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Concetti Chiave

  • L'Umanesimo, sviluppatosi tra il XIV e XV secolo, poneva l'uomo al centro, valorizzando lo studio dei classici greci e latini e promuovendo un approccio critico alla storia e ai testi.
  • Nuovi valori umanistici esaltavano la dignità dell'uomo come artefice del proprio destino, promuovendo la libertà individuale e una concezione laica della politica, come evidenziato dalle opere di Giovanni Pico della Mirandola e Niccolò Machiavelli.
  • L'invenzione della stampa nel 1455 rivoluzionò la diffusione della conoscenza, rendendo i libri più accessibili e favorendo una rapida circolazione delle idee e una standardizzazione del sapere.
  • Le città italiane, con le loro corti signorili e accademie, furono centri del rinnovamento culturale, dove artisti e intellettuali potevano dedicarsi agli studi grazie al mecenatismo dei principi.
  • L'arte acquisì grande importanza durante il Rinascimento, con artisti che creavano opere per i mecenati, mentre le università, pur cresciute in numero, persero autonomia a causa del controllo ecclesiastico.

Indice

  1. L'origine dell'Umanesimo
  2. Il contributo degli umanisti
  3. La rinascita culturale e artistica
  4. Filosofia e magia nell'Umanesimo
  5. L'ideale umanistico-rinascimentale
  6. Machiavelli e la politica realistica
  7. La stampa e la diffusione del sapere
  8. Corti e accademie come centri culturali
  9. L'arte e il mecenatismo di corte

L'origine dell'Umanesimo

L’Umanesimo (dalla fine XIV al XV secolo (in Italia 1400)) mette l’uomo al centro del mondo.

Protagonisti di questo periodo furono gli umanisti, artisti e intellettuali che studiarono i classici e i testi greci e latini, rimodernatati.

Termine Umanesimo deriva da “humanae litterae” che indica la lettura classica (latina e greca) che aveva per oggetto l'uomo e la formazione morale, in contrapposizione con le “divinae litterae” (sacre scritture) che interpretavano la storia e la realtà come una manifestazione di Dio.

Il contributo degli umanisti

Gli umanisti si ispirarono quindi alla classicità, sull’esempio di Francesco Petrarca e contribuirono a diffondere la lingua e la letteratura greca.

Il lavoro di analisi e confronto dei testi portò uno spirito critico e gli strumenti di ricerca furono la storia e la filologia (disciplina che ricostruisce nella loro forma originaria i documenti storici o i testi letterari allo scopo di interpretarli e con comprenderli in maniera corretta) un esempio è quello di Lorenzo Valla che dimostrò la falsità del celebre documento “Donazione di Costantino” con il quale l'imperatore avrebbe ceduto a Papa Silvestro una vasta parte dell'impero romano d'occidente.

La rinascita culturale e artistica

Dopo un lungo periodo di decadenza iniziato con la caduta dell'impero romano, ci fu una rinascenza, l’umanesimo gettò le basi per il Rinascimento, (1500) la rifioritura delle arti, delle lettere e della filosofia.

L'umanesimo rappresento l'avvio, il punto di partenza di questo processo, e il Rinascimento il momento di completa maturazione.

L’umanesimo e il rinascimento sono collegati tra di loro, nascono in Italia perché cerano delle condizioni oltre economiche, sociali e politiche.

Politiche per il passaggio da comuni e signorie, i signori pagavano scultori, artisti ecc. e questi con le loro opere davano lustro al signore, quindi facilitano le formazioni di questi.

Filosofia e magia nell'Umanesimo

Filosofia della natura: la natura non è basata su dei misteri da penetrare ma da leggi che il filosofo può comprendere perché è superiore agli altri esseri viventi. La magia: le leggi che governano la natura possono essere comprese solo da maghi, che possono volgerla al loro vantaggio.

Esaltavano la dignità dell'homo Faber cioè dell'uomo artefice (capace costruire un mondo nuovo grazie al lavoro). L'uomo è un microcosmo rispetto al macrocosmo, riassume in sé la realtà dell'universo in piccolo “lui è un piccolo cosmo”.

