3' di lettura 3' di lettura
Medici e specializzandi ballano il 'Gioca Jouer' durante corso di autopsia, si scatena la bufera articolo

Un modo decisamente insolito di fare lezione, ma sicuramente efficace. Stanno facendo molto discutere le immagini che riprendono gli studenti della Società di Medicina Legale intenti a sezionare cadaveri sulle note di 'Gioca Jouer'.

A riprendere la scena uno studente del corso, che ha immortalato colleghi e docente di ruolo mentre ballavano il celebre brano di Claudio Cecchetto.

Leggi anche:

 

Video realizzato durante la pausa

Un modo come un altro per 'esorcizzare' la morte, per chi vi è a contatto tutti i giorni.

La vicenda risale a qualche settimana fa, durante i lavori preparatori per una sessione del convegno nazionale della Società italiana di medicina legale che si terrà a giugno a Catania: “Si è lavorato per una settimana a tecniche di dissezione difficilissime, anche più di 12 ore al giorno in sala anatomica per sfruttare al massimo il tempo a disposizionesottolinea il docente di ruolo a 'La Repubblica' - Tali sforzi non possono essere mortificati da pochi secondi di un video che riprende un momento distensivo necessario a stemperare la tensione derivante dalle delicatissime attività formative che si stavano svolgendo”. Secondo il prof,il video è stato realizzato in una pausa necessaria, lo ribadisco, da un punto di vista didattico dopo sette ore di sezioni anatomiche difficilissime che hanno richiesto una concentrazione enorme. Non voglio tergiversare e non posso che scusarmi anche a nome di tutti i presenti, non tanto per l’accaduto, ma per il fatto che lo stesso sia stato diffuso illegalmente e dato in pasto ai social e ai media in maniera tale da potere ingenerare forse qualche turbamento”.

Il docente, ordinario di ruolo, ha specificato poi che non si trattava né di autopsia giudiziaria né di riscontro diagnostico. Tuttavia la bufera mediatica lo ha costretto a correre ai ripari: “Ho dato mandato ai miei legali di tutelarmi nelle opportune sedi per la diffusione illegale del filmato interno realizzato in una pausa di una esercitazione anatomica su corpi donati a fini di studio e formazione e quindi assolutamente avulso dal contesto professionale medico legale. Tengo anche a precisare che nessuna responsabilità ha la Società’ italiana di medicina legale alla quale semmai, va riconosciuto il merito di avere promosso, per la prima volta nella storia societaria, una sessione cadaverica live. Tantomeno colpe o responsabilità possono essere attribuite alle singole istituzioni accademiche cui appartengo io e alle quali appartengono i colleghi coinvolti nel video illegalmente diffuso”.