Fabrizio Del Dongo
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Concetti Chiave

  • Le stelle cadenti non sono vere stelle, ma piccoli frammenti di comete o asteroidi che entrano nell'atmosfera terrestre a velocità elevate.
  • I meteoroidi che penetrano l'atmosfera possono disintegrarsi, esplodere, vaporizzarsi o diventare meteoriti se raggiungono la superficie terrestre.
  • Il fenomeno delle piogge di meteoriti avviene quando la Terra attraversa una nube di polvere rilasciata da una cometa, creando uno spettacolo visibile nel cielo.
  • Le Perseidi, visibili a metà agosto, sono uno sciame meteorico originato dalla cometa Swift-Tuttle e sembrano provenire dalla costellazione di Perseo.
  • Tradizioni e credenze popolari associano le stelle cadenti ai desideri, ritenendo che esse possano realizzare i sogni di chi le osserva.

Indice

  1. Spiegazione scientifica delle stelle cadenti
  2. Il destino dei frammenti di asteroide
  3. Perché gli asteroidi ci incendiano
  4. La pioggia di meteoriti
  5. Le Perseidi
  6. Le lacrime di San Lorenzo
  7. I detti, le credenze e le tradizioni popolari
  8. 10 agosto in letteratura e nel cinema
  9. Tradizioni nell'antica Grecia
  10. Tradizioni nell'Antica Roma
  11. Perché i desideri sono associati alle stelle cadenti?

Spiegazione scientifica delle stelle cadenti

Innanzitutto, dobbiamo precisare che una stella cadente non è una "stella".

Quando una cometa o un asteroide che abita il nostro sistema solare si disintegra, anche parzialmente, i resti sono chiamati meteoroidi. Gran parte di questi pezzi di cometa o asteroide finiscono nell'atmosfera della Terra, attratti dalla forza gravitazionale del nostro pianeta.

Il destino dei frammenti di asteroide

Questi oggetti residui che arrivano nella nostra atmosfera possono esplodere, disintegrarsi, vaporizzarsi o perfino arrivare sulla superficie terrestre.
Se il meteoroide passa attraverso l'atmosfera del pianeta e si schianta al suolo, anche se esplode in volo, viene chiamato meteorite (84.000 rocce dallo spazio si schiantano sulla Terra ogni anno secondo i dati della NASA e la maggior parte finisce nell'oceano).
Ma l'oggetto può anche disintegrarsi. In tale evenienza, se si tratta di un meteoroide massiccio, si chiama meteora e se si tratta di un bolide emetterà una luce molto potente. Se il meteoroide è piccolo, si ottiene, invece una stella cadente e il suo disco luminoso sarà più debole. Le meteoriti più grosse hanno la grandezza di un pisello. Le più grosse (ma solo molto rare) possono raggiungere anche una massa superiore ad un kilogrammo. Esse, entrano nell’atmosfera perdono la massa, ma non si vaporizzano completamente. In tal caso la meteora è molto brillante e la traccia lasciata può avere anche una durata di parecchi secondi: si tratta di un “bolide”. Può anche succedere che i frammenti arrivino fino sul suolo terrestre, provocando una detonazione o scavando un cratere.
In sintesi, una stella cadente è quindi solo una polvere di cometa o di asteroide, spesso microscopica e del peso di pochi grammi. Questo granello di polvere entra in contatto con l'atmosfera a una velocità estrema, dell'ordine di 40 chilometri al secondo, se non molto di più. Possiamo vederlo ad occhio nudo: una stella cadente di solito è visibile solo per un breve secondo.

Perché gli asteroidi ci incendiano

La natura supersonica del contatto tra il meteoroide e l'atmosfera provoca attrito, o più spesso compressione, dell'aria, tanto più che anche la Terra è in movimento (orbita attorno al sole a 29 chilometri al secondo). Questo violento processo di ingresso nell'atmosfera fa sì che l'oggetto si riscaldi così tanto da vaporizzarsi. La scia di luce lasciata è un gas plasma, che viene generato da questa combustione/vaporizzazione del granello di polvere. È grazie a questo rapidissimo momento di incandescenza, che si verifica ad un'altitudine di circa 100 chilometri, che il fenomeno è osservabile.

La pioggia di meteoriti

A volte non è un granello di polvere che passa attraverso la nostra atmosfera, ma un insieme di granelli: è una "pioggia di meteoriti". Tale fenomeno si verifica quando la Terra incrocia una nube di polvere particolarmente grande che è stata rilasciata da una cometa mentre attraversava l'area. Questa nube si chiama "pioggia di meteoriti".
Allo stesso modo di quando si tratta di un solo granello di polvere, una parte della nube sarà attratta dal nostro campo gravitazionale fino a quando non entrerà nell'atmosfera. Si è scoperto che ogni anno, in un momento prestabilito, ci imbattiamo negli stessi sciami di meteoriti, presenti nelle stesse aree. Ecco perché, con l'avanzare dell'anno, conosciamo le date giuste degli gli sciami meteorici.

