Concetti Chiave
- Il bullismo è un fenomeno sociale diffuso tra adolescenti e giovani, presente sia in contesti scolastici che online.
- Il bullismo si manifesta attraverso intenzionalità, sistematicità e asimmetria di potere tra bullo e vittima.
- Esistono diverse forme di bullismo: psicologico, verbale e fisico, ognuna con modalità di espressione distinte.
- Le tipologie di bullismo includono forme di inclusione ed esclusione, con il cyberbullismo in crescita nei social media.
- La prevenzione richiede il coinvolgimento di individui, classi e comunità, e l'educazione a valori attraverso modelli adulti positivi.
In questo appunto di italiano per le scuole viene descritto il grave problema del bullismo, una piaga sociale che colpisce i ragazzi, sin da bambini, in tutti gli ambienti che frequentano, ma anche in rete.
Indice
Il fenomeno del bullismo
Il bullismo è un malessere sociale fortemente diffuso che si manifesta soprattutto a scuola, ma anche in ambienti di socialità, come ambienti gli sportivi, tra gli adolescenti e i giovani.
Il termine italiano "bullismo" è la traduzione letterale della parola inglese "bullying", lemma ormai comunemente utilizzato nella letteratura contemporanea internazionale per additare il fenomeno delle prepotenze giovanili. Quali sono le cause del bullismo? Le cause del bullismo sono da ricercare, in primo luogo, nel contesto familiare e in quello scolastico, ma anche negli stereotipi diffusi dai mass media e, in generale, in altri fattori legati all'ambiente sociale.
Per ulteriori approfondimenti sul bullismo vedi anche qua
Le caratteristiche e forme che qualificano il bullismo
Tre sono le condizioni che devono essere soddisfatte affinché un fenomeno di prepotenza possa essere denominato "bullismo":
-
intenzionalità: il comportamento aggressivo viene evidenziato volontariamente e in maniera consapevole. Vi è quindi
l'intenzione di arrecare un danno all'altro; - sistematicità: il comportamento aggressivo viene reiterato nel tempo;
- asimmetria di potere: tra le parti coinvolte (il bullo e la vittima)sussiste una differenza di potere dovuta alla forza fisica, all'età o alla numerosità nel caso di aggressioni di gruppo.
Si possono distinguere diverse forme di bullismo:
- psicologica: si ricorre ad atti di esclusione e maldicenza;
- verbale (indiretta): si evidenziano atti di minacce, insulti, prese in giro, pettegolezzi velenosi, storie umilianti per la vittima, emarginazioni dal gruppo. Questa forma riguarda prevalentemente le ragazze;
- fisica (diretta): si fa ricorso ad aggressioni, tormenti, furti, danneggiamento di oggetti, ingiurie. Questa forma prevale nella componente maschile.
Tipologie di bullismo
E' possibile operare una distinzione tra i diversi tipi di bullismo, in base alla funzione che essi svolgono all'interno del gruppo e al tipo di vantaggio che ne ricavano. Una primaria distinzione è rilevabile tra un bullismo di inclusione, la cui funzione è quella di aumentare la coesione tra i membri del gruppo (o "branco"), e un bullismo di esclusione in cui, al contrario, il gruppo si dà forza grazie all'esclusione di alcuni suoi membri. Il bullismo di inclusione può essere diretto verso i nuovi membri, con lo scopo di esercitare un controllo sui meccanismi di ingresso nel gruppo e di affermare il potere del gruppo sopra la persona, o verso chi provoca. In questo caso la relazione è inclusiva fino a quando il più debole insiste nella ripetizione proprio per sentirsi parte integrante del gruppo attraverso le prepotenze. Il bullismo di esclusione, invece, è osservabile nella forma in cui la finalità del tracotante è di tipo espressivo, con una affermazione di forza sul più debole oppure nella forma in cui la finalità del bullo è di tipo utilitaristico, che si realizza tramite furti, estorsioni o imposizioni di varia natura. Inoltre al giorno d’oggi è possibile distinguere altre forme di bullismo, come il Cyberbullismo, ormai il più diffuso tra i giovani, questo tipo di bullismo si diffonde soprattutto in rete e nei social network, strumenti che i giovani utilizzarono per deridere calunniare o mortificare altri giovani, talvolta anche sotto falsa identità o in anonimo.
Per ulteriori approfondimenti sulle caratteristiche e le tipologie di bullismo vedi anche qua
La prevenzione e il contrasto del bullismo
Il primo passo consiste indubbiamente nella prevenzione: prevenire le prepotenze significa soprattutto impegnarsi sui percorsi di costruzione del gruppo, con fasi di accoglienza non occasionali bensì realmente di supporto alla conoscenza tra ragazzi e alla formazione di equilibri basati sulla cooperazione e sull'apertura verso la diversità. Prendendo in esame i progetti realizzati in Europa e in Italia negli ultimi anni, i programmi di contrasto del fenomeno del bullismo devono essere mirati a coinvolgere :
- i singoli individui;
- la classe;
- la comunità scolastica;
- la comunità locale.
, chi compie l’atto del bullismo verso un soggetto più debole deve infatti essere punito e poi educato in qualche modo, in modo da comprendere che ciò che ha commesso è sbagliato.
Gli studi effettuati circa l'ambiente familiare del bullo evidenziano lassismo educativo da parte dei genitori o, al contrario, un accentuato autoritarismo; si tratta di una contraddizione solo apparente perché, in realtà, ciò che è carente nella famiglia del bullo è una corretta autorità genitoriale, alimentata da affetto e tenerezza ma anche da regole molto precise e ,soprattutto, da concreti, giornalieri esempi di vita. Questo fenomeno è solo uno dei tanti campanelli d'allarme che ci segnalano che la nostra società ha pensato sempre di più ad arricchirsi e ad investire in tecnologie gradualmente più sofisticate, ottundendo ,però, i valori della persona. Scuola e famiglia possono e devono fare molto per contribuire al risanamento della società, ciascuna nel suo insostituibile ruolo. In fondo, i ragazzi dei nostri tempi sono lo specchio dei tempi difficili dell'epoca contingente; ci si deve convincere che hanno bisogno di validi modelli adulti di riferimento. L'educazione ai valori e alla civile e democratica convivenza non può essere solo proclamata enfaticamente, ma dev'essere quotidianamente vissuta, partendo dalle piccole cose.
Domande da interrogazione
- Quali sono le cause principali del bullismo secondo il testo?
- Quali condizioni devono essere soddisfatte affinché un comportamento sia considerato bullismo?
- Quali sono le diverse forme di bullismo descritte nel testo?
- Come si può prevenire e contrastare il bullismo secondo il testo?
- Qual è il ruolo della famiglia e della scuola nel contrastare il bullismo?
Le cause del bullismo sono principalmente legate al contesto familiare e scolastico, agli stereotipi diffusi dai mass media e ad altri fattori sociali.
Per essere considerato bullismo, un comportamento deve essere intenzionale, sistematico e caratterizzato da un'asimmetria di potere tra bullo e vittima.
Il testo descrive il bullismo psicologico, verbale (indiretto), fisico (diretto) e il cyberbullismo, che si diffonde principalmente in rete e sui social network.
La prevenzione e il contrasto del bullismo richiedono l'impegno nella costruzione di gruppi basati sulla cooperazione e l'apertura alla diversità, coinvolgendo individui, classi, comunità scolastiche e locali.
La famiglia e la scuola devono fornire modelli di riferimento validi, educare ai valori e alla convivenza civile, e offrire esempi concreti di vita quotidiana per contribuire al risanamento della società.