Concetti Chiave
- La donna ha vissuto una continua emancipazione dal Medioevo ad oggi, con ruoli e considerazioni sociali in evoluzione, ma ancora soggetta a discriminazioni e stereotipi patriarcali.
- La Prima Guerra Mondiale ha accelerato l'ingresso delle donne nel mondo del lavoro, portando a un temporaneo miglioramento delle loro condizioni, ma la parità di genere restava lontana.
- Oggi, le donne in Occidente godono di diritti e libertà più ampi rispetto al passato, ma in molte culture orientali persistono limitazioni significative riguardanti la loro indipendenza.
- La Festa della Donna, celebrata l'8 marzo, commemora le conquiste sociali, politiche ed economiche delle donne, ricordando eventi tragici come l'incendio della fabbrica di New York nel 1908.
- La mimosa è il simbolo della Festa della Donna in molti Paesi, scelta per la sua disponibilità e fioritura in marzo, anche se non è adottata a livello internazionale.
Indice
- Tema sulla donna, con differenza fra donna orientale e donna occidentale. Differenza anche tra donna di ieri e donna di oggi e la nascita della festa sulla donna
- Cambiamenti con lo scoppio della Prima Guerra Mondiale
- La donna oggi
- La Festa della donna
Tema sulla donna, con differenza fra donna orientale e donna occidentale. Differenza anche tra donna di ieri e donna di oggi e la nascita della festa sulla donna
La donna, dal Medioevo fino ai tempi più recenti, ha avuto una continua emancipazione(liberazione) e a seconda del periodo storico anche dei ruoli differenti e una diversa considerazione.
Nella società medievale gli unici ruoli che poteva svolgere la donna erano i lavori domestici e nei campi. Nei primi decenni dell’Ottocento la donna incominciò a lavorare in fabbrica, anche se spesso essa non aveva ancora un’istruzione che le potesse garantire una reale parità con l’uomo.
Alla fine dell’Ottocento lo sviluppo e il cambiamento della società modificò il modo di vivere, le professioni e le esigenze tradizionali. Le donne incominciarono ad acquisire dunque una maggiore autonomia.
Alcune di loro poterono accedere all’istruzione superiore ed entrarono a far parte del corpo docente. Altre donne di bassa estrazione sociale invece lavoravano negli ospedali come infermiere, negli uffici pubblici come dattilografe e segretarie, nei negozi come commesse, nelle fabbriche come operaie. Tuttavia esse erano retribuite meno rispetto agli uomini e fortemente discriminate. Era ancora diffusa l’idea che il ruolo della donna fosse quello della casalinga dedita alla cura della casa, del marito e dei figli. La società, sebbene fosse cambiata repentinamente e in profondità, restava patriarcale e maschilista.

Cambiamenti con lo scoppio della Prima Guerra Mondiale
La Prima Guerra Mondiale fu senz'altro un potente acceleratore per l’ingresso delle donne nel mondo del lavoro. Infatti, nei Paesi impegnati nel conflitto, le donne sostituirono per quattro anni gli uomini che erano partiti per il fronte in tutte le professioni, comprese quelle più faticose. Le donne, anche quelle appartenenti ai ceti medi, incominciarono ad entrare a far parte dei quadri tecnici nelle imprese, a diventare rappresentanti di commercio, conduttrici di tram, garzoni nei caffè.
Dopo la Prima Guerra Mondiale, in 21 Nazioni fu concesso il diritto di voto alle donne. Nonostante ciò, la parità tra uomini e donne era ancora lontana dal poter essere raggiunta. Negli stessi anni la condizione delle donne peggiorò in Italia, in Spagna e in Germania, perché il fascismo e il nazionalismo ripresero molti aspetti della cultura maschilista e antifemminista; il tipo di donna italiana e fascista doveva essere una moglie fedele e una madre premurosa.
