
L’emendamento all’art. 20 del Decreto Istruzione sul Bonus Maturità è stato approvato. Tutti gli aspiranti medici, odontoiatri, veterinari e architetti che avrebbero superato il test d’ingresso se il bonus non fosse stato abolito possono immatricolarsi da subito.
Ma cosa ne è stato della Professioni Sanitarie? Anche questo è un corso di laurea ad accesso programmato, ma la sua dicitura non compare nell’emendamento. A svelare l’arcano a Skuola.net è l’on. Giancarlo Galan, tra i principali sostenitori dell’emendamento in questione.
IL MURO DEL MINISTERO - “Una vittoria. L’approvazione dell’emendamento è qualcosa di molto positivo”. Con queste parole l’on. Galan commenta l’approvazione dell’emendamento all’art. 20 del Dl Istruzione, in queste ore in aula per la conversione in legge. “Sulla questione dell’immatricolazione a causa dell’abolizione all’ultimo minuto del bonus maturità c’è stato da subito l’accordo di tutte le forze in Commissione. Solo il ministro Carrozza era fermamente contraria”.
L’IDOLO DEGLI STUDENTI - Venerdì scorso, poco prima delle dimissioni dell’on. Galan, l’approvazione dell’emendamento aveva suscitato l’entusiasmo di tantissimi ragazzi che non hanno perso tempo e sono corsi a ringraziare l’impegno del deputato di Forza Italia scrivendo post su Facebook e su Twitter: “Sono stato molto contento, ma era d’obbligo tornare sulla questione. Non si possono cambiare le regole del gioco durante il gioco”, ha affermato Galan riferendosi all’abolizione del bonus durante lo svolgimento dei test d’ingresso.
NESSUN RIFERIMENTO A PROFESSIONI SANITARIE - E riguardo alle Professioni Sanitarie cosa è successo? Errore umano o silenzio dovuto al fatto che per questo corso di laurea la questione del bonus s è diversa rispetto alle altre facoltà ad accesso programmato? Infatti, in questo caso, tutte le università dovevano tener conto del bonus, ma in modalità diverse. “No, non è questo il problema – ha dichiarato Galan a Skuola.net – è semplicemente stata una dimenticanza, un errore umano. Dopo tante ore di lavoro può succedere, no?”. Si rimedierà? “Non so, ma credo di si – risponde l’onorevole – In queste ore il decreto è in aula, quindi dovremmo aspettare per saperlo”.
Serena Rosticci