Concetti Chiave
- Il divorzio in Italia è stato introdotto nel 1970, permettendo lo scioglimento del matrimonio per cause diverse dalla morte.
- L'istituto del divorzio ha origini antiche, risalenti alla Roma antica, ed è presente in tutti i Paesi occidentali.
- La legge sul divorzio inizialmente non fu accolta favorevolmente da una parte dei cattolici, in quanto la religione cattolica non ammette il divorzio.
- La controversia sul divorzio portò a un referendum popolare, uno strumento previsto dalla Costituzione italiana per decidere sull'abrogazione di una legge.
- Grazie al referendum, il divorzio è stato confermato come parte integrante dell'ordinamento giuridico italiano.
La possibilità di sciogliere il matrimonio per causa diversa dalla morte é stata introdotta in Italia da una legge del 1970. L'istituto che scioglie il matrimonio tra due persone viventi si chiama divorzio e deriva dal latino "dividere", vale a dire andare per vie diverse. Esso quindi esisteva già nella Roma antica e oggi esiste in tutti i Paesi occidentali. Inizialmente la nuova legge che consentiva il divorzio non incontrò l'approvazione di una parte dei cattolici.
Controversie religiose sul divorzio
La religione cattolica, infatti, non ammette il divorzio e quindi alcuni sostenevano che la legge non dovesse consentire di divorziare neppure a chi era di religione diversa o non seguiva alcuna religione, o non se la sentiva di continuare a rimanere sposato.
Per risolvere questa controversia vennero quindi chiamati a esprimersi i cittadini con una consultazione popolare, detta referendum. La Costituzione italiana prevede che, quando lo richiedono 500.000 elettori, si possa chiamare tutto il popolo a decidere se una legge debba restare in vigore o deve essere abrogata. Per questo motivo il divorzio fa parte del nostro ordinamento.