Concetti Chiave
- La Seconda Guerra Mondiale terminò con la resa della Germania e del Giappone nel 1945, lasciando dietro di sé enormi perdite umane e la questione dei profughi in Europa.
- Gli Stati Uniti e l'Unione Sovietica emersero come superpotenze, con ideologie contrastanti: democrazia e libertà individuali contro il controllo statale e il partito unico.
- La Conferenza di Jalta del 1945 ridisegnò i confini europei e portò alla creazione delle Nazioni Unite per mantenere la pace internazionale.
- Il Piano Marshall fu un'iniziativa americana per ricostruire l'Europa occidentale e contrastare l'espansione comunista attraverso aiuti economici.
- Nel 1949, la creazione della bomba atomica sovietica portò a tensioni globali, culminando con la formazione della NATO e il Patto di Varsavia come contrapposizione militare.
Indice
- La fine della guerra
- Conseguenze del conflitto
- Differenze tra le guerre mondiali
- Ideologie contrastanti
- Conferenza di Jalta e divisioni
- Trattato di pace e conseguenze
- Divisione dell'Europa
- Piano Marshall e divisione della Germania
- La bomba atomica e la corsa agli armamenti
- Patto Atlantico e Patto di Varsavia
La fine della guerra
Il 7 maggio del 1945 la Germania firmò la resa e, nell’agosto dello stesso anno, la seguì il Giappone. Seguirono giorni di grande festa per tutte le città.
Conseguenze del conflitto
Il numero di morti registrati, tra il 1939 e il 1945, è di 71 milioni. Tra questi ci sono militari, civili e 6 milioni per l’Olocausto. Finito il conflitto rimase il problema dei profughi, da tutta Europa.
Differenze tra le guerre mondiali
La Seconda guerra mondiale si differenzia dalla Prima per la distruzione devastante di grandi città come Berlino, Tokyo etc.
La guerra fece crollare il livello di vita di quasi tutte le nazioni del mondo, infatti anche le industrie non producevano più a scopo commerciale ma per rifornire la guerra di alimenti e beni di ogni necessità.
Ideologie contrastanti
I veri trionfatori di questo secondo conflitto risultarono essere gli Stati Uniti e l’Unione Sovietica pur se con ideologie diverse.
L’ideologia americana si basava sui principi della libertà individuale e sulla democrazia; dando opportunità ai forti e annientando i deboli.
L’ideologia sovietica si fondava, invece, sull’idea di uguaglianza, sul controllo statale dell’economia e sul governo del partito unico.
Gli Stati Uniti uscirono dalla guerra come la potenza economica e militare più forte. Il dollaro, moneta americana, divenne il principale veicolo di tutti gli scambi internazionali. (con gli accordi Bretton Woods, firmati nel luglio del 1944 dalla Conferenza di 44 paesi alleati, furono messi in atto dei principi economici validi per tutti). In ambito militare, con le bombe atomiche scagliate sul Giappon, gli Stati Uniti si erano resi inattaccabili.
L’Unione Sovietica aveva, invece, subito l’invasione del suo territorio che aveva causato grossi danni materiali oltre che molte perdite di vite umane.
Conferenza di Jalta e divisioni
Nel Febbraio del 1945 si tenne la Conferenza di Jalta in Crimea (Russia) dove furono ridisegnati i confini europeo.
La Germania e l’Austria furono separate. Il Giappone fu condannato a pesanti risarcimenti di guerra e ridotto al solo territorio nazionale, perdendo le conquiste in Cina e le colonie nel Pacifico. La Società delle Nazioni fu sostituita dall’Organizzazione delle nazioni unite (Onu) che avrebbe dovuto avere maggiori strumenti per mantenere la pace entrando a farne parte Stati Uniti e Unione Sovietica.
Trattato di pace e conseguenze
Nel 1947 fu firmato il trattato di pace a Parigi che privò l’Italia di tutte le colonie e dell’Albania, l’Istria divenne iugoslava, perse la sovranità su Trieste che divenne “Territorio libero”, amministrato dal governo militare alleato. Lo stesso anno fuggirono dall’Istria 300 000 di italiani condannati a vagare per il nord Italia e per il Carso rifiutando di integrarsi con il governo slavo.
Divisione dell'Europa
Stalin non rispettò gli accordi di Jalta e, tra il 1946 e 1948, si impadronì del controllo dei paesi dell’Europa orientale sia aiutando i comunisti locali a formare governi favorevoli a Mosca sia usando la tecnica del colpo di Stato. In quest’occasione Winston Churchill coniò l’espressione “cortina di ferro”.
Nel 1948 l’Europa si ritrovò divisa in due blocchi:
A est i paesi socialisti controllati da Mosca;
A ovest i paesi capitalisti, legati agli Americani.
