
Sarà un’abolizione graduale, un obiettivo a medio termine, almeno così è stato specificato. Di più, però, ancora non è dato sapere. Di cosa si sta parlando? Del tanto contestato, soprattutto dagli studenti, numero chiuso per l’accesso alla facoltà di Medicina. La notizia è stata resa nota ieri e, come era facilmente prevedibile, è rimbalzata di sito in sito. L’opinione pubblica si è spaccata: da una parte i favorevoli, che da anni inneggiano all’abolizione del numero programmato in nome del diritto allo studio, a coloro che sono invece di tutta altra idea. E gli studenti? Ecco cosa ne pensano i diretti interessati!
Abolizione test Medicina: gli studenti chiedono concretezza
La notizia dell'intenzione di abolire il numero chiuso a Medicina è stata sì apprezzata dall’Unione degli Universitari “Bene che il Governo – ha dichiarato il coordinatore nazionale Enrico Gulluni - si ponga un obiettivo così ambizioso dopo che da anni denunciamo l'ingiustizia e le storture di questo sistema”, ma con qualche puntualizzazione. “Se davvero il Governo – continua Gulluni - ha la seria volontà di eliminare il numero chiuso a medicina, si discuta di tempistiche, di obiettivi concreti, di un piano di investimenti che coinvolga il diritto allo studio, le borse di specializzazione, il finanziamento ordinario degli atenei”. Insomma gli studenti vorrebbero che le parole di eri si trasformassero subito in fatti concreti.
Abolizione test medicina: e le altre facoltà?
Il coordinatore nazionale Gulluni ha poi fatto notare che non è solo la facoltà di Medicina presenta attualmente il numero chiuso. Eppure ieri delle altre non è stata fatta menzione. “Si affronta il tema del numero chiuso come se riguardasse solo di medicina, dimenticando altri corsi di studio a numero chiuso nazionale, come ad esempio architettura, dove la barriera di accesso all'entrata può e deve essere eliminata subito, in quanto i richiedenti sono addirittura inferiori rispetto ai posti disponibili”.
Abolizione test Medicina, studenti: “No a slogan”
Anche Rete degli Studenti, attraverso le parole del coordinatore nazionale Gianmarco Manfreda, è intervenuta sulla questione dell’abolizione del test di Medicina. “Il futuro di migliaia di diplomati ogni anno non è uno scherzo, vogliamo risposte serie, non false promesse, non slogan utili solo a illudere gli studenti”. Manfreda ha poi sottolineato quali dovrebbero essere le priorità del Governo per quanto riguarda i giovani “Per scommettere su di noi servono investimenti, serve garantire il diritto allo studio per gli studenti delle scuole superiori, serve investire sull’orientamento in uscita, per costruire percorsi di consapevolezza, serve, più in generale, tramite investimenti continui, smontare la retorica delle università di serie A e di quelle di serie B, per rendere il sapere libero e gli studenti liberi di scegliere il proprio futuro!”. Concludono i Coordinatori:“Ora basta, se si vuole superare il numero chiuso, il Ministro Bussetti convochi le rappresentanze studentesche e si confronti con noi, anzichè continuare a rifuggire il dialogo, a cinque mesi dall’insediamento di questo Governo”.Manlio Grossi