
Un dettaglio importante da conoscere è che il test di Medicina somministrato sotto forma di TOLC e gestito dal Cisia (Consorzio Interuniversitario Sistemi Integrati per l'Accesso) non è unico per tutta Italia, ma diverso per ogni candidato, con quiz "mescolati" provenienti da un vasto database.
Quiz che, in qualche misura, sarebbero "fuoriusciti" dalle aule universitarie e condivisi esternamente, o almeno questo secondo la ricostruzione dei legali.
Alcuni corsi di preparazione dalle cospicue rette li avrebbero quindi usati per i propri iscritti, mentre in altri casi sarebbero stati addirittura regalati o venduti dagli stessi candidati, su Telegram, per poche decine di euro. L'avvocato Leone, dalle pagine di Repubblica, sostiene quindi che "Questo test è irregolare. Verrà annullato dal Tar sconvolgendo l’inizio dell’anno accademico”.
Il Cisia: "Nessuna violazione del database"
Già a luglio ci sono stati rumors che riguardavano tentativi di violazione dei quiz proposti nel TOLC MED, tanto che il Cisia lo scorso 18/7 ha tenuto a precisare che, al momento della seconda sessione del test, non fossero state rilevate violazioni del database. Non solo - dice il Consorzio - non ci sarebbe stato alcun Data Breach ("nessun accesso esterno e nessuna violazione hanno mai avuto luogo") o presunto attacco hacker, ma in più il Cisia stesso "monitora, interviene e collabora con gli owner di diverse chat per tutelare il diritto di chi studia e si prepara onestamente". In quanto a possibili comportamenti scorretti di singoli, sottolineava, "nel caso in cui vengano verificati, scatteranno le conseguenti azioni legali".Contestualmente gli organizzatori del TOLC MED mettevano in allarme contro possibili truffe, proprio provenienti dalle chat: "Cogliamo l’occasione per richiamare l’attenzione sui tentativi di truffa, come si rileva dai messaggi di alcuni utenti nelle varie chat, di chi, millantando di avere “l’intero database CISIA”, chiede denaro per poi far perdere le tracce di sé".
Ora, con la pubblicazione della graduatoria si torna a parlare, come detto, di una presunta "fuga di quiz”. Skuola.net ha chiesto al Cisia quale fosse la sua posizione, il quale ha riassunto in alcuni punti fondamentali la validità del modello.
"Il modello TOLC è un sistema di verifica delle competenze e delle conoscenze sviluppato dal consorzio CISIA, ente formato da 61 università che dal 2005 si occupa dei test di accesso. È grazie all'affidabilità del modello e al suo continuo perfezionamento (si tenga presente che nel solo 2023 i TOLC verranno erogati a oltre 500.000 volte) che il Ministero ha deciso di innovare l'accesso per i corsi di area medica e veterinaria, scegliendo proprio questa modalità" spiega il consorzio.
"Oggi, grazie al nuovo sistema, studenti e studentesse, fin dal penultimo anno delle scuole superiori, possono ripetere le prove con un costo che è meno di un terzo rispetto a quello del test unico - e non ripetibile - in vigore fino allo scorso anno. Tra gli altri vantaggi il sistema-TOLC permette di migliorare la preparazione in ingresso all'università e orientarsi con strumenti gratuiti messi a disposizione di chiunque."
"CISIA, che opera al servizio del sistema universitario con un lavoro di ricerca, innovazione e miglioramento dei processi di orientamento e accesso a corsi di laurea, ha sviluppato i TOLC-MED e VET approntando misure di sicurezza e protezione dei dati tali da garantire ai massimi livelli l'integrità del database delle domande. Sulla sicurezza della banca dati il consorzio ha già avuto modo di smentire alcune illazioni prive di fondamento circolate a inizio estate. Il monitoraggio dei social è un'attività abituale per CISIA e ha lo scopo primario di migliorare il livello di assistenza. In alcuni casi il consorzio è intervenuto, presso i moderatori, per ricordare i termini del regolamento (per i TOLC-MED e VET, così come per tutti gli altri tipi di TOLC). Per ciò che riguarda l’equalizzazione ribadiamo che i punteggi equalizzati sono stati attribuiti nel pieno rispetto di quanto stabilito dagli atti ministeriali" conclude il Cisia.
Il M5S all'attacco: interrogazione parlamentare per il ministro Bernini
Nel frattempo la politica inizia a prendere posizione. “Questa mattina in un approfondimento del giornalista Andrea Ossino pubblicato su Repubblica, viene descritto quello che viene definito “lo scandalo più grande che abbia mai colpito il sistema del numero chiuso”" tuona la senatrice M5S Dolores Bevilacqua. "Nel pezzo si parla del ricorso al Tribunale amministrativo regionale del Lazio per presunte violazioni del bando e dei quiz della prima edizione dei TOLC-MED e TOLC-VET. Secondo la ricostruzione “qualcuno ha pagato migliaia di euro per iscriversi a un corso di preparazione che permetteva di conoscere in anticipo le domande del test. Ad altri è invece bastato trovare il gruppo giusto su Telegram e versare appena 20 euro per superare l’esame di ammissione alle facoltà di Medicina e Chirurgia e in Odontoiatria”. Sono inoltre citate alcune affermazioni degli avvocati Francesco Leone e Simona Fell, dello studio Leone-Fell & C. di Palermo, che ha presentato il ricorso. In particolare gli avvocati parlano di “inadeguatezza dei controlli da parte del Cisia”.”Secondo la parlamentare “È urgente una risposta celere e approfondita da parte del ministero dell’università”. Per questo motivo la Bevilacqua ha depositato una interrogazione rivolta alla ministra Bernini: “Mi aspetto una risposta approfondita per comprendere quali misure abbia intrapreso al fine di garantire la correttezza delle prove, sia per quanto concerne quelle già sostenute, sia per quelle da sostenersi in futuro”.