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Concetti Chiave

  • Adolf Hitler promosse il razzismo attraverso il suo libro "Mein Kampf", sostenendo la superiorità della razza ariana e tedesca.
  • Nel 1933, le teorie razziste di Hitler furono trasformate in leggi, privando gli ebrei dei diritti civili e politici in Germania.
  • Durante la Seconda Guerra Mondiale, i nazisti crearono campi di concentramento per "purificare" la razza, utilizzando metodi brutali come le camere a gas.
  • La liberazione dei campi di concentramento nel 1945 rivelò le terribili condizioni dei sopravvissuti, molti dei quali morirono successivamente per le conseguenze fisiche e psicologiche.
  • Il termine "Olocausto" usato dai nazisti fu rifiutato dagli ebrei, che preferirono il termine "Shoah" per descrivere la catastrofe vissuta.

Indice

  1. L'ascesa di Hitler
  2. Le leggi razziali e le persecuzioni
  3. L'inizio della Seconda Guerra Mondiale
  4. L'orrore dei campi di concentramento
  5. La liberazione e le sue conseguenze

L'ascesa di Hitler

Un dittatore tedesco, Adolf Hitler, pensava che tutte le persone fossero senza anima e che dovessero solo servirlo. La maggior parte dei tedeschi lo seguirono con entusiasmo. Prima di prendere il potere scrisse un libro di circa cento pagine chiamato Mein Kampf, “La mia battaglia”, il quale tema principale era il razzismo. Hitler sosteneva che la razza ariana era superiore a tutte le altre (anche se era inesistente) e all’interno di essa la superiorità dei tedeschi, perciò gli ebrei si opposero creando il complotto nazionale per distruggere le nazioni. Hitler provava disprezzo anche per gli Slavi (dal latino schiavi) che sottomise mettendo a disposizione dei tedeschi lo “spazio vitale”, un luogo dal quale prendere le materie prime e alimenti essenziali.

Le leggi razziali e le persecuzioni

Nel 1933 Hitler divenne dittatore e fondò il Partito Nazista (ispirandosi a Mussolini) e le teorie del Mein Kampf furono trasformate in Leggi dello Stato. Nel 7 aprile 1933 fu emessa la “legge antiebraica” con il quale gli ebrei furono vietati dai lavori stabili e l’accettazione di una piccola percentuale nelle scuole. Da qui gli ebrei furono tolti i diritti civili e politici in Germania. Molti ebrei vollero emigrare, ma gli fu impossibile a causa dell’esorbitante “prezzo della fuga”, perciò solo i ricchi riuscivano ad uscire dalla “patria” legalmente. Nel 1938 Hitler distrusse sinagoghe e abitazioni ebraiche facendole riparare agli ebrei a proprie spese. Intanto la lista degli indesiderati si allungò: zingari, omosessuali, prostitute, alcolisti, barboni, malati di mente e disabili, tolte dalla famiglia per non inquinare la razza.

L'inizio della Seconda Guerra Mondiale

Nel 1939 scoppiò la Seconda Guerra Mondiale e il 22 maggio 1940 le SS (organizzazione paramilitare) inaugurò il primo campo di concentramento a d’Auschwitz. Ne sorsero molti altri nei territori dei nazisti. Il capo delle SS diede tre obbiettivi per purificare la razza; segretezza, efficienza e profitto.

L'orrore dei campi di concentramento

La segretezza consiste nel distruggere i documenti dei deportati, l’efficienza fu raggiuta con l’suo delle camere a gas (il Zyklon B) e il profitto facendo lavorare i deportati per fabbriche e aziende, rivendendo i loro capelli e fondendo i denti d’oro (se si avevano). In totale ci furono 15 milioni di morti, tra cui 6 milioni di ebrei.

La liberazione e le sue conseguenze

Dopo 6 lunghi anni, finalmente grazie all'aiuto degli Americani e dei Russi che il 27 gennaio del 1945 aprirono i cancelli del più feroce campo di concentramento quello di Auschwitz terminò la Seconda guerra mondiale e di conseguenza questo sterminio. Dopo la liberazione uscirono milioni di persone malnutrite e in gravi condizioni psicologiche e fisiche che vennero successivamente curate e attraverso alcune terapie rimesse in buone condizioni, tra di loro ci furono anche migliaia e migliaia di uomini che non rispettarono le condizioni espresse dai medici e morirono, poiché il corpo con il tempo doveva essere riadattato alla vita quotidiana; altri invece morirono suicida pochi anni dopo. I nazisti chiamarono ciò Olocausto che significa “sacrificio” e che però gli ebrei rifiutarono preferendo Shoah, “catastrofe”.

Domande da interrogazione

  1. Qual era l'ideologia principale di Adolf Hitler espressa nel suo libro "Mein Kampf"?
  2. L'ideologia principale di Adolf Hitler nel suo libro "Mein Kampf" era il razzismo, sostenendo la superiorità della razza ariana e dei tedeschi, e promuovendo l'antisemitismo.

  3. Quali furono le conseguenze delle leggi antiebraiche emesse nel 1933 in Germania?
  4. Le leggi antiebraiche del 1933 portarono alla rimozione degli ebrei dai lavori stabili e limitarono la loro partecipazione nelle scuole, privandoli dei diritti civili e politici in Germania.

  5. Quali furono i metodi utilizzati nei campi di concentramento per raggiungere gli obiettivi delle SS?
  6. Nei campi di concentramento, le SS utilizzarono la segretezza distruggendo documenti, l'efficienza con l'uso delle camere a gas Zyklon B, e il profitto sfruttando il lavoro dei deportati e vendendo i loro beni.

  7. Come reagirono gli ebrei al termine "Olocausto" usato dai nazisti, e quale termine preferirono?
  8. Gli ebrei rifiutarono il termine "Olocausto" usato dai nazisti, che significa "sacrificio", preferendo invece il termine "Shoah", che significa "catastrofe".

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