Concetti Chiave
- L'Orlando Furioso di Ariosto è il capolavoro del poema cavalleresco rinascimentale, esaltando armonia, eleganza e cortesia.
- La Gerusalemme Liberata di Tasso rappresenta il culmine della letteratura epica cristiana del Cinquecento, con un forte insegnamento morale.
- Ariosto presenta una visione positiva del mondo, valorizzando intelligenza e libertà come doni divini, con un approccio ironico e distaccato.
- Tasso vive intensamente le contraddizioni dei suoi personaggi, riflettendo nei protagonisti i suoi tormenti e aspirazioni interiori.
- Lo stile di Tasso rispetta la tradizione classica e le unità aristoteliche, rinunciando al meraviglioso fiabesco di Ariosto per un "meraviglioso cristiano".
Il Cinquecento è dominato, da un punto di vista letterario e ideologico, da due grandi artisti: Ludovico Ariosto, poeta rinascimentale e Torquato Tasso, poeta della Controriforma, insieme delle misure che la Chiesa assunse per contrastare la diffusione del protestantesimo.
Se l’Orlando furioso di Ariosto è considerato il capolavoro del genere del poema cavalleresco, la Gerusalemme Liberata è l’esito più alto della letteratura epica di argomento cristiano che si sviluppò intorno alla seconda metà del Cinquecento; in tal senso, tra i due poemi appaiono molteplici differenze legate ai mutamenti ideologici e culturali del secolo.
Ariosto ha una visione del mondo abbastanza positiva e da buon rinascimentale vede nell’uomo e nella religione la capacità di comprendere il mondo che ci circonda, valorizzando l’intelligenza e la libertà come doni di Dio; con l’Orlando furioso intendeva dare seguito alle vicende dell’Orlando innamorato di Boiardo, esaltando gli ideali rinascimentali di armonia, eleganza e cortesia, ma, al contempo, mostrando l’imminenza della crisi e del declino della civiltà.
A differenza dello sguardo distaccato e sereno di Ariosto, che segue e commenta le azioni dei suoi personaggi con pacata e benevola ironia, Tasso vive con sofferta partecipazione le contraddizioni, le emozioni e gli smarrimenti dei protagonisti della Gerusalemme Liberata, anzi, trasferisce su di essi i propri tormenti e assume i loro moti interiori, desideri, angosce e aspirazioni.
Lo stile e la poetica di Tasso si attengono al rispetto della tradizione classica e delle unità aristoteliche di luogo, tempo e azione e pertanto, alla scelta di un argomento storico e cristiano verosimile con lo scopo di dare un insegnamento morale al pubblico; egli abbandona gli ideali poetici di Ariosto, ritenendoli troppo liberi e irregolari e respinge il “meraviglioso” fiabesco e il “fantastico” dei poemi cavallereschi proponendo come soluzione il “meraviglioso cristiano”.