in combinato disposto con l'articolo due del protocollo numero
1 cioè il diritto all'istruzione.
La seconda sezione vota all’unanimità una violazione per l'assenza del regime
transitorio ma non costata alcuna violazione per quanto riguarda l’adozione di
parametri di valutazione differenti in funzione della scuola di provenienza. In
questo caso la votazione è a maggioranza (5 vs 2).
Opinione condivisa parzialmente di senziente dei giudici Vucinic e Pinto
de Albuquerque
il caso in esame riguarda l'accesso al sistema di alta formazione da parte di
studenti che provengono da una istituzione professionale.
I giudici sono d'accordo sulla violazione per quanto riguarda la mancanza di
disposizione transitorie dal momento che questo tipo di cambiamenti devono
essere accompagnati da una gradualità di introduzione a tutela delle aspettative
degli studenti. Non c'è invece accordo per quanto attiene la valutazione che non
ci sia stata la discriminazione nei confronti degli studenti provenienti da un
sistema di istruzione professionale che vogliono accedere all'alta formazione.
Questo è anzi il cuore del casopunto
La discriminazione nei confronti degli studenti che provengono da un
istituto professionale.
Il richiedente era uno studente di una scuola superiore professionale
specializzata in scienze della comunicazione che voleva proseguire con la stessa
materia all'università.
Aveva fatto già due anni di studi in scienze della comunicazione alla scuola
secondaria, mentre gli studenti provenienti dal liceo non avevano questo tipo di
specializzazione.
Secondo una nuova circolare l'accesso alla facoltà di Scienze della
comunicazione veniva determinato in parte sulla base del voto di uscita dalla
scuola superiore (che valeva per il 79% ) e in parte sulla media dei voti della
scuola secondaria (che pesava per il 21%). Secondo le nuove regole, alla media
dei voti ottenuta nella scuola secondaria veniva applicato un coefficiente di 0,5
per i provenienti dal liceo, di 0,2 per quelli delle scuole professionali, adducendo
a giustificazione che i temi trattati nella scuola professionali sono diversi rispetto
a quelli trattati all’Università. La differenza tra i coefficienti così come la sua
giustificazione sono di per