Concetti Chiave
- Nella sua introduzione, il tema suggerisce di definire Machiavelli come un innovatore del pensiero politico, evidenziando giudizi di Foscolo, Croce e l'opinione comune.
- La vita di Machiavelli è divisa in due fasi principali: durante e dopo la repubblica, con un focus sulla sua carriera politica e su come i suoi interessi filosofici abbiano influenzato il suo pensiero.
- Il "Principe" è descritto come l'opera più importante di Machiavelli, che propone un approccio realistico alla politica, mettendo da parte valori morali e religiosi per il successo dello stato.
- Le "Istorie fiorentine" e i "Discorsi sopra la deca di Tito Livio" sono opere che riflettono la visione storica di Machiavelli, enfatizzando l'importanza della storia come maestra di vita e il modello di Roma antica.
- Opere letterarie come "La Mandragola" e riflessioni su truppe mercenarie nel "Dell'arte della guerra" vengono menzionate solo se richieste, mostrando la varietà e profondità del pensiero machiavelliano.
Scaletta dei punti chiave
1) Introduzione. Come è può essere definito Machiavelli? Quali giudizi esprimere riguardo al suo pensiero?
E’ possibile prima di tutto citare i seguenti giudizi, che sono i più famosi pervenuti a noi:
- Giudizio di Foscolo.
- Giudizio di Croce, secondo cui, con la sua opera, Machiavelli rende possibile la scoperta dell’autonomia politica dalle leggi morali. Il male è chiamato con il suo nome e l’uomo deve guardarlo in faccia e servirsene, se necessario.
- L’opinione dei molti è invece quella secondo cui Machiavelli è stato il primo teorico oggettivo e scientifico della politica, capace di osservare il comportamento umano e di fondare su ciò una teoria politica. E’ il primo pensatore dell’età moderna, nel quale convivono realismo e logica, immaginazione e prospettive utopistiche. Non a caso Machiavelli viene chiamato maestro del sospetto, perché guarda al di là delle convenzioni e analizza la realtà per ciò che è.
A questo punto esprimi invece il tuo personale giudizio, motivandolo.
2) Vita. Breve riassunto – qualora fosse richiesto - della sua vita.
Descrizione della situazione in Italia e in particolar modo a Firenze.
La divisione della vita di Machiavelli in due parti: durante e dopo la repubblica.
Breve descrizione della sua vita politica e dei suoi interessi filosofici (magari un piccolo commento su come questi ultimi possono aver influito – se così è stato - sul suo pensiero).
1498: segretario della seconda cancelleria e della magistratura dei Dieci. Viaggi all’estero.
1506: segretario della magistratura dei nove ufficiali dell’ordinanza e della milizia fiorentina.
1512: il ritiro dalla vita politica (importante è la lettera a Francesco Vettori, in cui annuncia di aver ultimato quella che sarà la sua opera più famosa ed importante).
3) Opere “preparatorie”, nelle quali va definendosi il pensiero politico di Machiavelli, pienamente espresso poi nel “Principe”.
Si tratta degli scritti politici, che possono essere divisi in due gruppi:
- legislazioni e commisse (scritti ufficiali);
- ghiribizzi (scritti non ufficiali) in cui si afferma che l’azione individuale non cambia mai, mentre la realtà oggettiva sì. Il problema è quindi come mantenere il successo e quanta parte ha in questo la fortuna).
Questa parte relativa agli scritti politici può essere affrontata nel tema solo di sfuggita, sottolineando come le ideologie in essi espresse si evolvono e sviluppano pienamente in seguito, nel “Principe”.
4) Il Principe. L’opera maggiore e più importante.
Come nasce.
Che cos’è: un saggio in cui l’autore sostiene e dimostra una sua tesi.
Accusa di immoralità da parte dei contemporanei: il testo fu ai suoi tempi scandaloso perché mette da parte i valori religiosi, e la morale del principe dipende unicamente dal successo della sua politica (famosa la citazione: “il fine giustifica i mezzi”).
Punti essenziali di questo scritto:
- dedica iniziale (trascurabile);
- sconfiggere crisi e fortuna per creare un nuovo stato moderno;
- usare realismo attenendosi alla verità effettuale (Machiavelli rinnega dunque finalità trascendenti o provvidenzialismi: si deve cercare un collegamento logico tra la realtà e l’effetto che ne scaturisce);
- il ruolo della fortuna. Alla fortuna l’uomo si oppone con virtù e adattamento alle circostanze;
- il Principe deve fare il bene dello stato e per far questo deve anche usare mezzi moralmente riprovevoli. Egli è pietoso e crudele, bestia e uomo, volpe e leone. Il limite è stabilito solo dal consenso del popolo. Il principe deve sempre fare i conti tra due diverse possibilità, come nella scelta tra l’essere liberale o parsimonioso. Rovesciamento dell’etica di lealtà e fedeltà. Il problema è sempre quello relativo a come farsi amare dai propri sudditi. La scelta dei collaboratori;
- visione utopistica alla base di questo scritto;
- la tipologia dei principati (trascurabile, a meno che non specificatamente richiesto nel tema);
- le milizie devono essere sempre in esercizio;
- le virtù che si addicono ad un principe per poter governare bene;
- esortazione finale: parlare dell’aspetto emotivo del tutto.
