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Concetti Chiave

  • La Shoah, periodo tra il 1933 e il 1945, fu un genocidio sistematico degli ebrei da parte del regime nazista, culminando in campi di sterminio come Auschwitz.
  • Le Leggi di Norimberga privarono gli ebrei di diritti fondamentali, portando alla loro deportazione e annientamento nei campi di concentramento.
  • Il Giorno della Memoria, il 27 gennaio, commemora la liberazione di Auschwitz e promuove la consapevolezza per prevenire simili atrocità future.
  • I "Giusti fra le Nazioni" sono coloro che rischiarono la vita per salvare gli ebrei, ricevendo onorificenze per atti di umanità e coraggio.
  • La Shoah è vista come un fallimento della coscienza collettiva, originata da pregiudizi personali trasformatisi in ideologia politica.

In questo tema di italiano viene descritta prima la Shoah come episodio storico che segnò profondamente il genere umano a causa degli orrori inflitti agli ebrei, per poi passare a una riflessione personale sull'impatto che questo avvenimento ha causato nella coscienza comune e sulle conseguenze a cui ha portato. ricerca sulla Shoah

Indice

  1. Che cos'è la Shoah, perché e quando si è verificata
  2. Riflessioni sulla Shoah: come l'Olocausto ha cambiato la storia a livello mondiale

Che cos'è la Shoah, perché e quando si è verificata

Il termine Shoah si riferisce al periodo che inizia il 30 gennaio 1933 e finisce l’8 maggio 1945: da quando Hitler diventa cancelliere fino alla fine della guerra in Europa.

La Shoah fu un vero e proprio strumento di distruzione, di fronte a cui nessun ebreo poteva sfuggire alla giustizia nazista. Ci fu proprio un capitolare delle leggi redatto a Norimberga, che elideva ogni diritto al popolo ebreo attraverso l’espropriazione dei beni quali proprietà, gioielli, lavoro, diritti e imprese. Dopo di che gli ebrei venivano allontanati dal resto della popolazione e deportati nei campi di sterminio. All’inizio i tedeschi torturavano e uccidevano gli ebrei nei luoghi in cui si trovavano; solo in seguito furono utilizzati piccoli campi di Lodz, Varsavia e Lublino.
Per gli ebrei lontani fu istituito il servizio di corriere espresso organizzato in lager, che consisteva nel raccogliere in bastimenti piccole fette di popolazione ebraica e trasportarle al campo più distante per creare maggior distacco con il luogo di appartenenza. La quarta fase, quella dell’annientamento, cominciò nel 1941. La polizia tedesca e le squadre mobili dello stato tedesco rastrellarono e filtrarono tutti i luoghi popolati dagli ebrei; e annientarono presunte spie e commissari politici che cercavano di escogitare piani di soppressione della repressione tedesca. Successivamente si cominciò con il raccoglimento di tutta la popolazione ebraica, procedendo con fucilazioni di massa. A seguito del successo riscosso, nel 1942 il capo dell’ufficio del Reich convocò i più alti funzionari dello Stato per procedere alla soluzione finale: l’ampliamento e l’adattamento dei campi di sterminio. Fino a quel periodo, per lo sterminio furono usati dei normali campi militari, ma con il conseguente bisogno di avere più spazio e luoghi giusti per svolgere tale attività, furono riadattati dei campi e ampliati quelli esistenti. L’anno dopo furono creati e messi in funzione dei campi dedicati esclusivamente allo sterminio: Belzec, Sobibor, Treblinka, Lublino-Majdanek, Chelmno e Auschwitz. Anche in Italia ci fu uno sterminio del popolo ebreo, passando da 30.000 a 6000 persone.

