ilpardo98
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Concetti Chiave

  • Nel maggio 2012, l'Emilia Romagna è stata colpita da un terremoto con scosse di magnitudo 6.1 e 5.8, causando danni significativi ma poche vittime.
  • Si sono sviluppate polemiche riguardo la resistenza degli edifici, con opinioni divise tra costruzioni inadeguate e la forza eccezionale del sisma.
  • Il terremoto ha avuto un impatto economico notevole, danneggiando industrie che rappresentavano una significativa quota di produzione alimentare e industriale italiana.
  • Nonostante la catastrofe, la popolazione emiliana ha reagito prontamente, cercando di ripristinare le attività economiche senza attendere aiuti statali.
  • Il ruolo dei volontari, della protezione civile e dei vigili del fuoco è stato cruciale per fornire supporto e alloggio temporaneo alle persone colpite.
Terremoto che ha colpito l'Emilia nel mese di Maggio 2012

Il terremoto è un fenomeno naturale che avviene all’interno della terra e che, nei casi più gravi, può causare delle vere e proprie catastrofi come è avvenuto in Abruzzo qualche anno fa e in Emilia Romagna pochi giorni fa.
Riguardo al terremoto che ha colpito l’Emilia ci sono state molte scosse che hanno provocato seri danni e, fortunatamente, la morte di poche persone. La scossa con magnitudo più alto, cioè 6.1 sulla scala Richter, è stata registrata il 20 maggio 2012 alle ore 04:00 del mattino, con epicentro in Finale Emilia, ad una profondità di circa 6 km.


Il 29 maggio 2012 alle ore 09:00, una nuova scossa molto forte di magnitudo 5.8 è stata avvertita in tutto il nord Italia, creando panico in molte città. L’epicentro di questa scossa era situato nella zona compresa fra Mirandola e Medolla.
Quando io sono venuto a sapere dell’accaduto mi sono subito dispiaciuto. Ho visto delle immagini alla televisione e ho letto articoli sui giornali e devo dire che erano sconcertanti. Sono anche andato a vedere su Internet dei video amatoriali girati dalle persone della zona e, solo a quel punto mi sono reso conto della gravità del fatto.
Su questo terremoto si sono immediatamente aperte delle polemiche, riguardanti la costruzione degli edifici che poi si sono sbriciolati al suolo.
Si erano create due “correnti di pensiero”: una affermava che le case non erano costruite bene e non erano fatte per resistere a questo tipo di fenomeno, l’altra corrente affermava che le case erano costruite correttamente, ma il terremoto è stato troppo forte e quindi non ci si poteva fare nulla.
Io credo che la giusta opinione si una via di mezzo fra le due: nessuno si poteva immaginare che il terremoto venisse nella Pianura Padana, visto che l’ultimo sisma registrato era di quasi mille anni fa; di conseguenza possiamo dire che la zona non era ritenuta dagli esperti “zona sismica” e le case che vi erano state costruite non erano antisismiche.
Il terremoto che ha colpito la regione emiliana sta provocando gravi danni anche all’economia italiana in quanto tantissime fabbriche sono state parzialmente o totalmente distrutte.
Queste producevano circa il 10 – 15% di generi alimentari e prodotti industriali che venivano consumati all’interno dell’Italia ed esportati in tutto il mondo. Un esempio è il tipico prodotto emiliano: il Parmigiano.
Nonostante questa enorme catastrofe, devo riconoscere che la popolazione emiliana e i proprietari delle industrie colpite dal sisma non si sono persi d’animo: malgrado gli enormi danni subiti e la grave crisi economica che sta colpendo il nostro paese stanno cercando di far ripartire le principali attività anche senza aspettare gli aiuti dello stato.
Questo deve essere un esempio per tutti noi e farci capire che dobbiamo aiutarci a vicenda ogni qualvolta si verifichino questi fenomeni che nessuno, compresi gli scienziati, può prevedere.
Ogni volta che ci troviamo di fronte a queste disgrazie i primi ad aiutare le persone colpite sono i volontari, la protezione civile e vigili del fuoco e, anche questa volta, il loro aiuto è stato di fondamentale importanza per allestire i campi di accoglienza per tutte le persone che hanno perso la loro casa e dare loro un pasto caldo per non farli sentire abbandonati.
Io stimo molto il loro lavoro e l’impegno che mettono a disposizione per questa popolazione.
Io spero di non trovarmi mai ad affrontare una situazione difficile come questa, dove in un attimo possiamo perdere tutto quello che abbiamo costruito con i sacrifici di una vita e la cosa più importante la famiglia.

Domande da interrogazione

  1. Qual è stata la magnitudo del terremoto che ha colpito l'Emilia il 20 maggio 2012?
  2. La scossa più forte ha avuto una magnitudo di 6.1 sulla scala Richter.

  3. Quali sono state le conseguenze economiche del terremoto in Emilia?
  4. Il terremoto ha causato gravi danni all'economia italiana, distruggendo molte fabbriche che producevano il 10-15% di generi alimentari e prodotti industriali.

  5. Quali sono state le principali polemiche riguardanti la costruzione degli edifici in Emilia?
  6. Le polemiche si sono concentrate sulla qualità delle costruzioni, con opinioni divise tra chi riteneva che le case non fossero costruite bene e chi pensava che il terremoto fosse troppo forte per qualsiasi costruzione.

  7. Come ha reagito la popolazione emiliana dopo il terremoto?
  8. La popolazione emiliana e i proprietari delle industrie colpite hanno cercato di ripartire senza aspettare gli aiuti dello stato, mostrando resilienza e determinazione.

  9. Chi ha fornito aiuto immediato alle persone colpite dal terremoto?
  10. I volontari, la protezione civile e i vigili del fuoco hanno fornito aiuto immediato, allestendo campi di accoglienza e offrendo pasti caldi.

Domande e risposte

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