Le Perseidi

Queste piogge ricorrenti hanno un nome. A metà agosto, lo sciame meteorico è chiamato le Perseidi. Il nome deriva dalla costellazione di Perseo. È quindi abbastanza facile dedurre il motivo per cui vengono chiamate così: le stelle cadenti di questo sciame, per un'illusione dovuta ad un effetto prospettico, sembrano provenire sempre dallo stesso punto, che in questo caso si trova sempre nella zona celeste della costellazione di Perseo (lo sciame meteorico di ottobre, ad esempio, si chiama Orionidi perché la pioggia dà l'impressione di provenire dalla costellazione di Orione).
Il punto della volta celeste, da cui sembra emanare una pioggia di meteoriti, è chiamato "radiante".
Ora, se il radiante non ci dà la certezza dell’origine delle stelle cadenti, allora, qual è l’origine delle Perseidi? Nel 1862, Giovanni Schiaparelli scoprì che la cometa Swift-Tuttle è alla loro origine. Ogni 130 anni, essa attraversa lo stesso radiante delle volta celeste, lasciando dietro di sé una fitta scia di polvere, che nel mese di agosto viene ogni volta attratta dalla forza gravitazionale della Terra.
Prima di capire che questo sciame è legato alla cometa Swift-Tuttle, il carattere periodico e il famoso radiante delle Perseidi erano già stati individuati da Adolphe Quételet nel 1835. L'osservazione stessa dell'esistenza di uno sciame meteorico sistematico in agosto è abbastanza remota, poiché è menzionata negli annali cinesi dell'anno 36, e poi in Europa dall'anno 811. Sembrerebbe anche che gli astronomi dell'antichità fossero già a conoscenza della periodicità di questo evento celeste.
Gli scienziati hanno calcolato che nel mese di agosto ci sarebbero ogni ora, almeno 200 stelle filanti.
Di solito, il picco del fenomeno ha luogo tra il 12 e il 13 agosto; tuttavia, nel caso di luna piena, l’osservazione del cielo può essere difficoltosa.
Oltre alle Perseidi, è visibile anche un altro sciame meteorico dalla Terra, ovvero le Delta Aquaridi.
Per godere dello spettacolo, ci dobbiamo allontanare dai centri abitati, poiché le luci artificiali riducono le possibilità di osservazione.

Le lacrime di San Lorenzo

Vittima delle persecuzioni contro i cristiani, volute dall'imperatore Valeriano, nel 258, il diacono Lorenzo subì il martirio; si dice che fosse stato costretto a stendersi sopra una graticola collocata sopra della brace accesa, ma non è certo, probabilmente fu ucciso dopo il papa Sisto II che era stato sorpreso dalle guardie imperiali a celebrare la messa in una catacomba. Tuttavia, la tradizione si è impadronita delle vicende del Santo, nel corso del tempo le ha trasformate aggiungendo elementi che sanno di miracoloso. Infatti, sui racconta che, ad un certo punto della tortura, nonostante le atroci sofferenze subite, egli ebbe il coraggio e la forza di chiedere al carnefice di girargli il corpo dall'altra parte affinché la cottura fosse più uniforme possibile. E questa non è una battura scherzosa. Il martirio ebbe luogo il 10 agosto e proprio in tale giorno il calendario ricorda la figura di San Lorenzo. Secondo la tradizione popolare, le stelle cadenti sarebbero i carboni accesi. Invece, in Lorena, gli abitanti di un tempo pensavano che il santo, durante il martirio avesse versato molte lacrime che in seguito, si sarebbero trasformate in stelle cadenti.

I detti, le credenze e le tradizioni popolari

Sempre in Lorena, il giorno di San Lorenzo è legato a delle tradizioni e a delle credenze assai curiose. C’è chi dice che il santo possa guarire dagli attacchi acuti del mal di denti; per altri, sarebbe l’inizio della stagione “morta”, cioè dell’autunno e dell’inverno, questo perché si sosteneva che dal 10 agosto in poi, la linfa smetterebbe di salire e di circolare nella scorza dei tronchi d’albero e negli delle piante erbacee che così finirebbero di crescere. Sta comunque di fatto che il 10 agosto, o festa di San Lorenzo, coincide con una svolta nello ciclo stagionale. I proverbi recitano:
“Se fa caldo per San Lorenzo, avremo freddo per San Vincenzo”, oppure ” Se piove il giorno di San Lorenzo, è certo che pioverà per altri 40 giorni”. Un tempo si credeva anche che il 10 agosto gli uccelli cessassero di cantare.
Nella regione di Metz, un tempo si era soliti attaccare un grappolo di uva alla mano della statua di San Lorenzo. Questa tradizione è molto antica e ricorda l’offerta di primizie che i Romani facevano agli Dei quando si avvicinava il periodo della raccolta. Testimonianze scritte riportano che in alcuni anni del XIX la vendemmia fu talmente precoce che, in mano a San Lorenzo, fu collocata addirittura una bottiglia di vino nuovo.