Commento finale.
Qual è la tua opinione personale su questo scritto? Cosa condividi e cosa no?
Pensi che sia veramente innovativo per la sua epoca, e perché? (La nuova concezione dell’uomo e dello stato laico).
Ritrovi punti del pensiero machiavelliano applicabili al giorno d’oggi?
E’ fondata l’accusa di immoralità?
5) Istorie fiorentine
Occorre parlare di questo scritto solo se il tema ne fa specifica richiesta. Altrimenti è possibile trascurarlo.
- Incarico dei Medici.
- Quello che è veramente importante di questo scritto è la concezione che Machiavelli ha della storia: la storia è infatti maestra di vita. Di essa non è importante la documentazione, ma la possibilità di trarne un insegnamento.
6) Discorsi sopra la deca di Tito Livio
Occorre parlare di questo scritto solo se il tema ne fa specifica richiesta. Altrimenti è possibile citarlo di sfuggita, sottolineando solo ciò che ritroviamo dei pensieri espressi anche nel Principe e il rapporto esistente tra i due scritti.
Opera. Molto varia, scritta in un lungo arco di tempo. E’ un composto di divagazioni condotte a partire da un testo di base. E’ una serie di riflessioni fondamento di una politica basata sulla storia di Roma Antica.
Argomenti trattati
- “Religio instrumentum regni” (confronto con la religione romana);
- Roma è presa come modello;
- le uniche due forme di governo accettate sono la monarchia limitata e la repubblica mista. Le eventuali degenerazioni.
- Ciclo degenerativo dello stato e i due modi per uscirne.
7) Dell’arte della guerra
Occorre parlare di questo scritto solo se il tema ne fa specifica richiesta. Altrimenti è possibile citarlo di sfuggita, sottolineando solo ciò che ritroviamo dei pensieri espressi anche nel Principe.
- L’opera si rifà ai “Discorsi”.
- Roma antica è nuovamente presa come modello in cui politica ed arte militare sono connessi: cittadino, militare, disciplina.
- Riflessioni sulle truppe mercenarie.
8) La Mandragola
Occorre parlare di questo scritto solo se il tema ne fa specifica richiesta. Altrimenti è possibile trascurarlo.
- E’ un capolavoro teatrale.
- Influenza di Boccaccio (beffatori e beffati)
- Trama.
- Ogni personaggio ha il suo proprio linguaggio.
- Tutti hanno qualcosa di bieco e sinistro.
- Pessimismo di fondo.
9) Opere letterarie
Occorre parlare di questi scritti solo se il tema ne fa specifica richiesta. Altrimenti è possibile trascurarlo.
- Il poema dell’asino;
- Belfagor l’arcidiavolo.
Domande da interrogazione
- Quali sono i giudizi più famosi su Niccolò Machiavelli?
- Come si divide la vita di Machiavelli?
- Qual è l'opera più importante di Machiavelli e perché è stata considerata scandalosa?
- Qual è la concezione di Machiavelli sulla storia nelle "Istorie fiorentine"?
- Quali sono le riflessioni principali nei "Discorsi sopra la deca di Tito Livio"?
I giudizi più famosi su Machiavelli includono quello di Foscolo e di Croce, che sottolinea l'autonomia politica dalle leggi morali. Molti lo considerano il primo teorico oggettivo e scientifico della politica.
La vita di Machiavelli si divide in due parti: durante e dopo la repubblica. Fu segretario della seconda cancelleria e della magistratura dei Dieci, e successivamente si ritirò dalla vita politica.
L'opera più importante di Machiavelli è "Il Principe", considerata scandalosa perché mette da parte i valori religiosi e sostiene che la morale del principe dipende dal successo della sua politica.
Nelle "Istorie fiorentine", Machiavelli vede la storia come maestra di vita, importante non per la documentazione ma per l'insegnamento che se ne può trarre.
Nei "Discorsi sopra la deca di Tito Livio", Machiavelli riflette sulla politica basata sulla storia di Roma Antica, accettando solo la monarchia limitata e la repubblica mista come forme di governo.