Il messaggio americano era di espandere la democrazia, lo sviluppo economico con ampia libertà individuale ai cittadini mentre il messaggio sovietico era di affidare gli Stati al controllo del partito unico, eliminò l’iniziativa privata insegnando valori quale disciplina e sacrificio.
Piano Marshall e divisione della Germania
Il Piano Marshall fu il cardine della politica americana con il quale tentò di bloccare l’espansione del comunismo. Questa politica fu ideata dal generale Marshall (da qui Piano Marshall) e consisteva in un gigantesco piano di aiuti economici che puntava a ricostruire sedici nazioni tra cui l’Italia e la Germania per legarle così all’America e restituire il benessere necessario all’Europa.
La Germania e la sua capitale furono divise in quattro zone controllate dai quattro eserciti alleati (Usa, Urss, Gran Bretagna e Francia) per tenere sotto controllo il nazismo. Nel 1949 le tre zone degli alleati furono unificate con lo scopo di ricostruire uno Stato tedesco antisovietico con capitale a Bonn. Berlino era situata nel cuore della Germania dell’Est, controllata dall’Urss.
Stalin bloccò tutte le strade che conducevano ad ovest, sperando di indurre, gli abitanti della parte occidentale, di migrare dalla parte sovietica; gli americani risposero a questa offensiva con l’organizzazione di un ponte aereo che riforniva Berlino (i russi di rimando non attaccarono gli aerei nemici). L’anno dopo i russi tolsero il blocco delle vie terrestri.
La divisione della Germania fu formalizzata nel 1949 e i territori sotto amministrazione occidentale divennero la Repubblica Federale Tedesca. Dalle elezioni fu formato un governo con a capo Konrad Adenauer, leader dell’Unione cristiano-democratica. Contemporaneamente, nella Germania dell’Est nasceva la Repubblica Democratica Tedesca presieduta da uno stalinista, Walter Ulbricht.
La bomba atomica e la corsa agli armamenti
Nel 1949 i russi realizzarono una bomba atomica che preoccupò molto gli americani. Questa fu fatta esplodere, sperimentalmente, nella Repubblica del Kazakistan (Asia Centrale). Si iniziò a pensare che Stalin fosse un esperto di spionaggio, avendo iniziato a ricercare “l’arma segreta” pochi anni prima di Hitler. Entrambi avevano teorie insufficienti mentre gli Stati Uniti ebbe la fortuna di avere dalla sua parte Enrico Fermi (fuggito dall’Italia per scappare dalle leggi razziali, salvando così la moglie ebrea) che, nel 1942, realizzò la prima reazione nucleare in un “reattore a fissione”.
Terminata la guerra mondiale, Stalin si impadronì dell’uranio accumulato da Hitler istituendo un laboratorio di ricerca. Anche in questo caso un fisico italiano, Bruno Pontecorvo (allievo di Fermi), aiutò lo Stato sovietico nell’impresa.
Patto Atlantico e Patto di Varsavia
Dopo l’atto della bomba atomica sovietica gli americani risposero vietando, a tutti i governi dei paesi alleati, di collaborare con la Russia. Inoltre unì le nazioni del Blocco occidentale in un’alleanza armata chiamata Patto Atlantico , che si concretizzò con la fondazione della Nato (Organizzazione del Trattato del Nord Atlantico). Era un organismo militare composto, inizialmente, da 15 paesi che si posero sotto la protezione nucleare americana, impegnandosi, in cambio, di combattere a fianco degli Stati Uniti in caso di conflitti.
Contro la Nato, nel 1955 l’Urss creò il Patto di Varsavia che assicurava ai paesi del blocco orientale la protezione nucleare sovietica in cambio del supporto armato.
Domande da interrogazione
- Quali furono le conseguenze immediate della fine della Seconda guerra mondiale?
- Come si differenziarono gli Stati Uniti e l'Unione Sovietica come superpotenze dopo la guerra?
- Cosa fu deciso alla Conferenza di Jalta del 1945?
- Qual era l'obiettivo del Piano Marshall?
- Come reagirono gli Stati Uniti alla realizzazione della bomba atomica sovietica nel 1949?
La fine della guerra portò a giorni di festa, ma anche a problemi come i profughi in Europa e la devastazione di grandi città.
Gli Stati Uniti emersero come potenza economica e militare, mentre l'Unione Sovietica subì danni materiali e perdite umane, ma si espanse in Europa dell'Est.
Alla Conferenza di Jalta furono ridisegnati i confini europei, separando Germania e Austria e condannando il Giappone a risarcimenti di guerra.
Il Piano Marshall mirava a bloccare l'espansione del comunismo ricostruendo economicamente sedici nazioni, tra cui Italia e Germania, legandole agli Stati Uniti.
Gli Stati Uniti vietarono la collaborazione con la Russia e formarono la NATO per proteggere i paesi occidentali sotto la protezione nucleare americana.