Concetti Chiave
- Pirandello esplora la follia attraverso la coesistenza di molteplici personalità in un solo individuo, evidenziando contraddizioni e incongruenze interiori.
- Il rapporto uomo-macchina è centrale nelle opere di Pirandello, come in "Quaderni di Serafino Gubbio operatore cinematografico," dove la meccanizzazione sovrasta l'umanità.
- Ne "Il fu Mattia Pascal," il protagonista vive un senso di vuoto dopo aver letto della propria morte, cercando disperatamente una nuova identità.
- Personaggi come Belluca e Vitangelo Moscarda sperimentano crisi d'identità causate dalla rottura delle convenzioni sociali e dalla consapevolezza di sé.
- Pirandello mostra come i protagonisti affrontano l'alienazione e la solitudine, rifiutando le convenzioni sociali e cercando una riconnessione con la realtà.
Tempi moderni: Pirandello e la follia della meccanizzazione
Analogamente alla scienza e alla filosofia dell'epoca, anche la letteratura del Novecento risente delle scoperte compiute nell'ambito della psicoanalisi, andandosi ad arricchire ulteriormente, conferendo nuove sfumature a quello che già era noto come romanzo psicologico.
Luigi Pirandello, in particolare, andrà ad approfondire la tematica della follia, generata dalla convivenza di più personalità, di più "io", psicologicamente parlando, all'interno di un unico individuo, prendendo in analisi le contraddizioni e le incongruenze nell'animo e nel comportamento dei personaggi protagonisti delle sue opere, alle prese con tematiche esistenziali legate anche alla precarietà di un mondo in continua evoluzione.
Uno dei temi più cari a Pirandello risulta essere, non a caso, il rapporto uomo-macchina; ovunque, dal mondo dello spettacolo a quello operaio, l'ingranaggio ha irrotto prepotentemente nella vita di ogni lavoratore, rendendo difficile, talvolt, riuscire a distinguere dove finisca il proprio braccio e dove cominci il macchinario, che, dopo una giornata di lavoro, diventa un prolungamento di se stessi.
è questa la tematica trattata in Quaderni di Serafino Gubbio operatore cinematografico (1925) in cui l'eroe, Serafino, si trova a combattere contro l'isolamento generato dal movimento uniforme e ripetitivo del perpetuo girare la manovella.
La meccanizzazione arriverà a sopraffare la sua umanità al punto che, invece di prestare soccorso a due attori in fin di vita a seguito di una scena pericolosa non andata a buon fine, Serafino continuerà a girare imperterrito la manovella.
La sua finale riduzione a cosa gli impedisce di essere contaminato da quella falsità che contraddistingue la società della mercificazione, ma si può percepire l'amaro sarcasmo di un approdo del genere, visto che l'unica possibilità di salvezza dalla containazione di "un tempo come questo" è diventare una cosa insensibile, alienata nella propria solitudine.

Totalmente diverso è il "senso di vuoto" che assale Mattia Pascal leggendo sul giornale della 'sua' morte: viene avverato il desiderio inespresso del protagonista di poter cambiare vita, ma quando in destino gli riserva questa opportunità, Mattia si sente smarrito, privato della sua identità; non a caso, ciò che farà una volta ripresosi dallo shock, sarà cercare con tutte le forze di costruirsi una nuova personalità, iscenando una nuova vita e una nuova identità, come un attore sul palcoscenico.
Alla base del disagio dell'eroe pirandelliano vi è l'impellente necessità di ricongiungeresi con il mondo vero e proprio, offuscato dalla realtà nebbiosa delle convenzioni sociali.
A tal proposito abbiamo due diversi approcci alla "scoperta del mondo": in prima analisi abbiamo Belluca, il quale viene richiamato al mondo reale a seguito della frattura degli schemi che ordinano la sua routine, voragine aperta dal fischio di un treno che che riporta il protagonista alla realtà, che gli ricorda la bellezza della vita fuori dalla casa e dall'ufficio; tale gioia non è concepibile ai suoi colleghi,i quali, omologati alle convenzioni del mondo moderno, lo credono pazzo.
In seconda istanza, abbiamo Vitangelo Moscarda, la cui identità viene messa in crisi da una battuta della moglie, la quale gli fa notare di avere il naso leggermente pendente a destra: questa consapevolezza renderà il protagonista cosciente di non essere per gli altri ciò che egli è per sè, al punto di arrivare a compiere atti sconsiderati al fine di destare l'opinione pubblica del paese in cui vive; alla fine del romanzo, avremo un Vitangelo del tutto cambiato, non più "spietato usuraio" bensì povero mendicante impazzito.
Moscarda rinuncerà a cercare se stesso, prendendo atto di non essere > e si accontenterà di vivere ai margini della società, respirando aria di campagna e avendo come unico amico un asinello.
Domande da interrogazione
- Qual è il tema centrale delle opere di Luigi Pirandello?
- Come viene rappresentato il rapporto uomo-macchina nei lavori di Pirandello?
- Qual è la reazione di Mattia Pascal alla notizia della sua morte?
- Come reagisce Belluca alla rottura della sua routine quotidiana?
- Qual è l'evoluzione del personaggio di Vitangelo Moscarda?
Il tema centrale delle opere di Pirandello è la follia generata dalla convivenza di più personalità all'interno di un individuo, esplorando le contraddizioni e le incongruenze dell'animo umano in un mondo in continua evoluzione.
Pirandello rappresenta il rapporto uomo-macchina come un'invasione della meccanizzazione nella vita umana, dove il lavoratore fatica a distinguere tra sé e il macchinario, come illustrato in "Quaderni di Serafino Gubbio operatore cinematografico".
Mattia Pascal, leggendo della sua morte, si sente smarrito e privo di identità, e cerca di costruirsi una nuova personalità e vita, come un attore sul palcoscenico.
Belluca viene richiamato alla realtà dalla rottura della sua routine quotidiana, causata dal fischio di un treno, che gli ricorda la bellezza della vita al di fuori delle convenzioni sociali, sebbene i suoi colleghi lo considerino pazzo.
Vitangelo Moscarda, dopo una crisi d'identità innescata da un commento della moglie, compie atti sconsiderati per scuotere l'opinione pubblica e alla fine rinuncia a cercare se stesso, vivendo ai margini della società con un asinello come unico amico.