L'ideale umanistico-rinascimentale

Il principale ideale della cultura umanistico-rinascimentale è l’Oratio de hominis dignitate, scritta dal filosofo Giovanni Pico della Mirandola per celebrare la centralità dell'uomo e la sua libertà di orientare il proprio destino, (quando Dio ha creato il mondo ha dato ad ognuno un posto e uno scopo, ma con l'uomo aveva terminato i posti e le caratteristiche quindi gli dà la possibilità di essere libero e scegliere da solo).

Machiavelli e la politica realistica

Niccolò Machiavelli, introdusse un nuovo concetto di politica con il “il principe” dedicato a Cesare Borgia che incarna la figura del principe ideale (guerriero e combattente che conquista molte zone del centro Italia, muore nel 1507 dopo la morte del padre). Secondo la concezione realistica della politica di Machiavelli, il principe, per conquistare il potere, deve essere astuto come una volpe (forza) e spietato come un leone, oltre che capace di prevedere, quindi più intelligente. Sapendo che l'uomo non è per sua natura né buono né cattivo, ma può essere l'uno e l'altro, il principe deve fare i suoi calcoli prevedendone i comportamenti peggiori (anche non rispettando le leggi morali).

Laicizzazione dl sapere, concezione della politica come scienza del governare e del difendere lo stato, al di fuori delle regole religiose e morali.

La stampa e la diffusione del sapere

Invenzione della stampa, primo testo stampato nel 1455 fu la Bibbia in latino. la stampa permise riprodurre rapidamente a un costo relativamente basso molti libri. La velocità con cui si diffuse provocò cambiamenti radicali nel modo di pensare e di comunicare:

-aumento dei libri (prima a mano dagli amanuensi)

- rapida diffusione delle idee del pensiero

- facilitò le ricerche e la comunicazione tra intellettuali

- c’è un processo di standardizzazione del sapere

- incremento del settore della produzione della carta.

La cultura rimaneva comunque un privilegio riservato a una minoranza di dotti.

Corti e accademie come centri culturali

I centri del rinnovamento culturale furono le città dove sorsero le corti signorili e le accademie. Nelle corti signorili italiane i principi mecenati attiravano artisti letterati e filosofi, offrendo loro i mezzi e gli agi per dedicarsi ai loro studi. Quasi in ogni città sorsero accademie di dotti e cenacoli dove gli studiosi discutevano e si scambiavano conoscenze, la più famosa è l'Accademia platonica a Firenze

L'arte e il mecenatismo di corte

L'arte diventò protagonista, tra la fine dei 400 e l'inizio del 500, rivalutata e considerata di alto valore intellettuale. Gli artisti realizzavano le opere commissionati dai loro mecenati. Il mecenatismo di corte metteva a disposizione risorse per gli artisti.

Le università nacquero con Federico II, servivano a formare l’individuo e avevano varie facoltà; aumentarono in questo periodo ma persero l’autonomia perché finanziavano, seriava ancora il nulla osta della chiesa per insegnare.

Domande da interrogazione

  1. Qual è il ruolo centrale dell'uomo nell'Umanesimo?
  2. L'Umanesimo mette l'uomo al centro del mondo, esaltando la sua dignità e capacità di costruire un nuovo mondo grazie al lavoro, in contrasto con la visione teocentrica del Medioevo.

  3. Come si collegano l'Umanesimo e il Rinascimento?
  4. L'Umanesimo gettò le basi per il Rinascimento, rappresentando l'inizio di un processo che culminò nella rifioritura delle arti, delle lettere e della filosofia nel Rinascimento.

  5. Quali furono le innovazioni introdotte da Niccolò Machiavelli nella politica?
  6. Machiavelli introdusse una concezione realistica della politica, dove il principe deve essere astuto e spietato, capace di prevedere e agire al di fuori delle regole religiose e morali per mantenere il potere.

  7. Quali furono gli effetti dell'invenzione della stampa?
  8. L'invenzione della stampa permise la rapida diffusione delle idee, facilitò la comunicazione tra intellettuali, standardizzò il sapere e incrementò la produzione di libri e carta.

  9. Quali furono i centri del rinnovamento culturale durante l'Umanesimo e il Rinascimento?
  10. I centri del rinnovamento culturale furono le città italiane con le corti signorili e le accademie, dove principi mecenati sostenevano artisti e intellettuali, favorendo lo scambio di conoscenze.

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