
A quanto pare le novità che riguardano Medicina non accennano a fermarsi. Le notizie sui test di accesso all’ambita facoltà vengono adesso accompagnati da un’altra indiscrezione di peso: l’offerta dei corsi disponibili potrebbe presto ampliarsi.
Come si apprende dall'agenzia ‘Ansa’, alcuni atenei d'Italia, da Nord a Sud, stanno per inaugurare un nuovo corso in Medicina.
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Le nuove facoltà di Medicina
Sarebbero sei le nuove facoltà di Medicina, presso altrettante istituzioni accademiche, che attualmente stanno attraversando il processo di accreditamento : si tratta delle università Unicamillus (sede di Cefalù), Sacro cuore (sede di Roma), Università di Cagliari (sede di Cagliari), La Sapienza (sede di Rieti), Università di Verona (sede di Verona), Università Europea di Roma (sede di Roma).
Dopo aver ricevuto l'approvazione da parte del Consiglio Universitario Nazionale, le sei strutture rimangono in attesa del “bollino” dall'ANVUR (Agenzia Nazionale di Valutazione del sistema Universitario e della Ricerca) e del via libera del Ministero dell'Università e della Ricerca.
Se confermate, il numero di sedi che offrono corsi in Medicina e Chirurgia aumenterebbe a 95.Come riportato da ‘IlSole24Ore - Le Guide’, negli ultimi dieci anni il numero di istituti per la formazione dei futuri medici sarebbe cresciuto di oltre un terzo. Nel 2013 erano 60, con una breve diminuzione a 58 nel 2014 e a 59 nei due anni successivi. Ma dal 2017 c'è stata una costante crescita, fino alle 89 sedi dell'anno scorso.
Bernini sui test di Medicina: “Trasparenza, equità e merito”
E nel frattempo si continua a parlare dei cambiamenti che riguardano la facoltà di Medicina e i test predisposti per l’ammissione ai corsi. “Trasparenza, equità e merito. Sono i tre principi guida su cui puntiamo per il nuovo accesso alla facoltà di Medicina e Chirurgia. Non c'è sistema sanitario efficiente, se non c'è una formazione all'altezza, di eccellenza”, ha detto il Ministro dell'Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini, in un intervento proprio su ‘IlSole24Ore - Le Guide’. “Al Ministero dell'Università e della Ricerca - ha proseguito Bernini - abbiamo insediato un gruppo di lavoro con il compito di verificare le necessità di nuovi professionisti. Dobbiamo calibrare gli interventi di oggi con le necessità di domani, ed è per questo che serve una riforma strutturata. La misura-ponte prevede una banca dati aperta e pubblica”.
Anna Maria Bernini assicura poi che già si stanno “definendo i nuovi criteri per un accesso libero e sostenibile. Prevediamo un primo semestre-filtro con esami caratterizzanti, al termine del quale gli studenti saranno selezionati per proseguire gli studi in Medicina. Per chi non dovesse farcela, gli esami sostenuti saranno comunque riconosciuti validi per altri percorsi accademici”. Inoltre, anche “il ruolo degli atenei sarà centrale nella formazione e nell'orientamento”. Conclude Bernini: “I protagonisti saranno gli studenti, le loro ambizioni, la loro vocazione”.