Matteo Bortone
Autore
Bernini contestata ad Atreju

Il giorno dopo il secondo appello del test di Medicina, che ha riacceso le polemiche sulla bontà del nuovo Semestre Aperto, la ministra dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini, ospite alla manifestazione Atreju è stata duramente contestata da alcuni studenti presenti in platea.

Il suo intervento è stato ostacolato dalle contestazioni dei ragazzi, che hanno urlato: “Non ce la facciamo più, con il semestre filtro rischiamo di perdere un anno". La Ministra ha replicato dal palco, citando Silvio Berlusconi: "Sapete come diceva il presidente Berlusconi? Siete sempre dei poveri comunisti. Prima di contestare fatemi parlare. Questo dimostra la vostra inutilità".

Bernini poi è scesa dal palco e ha raggiunto gli studenti per raccogliere le loro domande, e rivolgendosi a loro ha chiesto: “Stavate meglio pagando 30mila euro? Ho investito 9,4 miliardi sull’università e oltre 800 milioni sulle borse di studio”.

Finito l’incontro ai giornalisti la Bernini ha ammesso gli errori segnalati nel secondo test e ha chiarito alcuni aspetti riguardanti la graduatoria.

Indice

  1. L'ammissione degli errori
  2. Non è una sanatoria
  3. Il nodo ricorsi

L'ammissione degli errori

La ministra Anna Maria Bernini, dopo l’incontro di Atreju, ha risposto alle domande dei giornalisti chiarendo alcuni aspetti che hanno messo in discussione l’intera prova. Nel secondo appello avevamo già riportato di alcuni errori presenti nel test di Fisica.

Bernini ha risposto: "Sì, c'erano due errori: nel caso della seconda domanda sbagliata nella parte di Fisica verrà riconosciuto un punto. Quindi, nel compito di Fisica, si partirà da un punto. È vero: c'era un errore nel documento”, riferendosi alla domanda con doppia risposta uguale, oltretutto quella giusta.

Non è una sanatoria

La Ministra dell'Università e della Ricerca ha voluto chiarire anche un altro punto: "Quella di oggi non è una sanatoria ma la naturale evoluzione di una riforma che deve aspettare di arrivare a tutte le fasi di attuazione”, riferendosi probabilmente all'ipotesi di allargare i cordoni della graduatoria, facendo entrare tutti gli studenti che hanno sostenuto le prove.

Infine, ha lanciato un messaggio agli aspiranti medici, spiegando che: “Saranno riempiti tutti i 24mila posti della graduatoria di medicina, sulla base naturalmente delle valutazioni di merito. Abbiamo fatto il primo appello, il secondo appello, compileremo la graduatoria, la graduatoria scorrerà, e chi non ha la sufficienza nelle proprie sedi di destinazione, ciascuno ne ha indicate 10, avrà i suoi crediti formativi. Quindi, entro il 28 febbraio sarà completata la graduatoria di Medicina e tutti gli altri potranno scivolare sulle materie affini”.

Il nodo ricorsi

Un altro tema che minaccia il percorso del nuovo accesso a Medicina sono i ricorsi, già annunciati da molti studenti che hanno affrontato i test.

Bernini su questo ha risposto: “Io faccio l’avvocato, come mio padre e mio nonno: vedo ricorsi collettivi da quando sono nata. Noi non facevamo ricorsi collettivi, ma ne ho visti dappertutto. Devo dire che fanno più comodo agli avvocati che ai ricorrenti. Per carità, i ricorsi sono legittimi: però, in questo caso, suggerirei agli studenti di concentrarsi su una riforma che apre loro le porte dell'università”.

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