Fabrizio Del Dongo
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Concetti Chiave

  • Il XIV secolo fu segnato dalla cattività avignonese, con Roma in declino a causa dell'assenza prolungata dei pontefici e delle lotte tra famiglie nobili.
  • Lo Stato Pontificio era disorganizzato, composto da signorie legate alla Parte Guelfa e influenzato da Firenze e Angioini, con interventi papali occasionali per ristabilire l'ordine.
  • Il cardinale Egidio di Albornoz riuscì a imporre la sovranità papale su molte città, organizzando tributi e unificando la legislazione con le Costituzioni Egidiane.
  • Gregorio XI rientrò definitivamente a Roma grazie a Santa Caterina da Siena, ma il suo legato Roberto da Ginevra causò la Guerra degli Otto Santi con Firenze.
  • Lo Scisma d'Occidente divise la Chiesa e l'Europa, con due papi rivali riconosciuti da diverse nazioni, complicando ulteriormente la situazione politica.

Indice

  1. Decadenza di Roma nel XIV secolo
  2. Interventi papali e disordini
  3. Ritorno dei papi e conflitti
  4. Scisma d'Occidente e divisioni

Decadenza di Roma nel XIV secolo

Il XIV secolo è il periodo della cattività avignonese che, a causa dell’assenza prolungata dei pontefici, provoca un periodo di grande decadenza per Roma. Essa è lacerata dalle lotte interne fra le no bili famiglie della campagna romana: Orsini, Colonna, Savelli, Caetani, aspetto che favorisce senz’altro l’ascesa dei visconti di Milano.

D’altra parte Roma non dispone, come Firenze, Venezia o Milano, di un tessuto economico solido. Infatti, la città conserva il suo aspetto di parassitario che vive all’ombra della Curia papale, come meta di pellegrinaggi o di visitatori o di ambascerie varie.

Interventi papali e disordini

Inoltre lo Stato Pontificio non è uno stato vero e proprio, ma piuttosto un insieme disordinato di signorie legate alla Parte Guelfa e tramite essa all’orbita politica di Firenze o degli Angioini. Nello stato è frequente il disordine e la disorganizzazione a tal punto che, a diverse riprese, il papa, da Avignone manda ogni tanto un suo legato per rimettere in regola la situazione. Infatti, all’inizio del secolo, il papa Giovanni XXII invia come proprio legato il nipote Bertrando del Poggetto per riconquistare all’autorità papale la città di Roma resasi autonoma dopo il trasferimento della sede papale ad Avignone. Ma tutto fu inutile: addirittura le ossa di Dante Alighieri furono ricercate per essere bruciate.

Ritorno dei papi e conflitti

Fu ottenuto, invece, qualche risultato concreto con il cardinale Egidio di Albornoz: egli riuscì a far accettare la sovranità del Pontefice alla maggior parte delle città e delle signorie presenti nello Stato della Chiesa facendo pagare dei tributi alla Camera Apostolica e riordinando la legislazione vigente unificandola in una raccolta giuridica che da lui prende il nome di Costituzioni Egidiane. In sostanza, si può affermare che Egidio di Albornoz abbia preparato il ritorno dei Papi da Avignone. Papa Urbano V fece ritorno a Roma, ma il suo soggiorno a Roma fu di breve durata a causa dei disordini causati dalla guerra di successione fra gli Angioini e i Durazzeschi nel vicino regno di Napoli.

Scisma d'Occidente e divisioni

Fu Gregorio XI a rientrare definitivamente a Roma, grazie all’intervento di Santa Caterina da Siena e al declino della potenza francese, impegnata della guerra dei Cento Anni. Prima di tornare a Roma, il papa aveva inviato un nuovo legato nella persona di Roberto da Ginevra, un uomo d’armi più che un uomo di chiesa. Il suo comportamento molto aggressivo provocò un conflitto , chiamato Guerra degli Otto Santi, fra Firenze ed il Papato. Nel frattempo Gregorio XI moriva e Roma ricadeva nelle consuete turbolenze. Fu allora eletto papa, il cardinale italiano Urbano VI a cui i cardinali francesi, riunitisi in conclave opposero lo stesso Roberto da Ginevra con il nome di Clemente VII, dando così’ origine allo Scisma d’Occidente con nefaste conseguenze anche nella politica europea. Infatti, Urbano VI fu riconosciuto come legittimo dalla Germania, dall’ Inghilterra, dall’ Italia centro-settentrionale e dagli stati dell’ Oriente europeo, mentre la Francia, la Scozia, gi Angioini di Napoli e gli Aragonesi riconoscevano Clemente VII. La situazione non migliorò quando nel 1409 ci fu un tentativo da parte dei due contendenti di eleggere un terzo pontefice.

In sostanza, nel XIV secolo i Pontefici erano preoccupati dalle vicende dello Scisma per cui si trovano nell’impossibilità di gestire la situazione politica italiana

Domande da interrogazione

  1. Quali furono le conseguenze della cattività avignonese per Roma nel XIV secolo?
  2. La cattività avignonese portò a un periodo di grande decadenza per Roma, caratterizzato da lotte interne tra nobili famiglie e un'economia debole, dipendente dalla Curia papale.

  3. Chi fu Egidio di Albornoz e quale fu il suo contributo allo Stato della Chiesa?
  4. Egidio di Albornoz fu un cardinale che riuscì a far accettare la sovranità del Pontefice alla maggior parte delle città nello Stato della Chiesa, riordinando la legislazione con le Costituzioni Egidiane.

  5. Quali furono le cause del ritorno definitivo dei Papi a Roma?
  6. Il ritorno definitivo dei Papi a Roma fu facilitato dall'intervento di Santa Caterina da Siena e dal declino della potenza francese, impegnata nella guerra dei Cento Anni.

  7. Cosa provocò lo Scisma d’Occidente e quali furono le sue conseguenze?
  8. Lo Scisma d’Occidente fu provocato dall'elezione di due papi rivali, Urbano VI e Clemente VII, portando a divisioni politiche in Europa tra i sostenitori dei due pontefici.

  9. Quali furono le difficoltà incontrate dai Pontefici nel gestire la situazione politica italiana nel XIV secolo?
  10. I Pontefici furono preoccupati dalle vicende dello Scisma d’Occidente, che li rese incapaci di gestire efficacemente la situazione politica italiana.

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