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Il concetto di asincronia nelle analisi di Bloch

Bloch ha indicato che non bisogna adottare cronologie rigide, ma che a seconda dei fenomeni studiati la cronologia da adottare varia. Inoltre, i tempi di cambiamento possono essere diversi a seconda del nostro livello di analisi.

Le strutture oggetto del suo studio sono asincrone, ovvero non viaggiano tutte nello stesso modo. Ad esempio, se analizzassimo la natura del paesaggio del Mediterraneo nelle sue caratteristiche fisiche, osserveremmo come questo paesaggio cambierebbe lentamente rispetto alla struttura politica delle società umane che si trovano in questo spazio. Analogamente, la conformazione attuale del Vesuvio da un punto di vista fisico ha una storia ben più lenta rispetto a quella politica, che ha visto il Regno delle Sicilie, il Regno d'Italia e la Repubblica italiana, con diverse forme di sviluppo economico e tempi molto diversi, passando da una società agricola a una società industrializzata e infine a una società post-moderna.

Le strutture possono essere diverse, ma interagiscono tra loro. L'obiettivo è quello di unire questi mutamenti.

In una grande narrazione, costruita in modo scientificamente attendibile; La storia è ciò che analizza il mutamento delle strutture umane;

Spiegazioni storiche di natura materiale (rottura rispetto a Febvre e Bloch) → interesse per ambiente, economia, scambi… cose che non riguardano la mentalità → forse è più vicino ai marxisti (se non fosse che esistono continuità nella percezione dell'idea di storia tra lui e generazione di studiosi precedente);

Due opere (forse) maggiori:

Civiltà e imperi del Mediterraneo nell'età di Filippo II (1949);

È una storia totale del Mediterraneo nella seconda metà del XVIo secolo;

Mediterraneo come spazio allargato;

Espressione geografica che identifica tutto il mondo → elemento centrale è costituito dall'importanza delle relazioni;

Primo livello → il grande Mediterraneo → investe tutto l'emisfero di cui fanno parte

Europa ed Africa → Mediterraneo è un centro direlazioni (non ancora spostamento del centro economico del mondo su Atlantico → Mediterraneo ha ancora centralità di natura relazionale e di interazioni economiche: dal nord Europa e fino al cuore dell’Africa) → pensiamo alle rotte carovaniere sahariane o al traffico di schiavi che riguarda la direzione sia dall’Europa settentrionale/meridionale verso l’Africa sia dall’Africa centrale verso Africa settentrionale/Medio Oriente → relazioni economiche che riguardano traffici commerciali tra Europa e Medio Oriente (punto di scambio principale tra Europa occidentale e Asia orientale, con mondo musulmano come intermediario → Europa legata al Vicino Oriente, al mondo oltre il Sahara e al Nord Europa, ancora non al centro economico del mondo → lo diverrà tra XVIII-XIX secolo);

Mediterraneo come spazio geografico-economico (di conseguenza o politico) molto vasto;

Segue lunga e

Dettagliata descrizione dell'ambiente del Mediterraneo: le caratteristiche comuni, la sua geografia (mari interni; fiumi, rapporto che l'uomo ha con questo mare); Mediterraneo come mare commerciale → avendo poche pianure di grandi dimensioni e, soprattutto, fertili, spinge alla ricerca di spazi di commercio oltre il mare → nascita di insediamenti sul mare (geografia influenzata da necessità di aver accesso a porti naturali… che poi spingono alla ricerca di nuove rotte commerciali); Questo tempo (ambiente, geografia umana, distribuzione della popolazione) è un tempo lungo → modificazioni lente;

Secondo livello → destini collettivi e movimenti di insieme → relazioni commerciali che esistono tra regioni mediterranee, circolazione monetaria, scambio di beni… → fenomeni che variano a una velocità che potremmo definire “media” → la scoperta delle Americhe sta determinando cambiamenti nel Mediterraneo

→cambiamenti lenti, ma che influiscono su economia (es. argentospagnolo cambia il panorama economico, contribuisce al declino dell’economia marittima di Venezia, ma su una prospettiva di medio-lungo periodo; tempo comunque più veloce di quello ambientale);

Terzo livello → storia degli imperi → storia politica ingabbiata daio due livelli precedenti → siamo di fronte alla storia degli eventi normalmente più conosciuti di questa fase storica (battaglia di Lepanto; guerre contro Impero ottomano…) → questa storia, per cui impero di Filippo II è gestito da sovrano etc. viene raccontata in una dimensione nuova, che tiene conto dell’ingabbiamento provocato da strutture economiche e ambientali → l’impero di Filippo II (raccontato nell’ultima parte del volume) è un elefante che si muove spesso, ma in maniera goffa e lenta (è ingabbiato) → considerando tecnologia a disposizione nel XVI secolo… impero