La donna oggi
Oggi le donne sono parte fondamentale della nostra società, svolgono lavori pari a quelli degli uomini, sono istruite, dirigenti di grandi aziende, piloti di aerei, concorrono alle elezioni come presidenti (come per esempio avviene negli Stati Uniti) e sono finalmente rispettate. Purtroppo però nel mondo non tutte le donne hanno ancora ottenuto ls loro indipendenza e i diritti. Nella cultura orientale la donna è vista solo ed esclusivamente come uno strumento per la riproduzione, ossia può essere solo madre, non avendo altri diritti; agli uomini però è concesso avere più mogli. Nella società occidentale invece la donna ha molti più diritti, anche politici; non è vista come uno strumento di riproduzione, la donna può lavorare, esprimere la propria opinione, ha gli stessi diritti dell'uomo, non è solo madre, ma anche una lavoratrice, essendo molto utile con il suo contributo al Paese per l'economia. Le donne in Occidente hanno più libertà anche per il modo di vestire, invece nei Paesi arabi per le ragazze e le donne adulte è obbligatorio portare il "burka", ossia un velo che lascia scoperti solo gli occhi, che spesso però sono coperti, dunque le donne vedono il mondo esterno attraverso una retina; le donne occidentali, invece hanno acquisito maggiori libertà anche nel modo di vestirsi.
La Festa della donna
Da ben 105 anni, la Festa della Donna è un giorno di celebrazioni per le conquiste sociali, politiche ed economiche delle donne ed è una festività internazionale celebrata in diversi Paesi del mondo occidentale. Le origini della festa dell’8 marzo si fanno risalire al lontano 1908: pochi giorni prima di questa data, a New York, le operaie dell’industria tessile Cotton scioperarono per protestare contro le terribili condizioni in cui erano costrette a lavorare.
L’8 marzo il proprietario bloccò tutte le porte della fabbrica per impedire alle operaie di uscire. Nello stabilimento si sviluppò un incendio: 123 operaie prigioniere all’interno morirono arse dalle fiamme così come morirono anche altri 23 operai uomini. Successivamente questa data venne proposta come giornata di lotta internazionale in ricordo della tragedia e l’8 marzo assunse un’importanza mondiale, diventando, grazie alle associazioni femministe, il simbolo dei maltrattamenti che la donna ha dovuto subire nel corso dei secoli, ma anche il punto di partenza per il proprio riscatto.
In passato si cercava un fiore che potesse contraddistinguere la giornata. Fu scelta quindi la mimosa che era poco costosa e molto reperibile, considerando la fioritura dell’albero proprio all’inizio di marzo. Il fiore simbolo della Festa delle donne non è però adottato a livello internazionale.
Domande da interrogazione
- Quali sono le principali differenze tra la donna orientale e la donna occidentale secondo il testo?
- Come ha influenzato la Prima Guerra Mondiale il ruolo delle donne nel mondo del lavoro?
- Qual è l'importanza della Festa della Donna e come è nata?
- Quali cambiamenti ha subito il ruolo della donna dalla società medievale a oggi?
- Qual è il significato del fiore della mimosa nella Festa della Donna?
La donna orientale è vista principalmente come uno strumento per la riproduzione, con pochi diritti, mentre la donna occidentale gode di molti più diritti, inclusi quelli politici, e non è vista solo come madre ma anche come lavoratrice.
La Prima Guerra Mondiale ha accelerato l'ingresso delle donne nel mondo del lavoro, poiché hanno sostituito gli uomini al fronte in molte professioni, portando a un maggiore riconoscimento dei loro diritti, come il diritto di voto in 21 nazioni.
La Festa della Donna celebra le conquiste sociali, politiche ed economiche delle donne. È nata in ricordo delle operaie morte nell'incendio della fabbrica Cotton a New York nel 1908, diventando un simbolo di lotta per i diritti delle donne.
Dalla società medievale, dove le donne erano limitate a lavori domestici, si è passati a una maggiore autonomia e accesso all'istruzione e al lavoro, con le donne che oggi ricoprono ruoli paritari agli uomini in molti settori.
La mimosa è stata scelta come simbolo della Festa della Donna per la sua disponibilità e costo contenuto, fiorendo all'inizio di marzo, anche se non è adottata a livello internazionale.