MARTINA90
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Concetti Chiave

  • La classificazione catastale di un fabbricato assegna una classe partendo da 1, con una scala aperta verso l'alto basata su valori immobiliari anziché sulla redditività.
  • Le unità di consistenza catastale per la categoria A vengono determinate in base ai vani utili, con specifiche considerazioni per stanze principali e locali accessori.
  • La classificazione delle categorie catastali è stata aggiornata: il gruppo A è ora il gruppo R per residenziali, con nuove categorie che riflettono meglio l'uso degli edifici.
  • Le fonti principali di informazioni sui valori immobiliari includono esperti del settore, conservatoria dei registri immobiliari e studi notarili, con dati che variano in precisione e dettaglio.
  • La nuova qualificazione dei fabbricati comprende categorie che vanno da residenziali (A-R) a speciali e di interesse collettivo (E-V), rispecchiando un approccio più moderno e dettagliato.
Cos'è la classificazione di un catasto fabbricati?

Sarebbe dare ad un fabbricato una classe le classi vanno dalla 1 (classe più bassa) in su.
La scala è aperta verso l'alto nel senso che si parte da uno e si sale all'infinito, questo per avere sempre nuovi livelli di redditività.
Nell'ambito di ogni microzona, le classi vanno definite secondo la base dei valori immobiliari e non più sulla base della redditività.

Criteri per la determinazione delle unita di consistenza catastale
Vano utile per la categoria A
Il vano è sostanzialmente un locale e viene definito come uno spazio racchiuso tra pareti soffitto e pavimento.
Contano per un vano utile tutte le stanze principali come: camere, soggiorno, salotto, sala da pranzo, cucina, purché entro i limiti di superficie massima e minima considerati ordinari, per la categoria di appartenenza.

Gli altri locali definiti accessori si dividono in diretti come servizi igenici, corridoi, ripostigli, ingresso, verande... contano 1/3 di vano; complementari o indiretti come cantine, soffitte, legnaie, stalle... contano per ¼ di vano.
Se la superficie è superiore a quella massima prevista per la categoria, la superficie eccedente va ragguagliata il ragguaglio va poi aggiunto al numero dei vani.
Se la superficie delle stanze principali è minore a quella minima prevista per la categoria il locale va retrocesso tra i locali accessori diretti (1/3 di vano)
Il numero di vani va arrotondato al mezzo vano (½)
per quanto riguarda la categoria A vi fanno parte tutti quei locali di tipo abitativo.
Si dividono in: A/1, A/2,A/3... come esempi vi sono: appartamenti, ville, villini, appartamenti signorili, abitazione popolare, abitazione di tipo economico, castelli palazzi...
Nelle nuove categorie il gruppo A è stato cambiato con il gruppo R che sta per residenziali.
Prima la classificazione veniva fatta attraverso una redditività però era complicato e x questo si è deciso di cambiare sistema utilizzando o meglio calcolando il valore dell'immobile.

La vecchia qualificazione era:
- fabbricati del tipo A (abitazioni)
- fabbricati del tipo B(uso collettivo)
- fabbricati del tipo C(uso commerciale)
- fabbricati del tipo D(uso commerciale e industriale)
- fabbricati tipo E(destinazione diversa)

La nuova qualificazione é:
- da A a R (residenziali)
- da B a P (pubblico)
- da C a T(terziario)
- da D a Z(terziaria produttività e diversa)
- da E a V(speciali ed interesse collettivo)

Classificazione delle principali fonti di informazione pubbliche e private in merito ai valori immobiliari

A livello locale le fonti più accessibili sono:
- esperti nel settore: mediatori agenti immobiliari ecc; i dati forniti non sono quasi mai puntuali, cioè non vengono fornite le informazioni relative ai prezzi di compravendita di specifici immobili ma solamente i valori medi individuati dagli stessi esperti.

- Conservatoria dei registri immobiliari: dalla lettura degli atti si possono trarre le informazioni relative ai prezzi di compravendita degli immobili; si tratta di informazioni puntuali, ma con il difetto di essere dei valori dichiarati dagli interessati.

-Studi notarili: le caratteristiche delle informazioni sono analoghe a quelle dalla conservatoria dei registri immobiliari.

Domande da interrogazione

  1. Cos'è la classificazione di un catasto fabbricati?
  2. La classificazione di un catasto fabbricati consiste nell'assegnare una classe a un fabbricato, partendo dalla classe 1 (la più bassa) e salendo all'infinito, basandosi sui valori immobiliari anziché sulla redditività.

  3. Quali sono i criteri per determinare le unità di consistenza catastale?
  4. I criteri includono la valutazione dei vani utili per la categoria A, considerando le stanze principali e accessorie, con un sistema di conteggio frazionario per i locali accessori e un arrotondamento al mezzo vano.

  5. Come è cambiata la classificazione delle categorie catastali?
  6. La classificazione è passata da un sistema basato sulla redditività a uno basato sul valore immobiliare, con nuove categorie che vanno da A a R per i residenziali, e altre lettere per le diverse destinazioni d'uso.

  7. Quali sono le principali fonti di informazione sui valori immobiliari?
  8. Le principali fonti includono esperti del settore, la conservatoria dei registri immobiliari e gli studi notarili, che forniscono informazioni sui prezzi di compravendita, sebbene spesso non puntuali o dichiarati dagli interessati.

Domande e risposte