Concetti Chiave
- Machiavelli iniziò la sua carriera politica durante la crisi politica e sociale italiana, lavorando per la Segreteria dei “Dieci di Libertà e Pace”.
- Durante il suo esilio politico, scrisse "Il Principe", un'opera che esplora la natura del potere e la necessità di un leader virtuoso per risollevare la situazione italiana.
- Il concetto centrale di Machiavelli è la "virtù" del principe, unita a esperienza e fortuna, come elementi essenziali per dominare il panorama politico.
- Machiavelli promuove un approccio realistico alla politica, ispirandosi ai modelli del passato e mettendo in discussione le convenzioni morali tradizionali.
- Il suo pensiero politico è stato influente e ampiamente dibattuto, considerato sia immorale che profondamente moderno, con paralleli nel pensiero stoico e neo-stoico.
Indice
Crisi politica e Machiavelli
In un contesto di profonda convinzione e fiducia nelle capacità dell’uomo, concetti derivati dal periodo dell’Umanesimo, in Italia va ad individuarsi una situazione di profonda crisi politica e sociale. Successivo alla caduta del regime mediceo del Magnifico, colui che era stato in grado di tenere nelle proprie mani le redini della penisola intera, il frazionamento della stessa produce un clima di grande incertezza: la nuova Repubblica teocratica di Savonarola sarà fonte di paura e sfiducia per il popolo di Firenze, già indebolito dalla venuta del grande imperatore Carlo VIII, visto come colui che ne avrebbe potuto minacciare la libertà. E proprio in questo periodo, dopo la caduta del regime del frate, inizierà la lunga e impegnata carriera politica di Machiavelli nell’ambito della Segreteria dei “Dieci di Libertà e Pace” che durerà per ben 14 anni, i più preziosi per la sua formazione insieme a quelli trascorsi come collaboratore di fiducia del gonfaloniere Pier
Opere e pensiero di Machiavelli
Successivo al crollo della nuova Repubblica fiorentina a favore di una seconda ascesa dei Medici, l’allontanamento dalla politica per Machiavelli sarà inevitabile; in questo lasso di tempo, in ritiro all’Albergaccio, egli inizierà la stesura delle opere più celebri, “i Discorsi sopra la prima deca di Tito Livio”, “la Mandragola” e, prima fra tutti, “il Principe”, un breve e intenso trattato monografico volto a cercare una soluzione alla difficile situazione della penisola, ispirato alla risolutezza del “duca Valentino” Cesare Borgia e dedicato a Lorenzo de’ Medici al fine di ritrovare appoggio nella signoria. Ed è proprio “il Principe” l’opera che maggiormente va ad individuarsi come l’esplicitazione del pensiero politico di Machiavelli, caratterizzato da quella spregiudicatezza così concreta che lo ha reso agli occhi di molti un malizioso e un subdolo, un individuo immorale e privo di scrupoli. E’ necessario specificare, in realtà, che
Virtù e politica secondo Machiavelli
A questo proposito viene individuata nel concetto di “virtù” l’unica via d’uscita dalla
Realtà effettuale e modelli classici
La “realtà effettuale delle cose” va affrontata con il giusto metodo e ispirandosi ai modelli del passato, le
Machiavelli e il pensiero moderno
Spiega Daniele Macali, nel Documento 2:
Parallelismi con lo stoicismo
> Si può trovare un parallelismo dunque tra il perseguimento della virtù, del principe e del buon cittadino secondo Machiavelli, e quello poi della filosofia stoica, che individua il suo fulcro nell’operare con saggezza e prudenza seguendo la propria virtù e razionalità in assenza di distrazioni di ogni sorta, e se per coloro che non riescono a condurre la loro vita secondo saggezza lo stoicismo indicherà delle regole di condotta che insegneranno a operare secondo ciò che è più "conveniente" od opportuno tenendosi sempre lontano dagli eccessi delle passioni, secondo Machiavelli il medesimo discorso può essere preso in considerazione, a patto che il principe in questione sia già dotato di una propria saggezza.
E’ peraltro possibile individuare nel pensiero neo-stoico, ampiamente trattato dal successivo umanista fiammingo Giusto Lipso, una forte somiglianza nel concetto dell’arbitrio dell’uomo (o del Principe) complementare all’intervento del divino (del caso, in Machiavelli) che porta tuttavia al senso di responsabilità nel perseguimento del proprio obiettivo, che sia ostacolato o meno (Documento 1.).
Critiche e influenze successive
Come si è visto, il pensiero di Machiavelli e le sue idee politiche verranno riprese anche in tempi successivi alla sua morte e si individueranno come concetti attualissimi persino per i giorni nostri, ma è chiaro che gli stessi concetti subiranno critiche, saranno considerati immorali e subdoli, o semplicemente saranno studiati e rivisitati. Lo stesso Guicciardini, suo contemporaneo, ne condividerà e idee di virtù e caso, ma in chiave profondamente più pessimistica e disincantata, come ancora farà Montale più di tre secoli dopo.
Montale e la visione machiavellica
La poesia di Montale assume il valore di testimonianza e un preciso significato morale: Montale esalta lo stoicismo etico di chi compie in qualsiasi situazione storica e politica il proprio dovere, certamente ricollegandosi alle idee machiavelliche.
Quindi, il pensiero di Machiavelli si individua come qualcosa di incredibilmente moderno e attuale, ripreso da correnti filosofiche, teorici, e come pilastro della scienza politica di tutti i tempi.
Domande da interrogazione
- Qual è il contesto storico in cui si sviluppa il pensiero di Machiavelli?
- Qual è l'opera più significativa di Machiavelli e quale scopo si prefigge?
- Come Machiavelli concepisce la "virtù" del principe?
- In che modo il pensiero di Machiavelli si collega alla filosofia stoica?
- Qual è l'eredità del pensiero di Machiavelli nella scienza politica moderna?
Il pensiero di Machiavelli si sviluppa in un periodo di crisi politica e sociale in Italia, successivo alla caduta del regime mediceo e durante l'instabilità causata dalla Repubblica teocratica di Savonarola e l'invasione di Carlo VIII.
L'opera più significativa di Machiavelli è "Il Principe", che si prefigge di trovare un leader virtuoso capace di ristabilire l'ordine in Italia, affrontando la realtà politica con pragmatismo e ispirandosi a modelli classici.
Machiavelli concepisce la "virtù" del principe come una combinazione di saggezza, esperienza, e capacità di adattamento, integrata dall'influenza del caso, per superare i limiti umani e risollevare le sorti dell'Italia.
Il pensiero di Machiavelli si collega alla filosofia stoica attraverso l'enfasi sulla virtù e la razionalità, suggerendo che il principe deve operare con saggezza e prudenza, simile all'ideale stoico di agire secondo la propria virtù.
L'eredità del pensiero di Machiavelli nella scienza politica moderna è la sua visione pragmatica e realistica della politica, che continua a influenzare teorici e filosofi, nonostante le critiche di immoralità e subdolezza.