"Mi sento fuori posto, ho paura di aver sbagliato tutto", lo sfogo dell'universitaria al passaggio dalla triennale alla magistrale

La paura di non essere all’altezza. Si tratta purtroppo di una sensazione molto diffusa tra gli studenti universitari, spesso in difficoltà in un ambiente in cui la competizione si fa sentire. E il paragone e il confronto con i propri compagni di corso, talvolta, giocano brutti scherzi. 

Emblematica, da questo punto di vista, la testimonianza di una studentessa universitaria che racconta di sé su Reddit: “Mi sento dannatamente fuori posto”, scrive la 22enne. “Vedo gli altri che vivono la vita, e io mi sento sempre di più un personaggio secondario, una figura grigia”.

Guarda anche:

• "Voglio abbandonare Medicina per studiare Fisica e diventare prof", ma i genitori dicono no

• Lo studente che in tre anni di università ha preso tutti i voti, dal 18 al 30 e lode

• "Non ho passato gli esami e ora non riesco ad andare a lezione", lo sfogo dell'universitario

• Lo studente che si sente un alieno: “All’Università non ho amici, non so come uscirne”

Il post della studentessa: “Mi sento in bilico, anche solo una frase stupida mi fa crollare”

Scrive la studentessa su Reddit: “Ho 22 anni, sono al primo anno di magistrale in matematica dopo una triennale in un altro ambito e mi sento dannatamente fuori posto”.

Un passaggio a favore della sua passione, la matematica, che però porta con sé anche alcune conseguenze negative: “Fare matematica è sempre stato un sogno nel cassetto e adesso che ho l'opportunità di perseguirlo non mi sento all'altezza. Tutti i miei compagni di corso mi sembrano su un altro livello, si informano su argomenti al di fuori dell'uni, riescono ad avere una vita sociale attiva. Lo so che non si dovrebbero fare paragoni, e che ognuno ha il suo percorso, e ci sto provando, ma mi sento in bilico su un filo e ogni evento minore che accade (anche solo una frase stupida) mi fa crollare, ed entro in un circolo di pensieri intrusivi da cui faccio fatica ad uscire”.

“Questa insicurezza”, spiega ancora la studentessa, “si riflette nei rapporti: non sono riuscita a legare con nessuno, e ogni volta nelle poche conversazioni che riesco ad intrattenere mi sento bloccata, impacciata, come se parlando troppo la gente potesse accorgersi che, in realtà, mi trovo nel posto sbagliato”. Una paura che si fa totalizzante e che va ben oltre l’università: “E così vedo gli altri che vivono la vita, e io mi sento sempre di più un personaggio secondario, una figura grigia”.

Conclude la ragazza: “Non riesco a far sparire queste insicurezze, ed è vero che non si deve eccellere in tutto ciò che si fa, ma nell'ambito matematico a cosa posso ambire se sono nella media? Ho paura di aver sbagliato tutto”.

Skuola.net consiglia

Professione orafo: scopri l’ITS Academy che in 2 anni ti fa lavorare!

I commenti al post: “Ammettere di non sapere qualcosa è il primo passo per imparare”

La community di Reddit ha fatto sentire la sua voce. Scrive qualcuno: “Tu sei lì per imparare, le cose che ancora devi studiare è normale tu non le sappia. E pure cose che altri hanno visto in triennale è normale tu non le sappia, se non hai avuto modo di vederle”. E poi: “Ammettere di non sapere qualcosa è il primo passo per imparare”. 

E immancabile l’utente che interviene raccontando la sua storia: “Forza non mollare! Io sono stato deriso durante un esame dal professore davanti a tutti… Pensa che a distanza di 5 anni dalla mia laurea parte dei docenti mi ha delegato un lavoro come consulente esterno… Un passo alla volta, costruisci la tua strada”.

In molti si focalizzano sul concetto di “essere nella media”, sollevato appunto dalla studentessa: “Credo che uno dei primi veri passi avanti verso la vita adulta sia capire e accettare di essere nella media. E non c'è niente di sbagliato in questo. Oltretutto essere nella media non significa necessariamente che non potrai eccellere per altri aspetti: il mondo del lavoro è fatto di skills da sviluppare e da dimostrare, l'abilità "accademica" non è tutto, anzi”.

Qualcuno dice la sua sul versante lavoro: “Le aziende sono piene di matematici "medi", e tutti lavorano e guadagnano adeguatamente. Nessun problema”. E altri utenti sono d’accordo: “Puoi ambire a un sacco di cose pur essendo nella media: matematica è una facoltà difficile. Stare nella media significa che hai ottime capacità e trovare lavoro non sarà probabilmente una tua preoccupazione”.