Concetti Chiave
- Il bullismo trasforma la vita delle vittime in un'esperienza di isolamento e oppressione, portando spesso a gravi conseguenze psicologiche.
- Il cyberbullismo amplifica il fenomeno del bullismo attraverso la rete, rendendo più urgente la sensibilizzazione e l'azione contro tali comportamenti.
- Il bullismo di genere presenta differenze nelle modalità di attacco: i maschi tendono a usare la forza fisica, mentre le femmine preferiscono strategie psicologiche e sottili.
- L'assenza di empatia e l'indifferenza apprese in un ambiente familiare conflittuale sono spesso alla base del comportamento dei bulli.
- Frasi e slogan sono strumenti potenti per combattere il bullismo, incoraggiando le vittime a non rimanere in silenzio e a definire se stesse.
Questo appunto di Italiano per le scuole spiega il fenomeno dilagante del bullismo, insieme alla sua variante, il cyberbullismo, e contiene alcune delle frasi e degli slogan più utilizzati per combatterli.
Cos'è il bullismo
Quando un ragazzo o una ragazza è vittima di bullismo, il suo mondo diventa una gabbia d'oppressione, dove ogni speranza è coperta da insulti e violenza che annullano a singola identità.
Per il bullo, la sua vittima è una nullità, e se quest'ultima non viene aiutata o non trova la forza di reagire, finisce per credere di essere davvero un "nulla".
E le conseguenze possono essere davvero gravi.
In questi anni però la società si sta rendendo conto della pericolosità di questo fenomeno - reso ancora più dilagante dalle potenzialità della Rete - e sono sempre più numerose le voci che si levano per sensibilizzare i giovani riguardo la necessità di combattere, con tutte le risorse possibili, simili comportamenti.
Ecco perché sono state create alcune frasi e slogan che vogliono smuovere le coscienze per spingere tutti a dire un sonoro "No" al bullismo e al cyberbullismo.
Benché emersa da poco la prevaricazione tra bambini è sempre esistita: fenomeni come l'esclusione, l'isolamento, il rifiuto sono dinamiche normali della vita di gruppo, che si alternano. Nel bullismo questi meccanismi sono potenziati: non c'è alternanza ma la vittima è presa di mira in continuazione, tanto da perdere la sua dignità, da essere umiliata e subire spesso violenze fisiche e psicologiche. La vittima può reagire in vari modi, uno di questi prevede un senso di colpa, convincendosi di essere una nullità, di meritarsi di essere trattato in quel modo per la sua viltà, inettitudine.
Il bullismo è più presente nelle elementari e nelle medie, quando l'identità è ancora in fase di costruzione e si vive di incertezze, colmate solo attraverso l'accettazione degli altri.
Per approfondimenti sull'empatia vedi anche qua
Bullismo di genere
Il bullismo può essere anche femminile: differisce dal maschile nelle strategie utilizzate per emarginare la vittima. Se i maschi usano metodi fisici, rozzi, basati sulla forza e sulla minaccia, le femmine preferiscono strategie più sottili, indirette, raffinate, basate sull'astuzia: non cercano lo spettacolo ma occultano la loro crudeltà; utilizzano la calunnia, la colpevolizzazione, la maldicenza e hanno come obbiettivo l'isolamento dal gruppo. Entrambi i tipi di bullismo si basano su una disparità di forza tra aggressore e aggredito, fisica nei maschi, psicologica nelle femmine, ed entrambi non si fanno scoprire dagli adulti secondo la frase "forte con i deboli, debole con i forti". I bulli suscitano paura ma se all'inizio riscuotono popolarità questa va scemando, trovandosi così arroccati solitamente in un trio: un leader e due luogotenenti. Il bullismo non è fenomeno tipico delle metropoli e non dipende dal censo della famiglia ma dall'educazione ricevuta dai bambini. I bulli non sanno cos'è l'empatia (insensibili ai sentimenti) tanto da non avere relazioni significative. Il clima famigliare influisce in modo determinante sulla formazione dei bulli e presenta quasi sempre le stesse caratteristiche: forte conflittualità tra i genitori più o meno esplicitamente espressa, mancanza di empatia verso i figli i quali non sanno quindi leggere le emozioni e i sentimenti prima su di loro e poi sugli altri; proprio perché non sanno cos'è l'empatia i bulli non hanno né colpa né vergogna in quando non sanno cosa sono (analfabetismo sentimentale). L'indifferenza "respirata" da piccoli li rende indifferenti tanto da ridere dei loro soprusi.
