Concetti Chiave
- La pandemia ha scatenato incertezza e paura, portando a discriminazione, come quella verso le comunità cinesi.
- La quarantena ha evidenziato la fragilità emotiva delle persone, stravolgendo abitudini e routine quotidiane.
- L'essere passivi è stato percepito come una pandemia emotiva, spingendo molti a crescere moralmente e a superare i propri limiti.
- Gli adolescenti hanno vissuto limitazioni significative, perdendo esperienze formative cruciali come feste e concerti.
- Nonostante le difficoltà, la speranza rimane un elemento chiave per affrontare il futuro e mantenere la motivazione.
Pandemia - come ha colpito l'emotività, tema
È il 21 febbraio 2020 la data in cui viene identificato il primo caso di Covid-19 in Italia. Da questo momento in poi, le vite di milioni di persone precipitano nell’incertezza; ci sono timore, sguardi pieni di dubbio e paura di scontrarsi con qualcosa di ignoto. Eppure, ad oggi, alla domanda "ne siamo veramente usciti migliori e più forti?", forse la risposta non è del tutto positiva. Fin dall’inizio non si cercava altro che un colpevole e questa è stata la scusa del momento per discriminare ed emarginare le comunità cinesi. Siamo stati sottoposti ad una quarantena nazionale per mesi e nonostante questo abbiamo assistito ad un immane scenario di noncuranza nei mesi immediatamente successivi. Questa pandemia ha evidenziato più e più volte la fragilità delle persone: da un momento all’altro le abitudini di sempre sono state stravolte, diventando un ricordo lontano come quando si rientra a scuola dopo le vacanze e si richiamano alla mente i “ricordi di un’estate passata”.Ci sono infinite considerazioni riguardanti la suddetta pandemia, i pensieri e le emozioni che la gente ha provato e che ancora prova sono innumerevoli. Infatti, così come abbiamo visto stravolgersi la nostra routine, anche la sfera emotiva ha subito lesioni; è stato capito che, durante questo periodo, l’essere passivi è la vera pandemia che si è diffusa. Di conseguenza molti stanno cercando di vivere tutto come se fosse una delle prove che la vita gli chiede di affrontare: una prova per crescere moralmente e conoscersi meglio, per mettersi di fronte ai propri limiti e cercare di abbatterli. “Fatti furbo” è la tipica frase che si dice a chi è privo di esperienze, a un bambino che si confronta con il mondo per la prima volta e, in questo caso, significa “trarne vantaggio”: non bisogna essere spaventati dal nuovo pericolo ma imparare a conviverci e includerlo nelle proprie giornate.
È innegabile che sia stata compromessa e limitata l’adolescenza di molti giovani, privati delle prime esperienze, dei più semplici momenti in compagnia, delle feste, dei concerti. Loro hanno percepito certe mancanze ma non possono fare a meno di constatare come tutto ciò sia necessario per poter vivere liberamente un domani. Provoca tanta amarezza ma anche dispiacere, rabbia e frustrazione assistere all’imprudenza di coloro che si comportano come se nulla fosse cambiato perché non hanno capito quanto le loro azioni potrebbero influenzare le vite degli altri.
La verità è che non nessuno ha la possibilità di sapere cosa si prova veramente oltre alla paura che qualcuno di importante possa stare male, anche perché la maggior parte delle cose che si facevano avvengono semplicemente in modalità diverse (ad esempio la scuola).
Fortunatamente la speranza è l’ultima a morire poiché è importante mantenerla in momenti difficili come questo. Benché essere speranzosi non possa effettivamente dare un aiuto concreto, fornisce però la motivazione necessaria per fare le cose per se stessi e quindi per il proprio futuro.
Domande da interrogazione
- Qual è stato l'impatto emotivo della pandemia sulle persone?
- Come ha influenzato la pandemia la vita degli adolescenti?
- Qual è stata la reazione della società di fronte alla pandemia?
- Qual è il ruolo della speranza durante la pandemia?
La pandemia ha evidenziato la fragilità emotiva delle persone, stravolgendo abitudini e routine, e ha portato molti a confrontarsi con i propri limiti e a cercare di superarli.
L'adolescenza di molti giovani è stata compromessa, privandoli di esperienze fondamentali come feste e concerti, ma ha anche insegnato loro l'importanza di queste privazioni per un futuro libero.
La società ha cercato un colpevole, portando a discriminazioni, e ha mostrato noncuranza dopo la quarantena, evidenziando una mancanza di comprensione dell'impatto delle proprie azioni sugli altri.
La speranza è fondamentale nei momenti difficili, poiché, pur non offrendo un aiuto concreto, fornisce la motivazione necessaria per agire per il proprio futuro.