Per ulteriori approfondimenti sulla Shoah vedi qui

Riflessioni sulla Shoah: come l'Olocausto ha cambiato la storia a livello mondiale

Il 27 gennaio è stato istituito come Giorno della Memoria nella costituzione italiana, dal momento che l’armata rossa abbatté i cancelli di Auschwitz nel 1945, sancendo la fine di uno sterminio mondiale. La legge, riguardo al giorno di questa ricorrenza, stabilisce anche la celebrazione di cerimonie, spettacoli ed eventi.
Tutto ciò serve non solo per far tornare alla memoria quei periodi tragici, ma anche per far comprendere all’umanità che qualcosa di simile non deve più verificarsi in futuro. In particolare, momenti di riflessione e di narrazione della Shoah sono praticati nelle scuole di ogni grado, in modo che già da quelle età si cominci a istruire l’allievo con la coscienza di ciò che è accaduto, in particolare, nella sua nazione. Durante la repressione nazista e l’annientamento del popolo ebreo alcuni tedeschi si sentirono in colpa e così decisero di salvare una piccola fetta di popolazione ebrea, facendola fuggire dai campi di concentramento. Questi prendono il nome di giusti e non di eroi. Di fatto, i giusti erano coloro che, a costo della loro vita, sono riusciti a salvare almeno la vita di un ebreo. Pur avendo commesso questo grande atto, conservano una reputazione umile e non traggono profitto o fama da ciò, perché sanno di aver commesso un atto di dovere umano.

Tema di italiano per le superiori sulla Shoah articolo

E sono consapevoli del fatto che chi compie atti umani non deve avere ricompense. In quell’epoca essere Giusti significava trasgredire la Costituzione del proprio Stato. Per rendere onorevoli le persone degli atti compiuti, nel 1953, nello Yad Vashem in Israele, nasce un istituto che concede il titolo di “Giusto fra le nazioni”. Si tratta di una specie di tribunale che esamina le prove e le testimonianze per concedere il titolo di onorificenza. Per avere questo riconoscimento da parte di questo tribunale in nome della propria nazione c’è bisogno di soli due requisiti, ma di estrema importanza:

  1. aver salvato almeno la vita di un ebreo in uno dei periodi terrificanti della Shoah;
  2. avere testimonianze di terze parti (documenti o testimoni) che potrebbero essere la famiglia o le persone effettivamente salvate.

Il titolo attesta che il Giusto ha avuto il coraggio di non destare uno sguardo indifferente su chi è sofferente e particolarmente indifeso. Per me la Shoah, oltre che essere una tragedia di entità mondiale, è anche un’offesa all’intelligenza umana. Perché ciò che è accaduto, anche se è partito da una mente centrale (Hitler), è frutto di una mancata coscienza collettiva. La Shoah nacque da una questione personale di Hitler contro la popolazione ebraica, che divenne in seguito una questione politica.

Per ulteriori approfondimenti sul Giorno della Memoria vedi qui

Domande da interrogazione

  1. Che cos'è la Shoah e quando si è verificata?
  2. La Shoah si riferisce al periodo dal 30 gennaio 1933 all'8 maggio 1945, iniziato con l'ascesa di Hitler a cancelliere e terminato con la fine della guerra in Europa. Fu un periodo di distruzione sistematica degli ebrei da parte del regime nazista.

  3. Quali furono le fasi principali della Shoah?
  4. Le fasi principali includevano l'espropriazione dei diritti degli ebrei, la deportazione nei campi di sterminio, e infine l'annientamento sistematico iniziato nel 1941, culminato con la "soluzione finale" nel 1942.

  5. Come viene commemorata la Shoah in Italia?
  6. In Italia, il 27 gennaio è stato istituito come Giorno della Memoria, con cerimonie ed eventi per ricordare la Shoah e educare le nuove generazioni affinché simili atrocità non si ripetano.

  7. Chi sono i "Giusti fra le nazioni" e come vengono riconosciuti?
  8. I "Giusti fra le nazioni" sono coloro che hanno salvato almeno un ebreo durante la Shoah, spesso a rischio della propria vita. Vengono riconosciuti da un istituto in Israele, lo Yad Vashem, che esamina prove e testimonianze per concedere questo titolo onorifico.

  9. Qual è l'importanza della Shoah nella coscienza collettiva?
  10. La Shoah è vista come una tragedia mondiale e un'offesa all'intelligenza umana, nata da una questione personale di Hitler che divenne politica. È fondamentale per la coscienza collettiva per evitare che simili atrocità si ripetano in futuro.

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