Si presentava come sovra-esteso rispetto alle effettive possibilità di comunicazione a disposizione all'epoca (dalla Spagna alla periferia... ci voleva così tanto tempo che spesso era superato dagli avvenimenti ed eventi che si verificavano → si viaggiava a cavallo o nave (a vela) → Filippo II è rappresentato come un ostaggio dei limiti che si trova ad affrontare nella gestione quotidiana: rispondea sollecitazioni che arrivano al centro dalle periferie (la cui reazione è sempre tardiva, in quanto ingabbiata dalle strutture a monte) → Braudel definisce la battaglia di Lepanto come elemento irrilevante della storia politica del Mediterraneo del periodo. La vittoria cristiana non cambia equilibri nel Mediterraneo. Incapacità di trasformare strutture economiche e ambientali dietro la forza crescente dell'impero ottomano. Questa vittoria sarebbe un evento estemporaneo (la presenza ottomana rimane centrale nel Mediterraneo orientale e

centrale per molto anche nel periodo moderno) → la capacità statale di rovesciare le strutture in cui è ingabbiato... sono limitate; Anche gli individui più importanti come Filippo II sono bloccati dalle strutture all'interno delle quali sono chiamate ad operare; Tesi poi discussa (soprattutto criticato su affermazioni della battaglia di Lepanto); Punti più validi della storiografia di Braudel → idea che l'uomo sia prigioniero delle strutture in cui si trova ad operare / centralità di ambiente e economia; Civiltà materiale, economia e capitalismo. Secoli XV-XVIII (1978-1979): Tradotta in Italia (dove ha ottima ricezione); Braudel ha già portato avanti studi di una nuova generazione di studiosi, interessati a nuove tematiche (demografia... statistica... → non è raro trovare volumi di Braudel grafici); Civilisation matérielle Primo volume → dedicato alla analisi.dell'Ancien Régime da un punto di vista economico (strutture lente) → il tempo della storia di Braudel parte sempre da un lento, per poi accelerare; Primo volume analizza le forme di consumo, distribuzione o produzione dei beni → per farlo si comincia (ancora una volta) dalla demografia → analisi della struttura demografica della società per capire vincoli di lungo periodo imposti alla società stessa; Regime demografico di tipo malthusiano? Le società prima del periodo contemporaneo avevano un problema di scarsità di risorse, in parte abbattuto dalla Rivoluzione industriale e agricola nella tarda età moderna-prima età contemporanea → prima di allora, il mondo economico era limitato da tecnologia a lenta evoluzione; anche la produttività si evolveva lentamente → poiché la produttività agricola (e non solo) si evolveva lentamente, le risorse disponibili erano limitate → se la popolazione.

cresceva troppo rapidamente, le risorse scarseggiavano e si sarebbe verificata una carestia → questo spiega grandi casi di popolazione o verificarsi di epidemie in Europa prima della Rivoluzione industriale;

Per capire i limiti di questo regime demografico… Braudel analizza i consumi della popolazione. Cosa costituisce la base di questo regime economico? Come la moda cambia le loro abitudini di vestiario? Cosa mangiano? → approccio comparato;

Secondo volume → analisi degli scambi all’interno della loro complessità:

Importanza del mercato, inteso come qualunque luogo preposto allo scambio di beni (definizione virtuale). Ciò che è necessario al movimento delle risorse da un luogo all’altro (nell’Europa moderna avviene tramite mercati, città e borse – intese come grandi piazze di mercato) → da questi luoghi dello scambio (mercato, città, borsa) si estendono circuiti commerciali (reti);

Minoranze religiose: agenti

propulsori fondamentali (es. ebrei prestatori di denaro – agente promotore della circolazione monetaria e, dunque, dello scambio economico);

Analisi delle economie su base regionale-nazionale;

Nascita del capitalismo in senso moderno → per comprendere la nascita del Capitalismo, Braudel analizza l’economia globale nelle sue diverse componenti;

Terzo volume → come si evolve gerarchia del capitalismo? → siamo di fronte a un crescendo di dimensioni;

Fondersi progressivo degli insiemi globali, assorbiti da quello europeo → come queste gerarchie cambiano nell’economia globale? Qual è il ruolo dell’Europa? Torna ad analizzare fasi dello sviluppo economico della società europea, concentrandosi sulla realtà politico-economica dominanti in questa fase → prima abbiamo analizzato le caratteristiche generali delle città europee che fungevano da luoghi di movimentazione economica. In questo volume ci si dedica a casi

considerati rilevanti, che determinano l'andamento dell'economia europea (Venezia, egemonia portoghese e Lisbona, Anversa e Genova); Ad un certo punto il sistema economico delle città viene superato dal sistema del mercato nazionale (attorno agli Stati Nazionali, primo fra tutti l'Inghilterra); Nell'analisi delle strutture a livello generale... qui si scende nell'evoluzione politica delle strutture; Inghilterra prima a costruire mercato nazionale che va oltre il concetto di mercato cittadino come luogo di scambio → mercato nazionale assume dimensioni senza precedenti (al termine, però, di un lungo processo evolutivo); Questo mercato nazionale crea presupposti per costruzione dell'economia capitalistica moderna e porterà alla Rivoluzione industriale, altro grande salto di qualità,
Dettagli
Publisher
A.A. 2020-2021
10 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-STO/04 Storia contemporanea

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher lucabeagle di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia della storiografia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Siena o del prof De Ninno Fabio.