Frasi contro il bullismo
- «I bambini non nascono bulli, ma viene insegnato loro ad esserlo». Matt Bomer, attore impegnato nella lotta contro l'omofobia;
- «È facile diventare la preda di un bullo, bastano un paio di occhiali, oppure l'apparecchio ai denti, qualche chilo in più, o dichiararsi gay o lesbica. Dico sempre che nasciamo liberi e senza pregiudizi fino all'età della pubertà. Poi, per il resto della nostra vita, cerchiamo di curare le ferite che ci siamo procurati in quel periodo». Conchita Wurst, cantante e icona del movimento per diritti LGBT;
- «Si prova una vergogna tremenda ad essere vittima di bullismo, perché ad un certo punto cominci a pensare che ci sia un motivo per cui sei stato preso di mira». Matt Reeves, regista e sceneggiatore;
- «Molti adulti preferiscono non immischiarsi nelle storie di bullismo, considerandole sciocche questioni di poco conto oppure necessari esercizi di sopravvivenza al quale il debole deve necessariamente sottoporsi per diventare un adulto capace di navigare nelle tempeste della vita». Alberto Pellai, medico e psicoterapeuta dell'età evolutiva;
- «Non essere vittima di bullismo in silenzio. Non permettere che facciano di te una vittima. Non accettare la definizione di nessuno sulla tua vita, definisci te stesso». Harvey Fierstein, attore e sceneggiatore
- «Ero la vittima preferita dei bulli. Vestivo strano, ero dislessico e molto timido. Facevo di tutto per essere popolare, ma non funzionava [. . . ]. Mia madre era molto preoccupata in quel periodo, mi diceva: "O finisci in galera o diventi molto speciale"» Mika, cantante.
- «Ci vuole un secondo per chiamare grassa una ragazza e lei impiegherà la sua vita a morire di fame. Pensa prima di agire». Harry Styles, cantante impegnato nell'arginare il problema dell'odio in Rete
Slogan contro il bullismo
- Il Bullo è solo un pallone gonfiato. Sgonfiamolo.
- È facile prendersela con i più deboli. E se domani il debole fossi tu?
- Sbulloniamoci.
- Non è grande chi ha bisogno di farti sentire piccolo.
- Il bullismo è tossico. Uccide.
- Se non ci sono eroi per salvarti, allora sii tu l'eroe.
- Il bullismo non deve essere un segreto. Parlare è la chiave del problema.
- Tutti i bulli sono codardi.
- Il bullismo non insegna. Segna.
- Nessuno può farti sentire inferiore senza il tuo consenso (citazione di Eleanor Roosvelt riadattata in molti slogan contro il bullismo)
- Il bullismo è l'ignoranza del credere di essere forti.
Domande da interrogazione
- Cos'è il bullismo e quali sono le sue conseguenze?
- In che modo il bullismo di genere differisce tra maschi e femmine?
- Quali sono alcune delle frasi celebri contro il bullismo?
- Quali sono gli slogan più comuni contro il bullismo?
- Qual è l'importanza di parlare del bullismo?
Il bullismo è un fenomeno in cui una persona viene costantemente presa di mira con insulti e violenza, portandola a perdere la propria dignità e identità. Le conseguenze possono essere gravi, con la vittima che può arrivare a credere di essere una nullità.
Il bullismo maschile tende a utilizzare metodi fisici e minacce, mentre quello femminile impiega strategie più sottili e indirette, come la calunnia e l'isolamento, basandosi su una disparità di forza psicologica.
Alcune frasi celebri includono: "I bambini non nascono bulli, ma viene insegnato loro ad esserlo" di Matt Bomer e "Non essere vittima di bullismo in silenzio" di Harvey Fierstein.
Gli slogan comuni includono: "Il Bullo è solo un pallone gonfiato. Sgonfiamolo", "Il bullismo è tossico. Uccide", e "Se non ci sono eroi per salvarti, allora sii tu l'eroe".
Parlare del bullismo è fondamentale perché non deve essere un segreto; comunicare è la chiave per affrontare e risolvere il problema, come sottolineato dagli slogan e dalle frasi contro il bullismo.