10 agosto in letteratura e nel cinema

Nel XIX secolo, il poeta Giovanni Pascoli associa al 10 agosto, la morte del padre assassinato mentre stava rientrando a casa dove l’attendevano le bambine. L’immagine della rondine uccisa, caduta fra i rovi con ancora nel becco la cena dei suoi rondinini è straziante. La notte di San Lorenzo non può non ricordarci il famoso omonimo film dei fratelli Taviani, testimonianza di una delle tante atrocità commesse dai nazisti tedeschi a S. Miniato, in Toscana, quando seppero che le truppe alleate stavano avanzando.

Tradizioni nell'antica Grecia

I Greci credevano che le stelle cadenti fossero scintille prodotte dal carro guidato da Fetonte, figlio di Febo, che aveva rubato il carro del padre, provocandone danni e, per questo motivo, Zeus fu costretto a fulminarlo.
A Sparta, invece, le stelle cadenti venivano usate come metro di giudizio per giudicare le prestazioni del re: ogni nove anni, il cielo veniva osservato per determinare se gli dei erano favorevoli o meno al sovrano regnante. Se si notava una stella cadente, il re doveva essere deposto.

Tradizioni nell'Antica Roma

Nell'antica Roma, l'intero mese di agosto era dedicato all'imperatore Augusto, con celebrazioni e festività: il 10 agosto era la festa del dio Priapo, la divinità della fertilità, rappresentata da un grande fallo che veniva portato in processione, in mezzo all’acclamazione del popolo.
Nella tradizione, le stelle cadenti erano quindi associate a questa divinità e al suo sperma eiaculato che, cadendo a terra, avrebbe reso fertili i campi e garantito un buon raccolto. Con l'avvento del Cristianesimo, il 10 agosto fu dedicato al martirio di San Lorenzo, anche per la sua assonanza con Acca Larenzia, la Grande Madre e controparte femminile di Priapo.

Perché i desideri sono associati alle stelle cadenti?

La tradizione vuole che questo sciame luminoso di meteoriti si faccia carico dei nostri desideri.
Non è un caso se la parola "desiderio" deriva dal latino "desiderium", che significa "mancanza di stelle" (cfr “anno sidereo”, l’aggettivo “siderale”)
Fin dall'antichità il mondo del cielo e delle stelle ha avuto un significato prezioso e i nostri antenati ne sono stati fortemente influenzati. I corpi celesti erano considerati veri e propri dei, da cui sarebbe poi derivata l'astrologia, e le predizioni del futuro si basavano sulla loro osservazione. Inoltre, in assenza di altri strumenti, navigatori e viaggiatori si affidavano alle stelle come preziose guide durante i loro viaggi notturni.
Da qui, la credenza nell'osservare le stelle, poi chiudere gli occhi ed esprimere un desiderio. Nel momento in cui una stella cade significa che il destino non è più scritto e ogni persona ha la possibilità di vedere il proprio futuro cambiare

Domande da interrogazione

  1. Cosa sono le stelle cadenti?
  2. Le stelle cadenti non sono vere stelle, ma frammenti di comete o asteroidi che entrano nell'atmosfera terrestre.

  3. Cosa succede ai frammenti di asteroide che entrano nell'atmosfera terrestre?
  4. I frammenti possono esplodere, disintegrarsi, vaporizzarsi o arrivare sulla superficie terrestre, diventando meteoriti.

  5. Qual è la differenza tra una meteora e un bolide?
  6. Una meteora è un meteoroide massiccio che si disintegra nell'atmosfera, mentre un bolide emette una luce molto potente.

  7. Qual è l'origine delle Perseidi?
  8. Le Perseidi sono uno sciame meteorico che ha origine dalla cometa Swift-Tuttle, che attraversa il radiante della costellazione di Perseo.

  9. Perché si associano i desideri alle stelle cadenti?
  10. La tradizione vuole che le stelle cadenti si facciano carico dei nostri desideri, e si crede che esprimere un desiderio quando si vede una stella cadente possa cambiare il proprio futuro.

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