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Concetti Chiave

  • Enrico IV portò stabilità in Francia con la conversione al cattolicesimo e l'editto di Nantes, ma fu assassinato nel 1610.
  • Luigi XIII, supportato dal cardinale Richelieu, cercò di rafforzare la monarchia repressiva contro nobili e ugonotti.
  • Richelieu centralizzò l'amministrazione francese inviando intendenti nelle province e fondò l'Accademia di Francia.
  • Giulio Mazzarino succedette a Richelieu e gestì la reggenza durante le fronde parlamentari e nobiliari.
  • Mazzarino concluse la guerra dei trent'anni con la pace di Westfalia e ampliò il territorio francese con la pace dei Pirenei.

Indice

  1. Stabilità e dinastia Borbone
  2. Richelieu e la centralizzazione
  3. Mazzarino e le fronde

Stabilità e dinastia Borbone

La Francia aveva trovato stabilità dalle guerre di religione con Enrico IV (convertito al cattolicesimo) e l’editto di Nantes (libertà di culto agli ugonotti, calvinisti francesi), fu lui a dire “Parigi val bene una messa” e a fondare la dinastia Borbone, venne però assassinato da un cattolico nel 1610 per non farlo alleare con i protestanti tedeschi.

L’erede Luigi aveva solo nove anni, quindi la vedova Maria de Medici rimase reggente, lei non aveva sufficiente autorevolezza e i nobili ne approfittarono per rivendicare le loro origini feudali. Luigi XIII una volta maggiorenne cercò di rafforzare la monarchia interna e in Europa senza successo.

Richelieu e la centralizzazione

Nel 1624, nel Consiglio della Corona, venne chiamato quasi con funzioni di primo ministro il cardinale Armand, duca di Richelieu. Nonostante le diffidenze di Luigi XIII dati i contrasti con la madre del duca riconobbe le sue qualità chiamandolo a dirigere il Consiglio reale. Richelieu represse le ribellioni dei nobili e molti furono giustiziati, lo fece anche con gli ugonotti, che per difendersi si erano armati, assediando e conquistando la loro più potente fortezza a La Rochelle sull’Atlantico. Dopo averli sottomessi tutti gli fece concedere la grazia dal re (pace di Alais). Per evitare una ripresa dei feudi, Richelieu riorganizzò l’amministrazione dello stato inviando in ogni provincia degli intendenti borghesi e popolari con vari compiti e che dovevano rispondere a lui. Questo rese lo stato sempre più accentrato perché tutte le decisioni facevano capo alla corte reale. Per l’estero seguì una politica di potenza rafforzando esercito e colonie, oltre allo schieramento in favore dei protestanti durante la guerra dei trent’anni solo per svantaggiare Spagna e Austria. Armand, inoltre, fondò l’Accademia di Francia per riunire scrittori ed intellettuali in un’istituzione fedele allo stato. L’italiano Giulio Mazzarino, che dal 1635 era in Francia in veste di nunzio apostolico della Santa sede, era molto apprezzato da Richelieu e fu proprio lui a sostituire quest’ultimo una volta morto nel periodo della guerra dei trent’anni; nel 1643 morì anche Luigi XIII e il suo erede aveva ancora cinque anni così divenne reggente la regina Anna d’Austria ma di fatto era tutto in mano di Mazzarino.

Mazzarino e le fronde

A causa della guerra aumentano le tasse e riducono gli stipendi dei funzionari di nomina regia (nobiltà di toga) che componevano il tribunale/parlamento di Parigi. Contro Mazzarino nacque la “fronda parlamentare” che significa fionda, poi nel 1648 una sommossa popolare obbligò lui re e regina a fuggire dalla città, in ogni caso il futuro Luigi XIV avrà poi la meglio. Una volta tornato nel 1653 aveva raggiunto la maggiore età di 15 anni ma nel frattempo scoppiò una seconda rivolta, la “fronda dei nobili” con a capo il principe Condé che obbligò ad un'altra fuga; nel 1658 l’esercito nobiliare si alleò con la Spagna scontrandosi con i fedeli alla corona i quali vinsero con il comandante visconte Turenne. Mazzarino si rivelò un abile diplomatico estero, ebbe molta rilevanza nelle trattative per porre fine alla guerra dei trent’anni indebolendo le monarchie asburgiche con la pace di Westfalia; con la pace dei Pirenei concluse il conflitto con la Spagna e ingrandì il territorio della Francia ormai potenza europea.

Domande da interrogazione

  1. Quali furono le azioni principali di Enrico IV per stabilizzare la Francia dopo le guerre di religione?
  2. Enrico IV si convertì al cattolicesimo e promulgò l'editto di Nantes, garantendo libertà di culto agli ugonotti, e fondò la dinastia Borbone.

  3. Quali furono le misure adottate dal cardinale Richelieu per rafforzare la monarchia francese?
  4. Richelieu represse le ribellioni nobiliari, assediò La Rochelle, riorganizzò l'amministrazione con intendenti e seguì una politica estera di potenza.

  5. Come influenzò Giulio Mazzarino la politica francese durante la reggenza di Anna d’Austria?
  6. Mazzarino gestì il potere durante la reggenza, affrontò la fronda parlamentare e nobiliare, e fu cruciale nelle trattative di pace che rafforzarono la Francia.

  7. Quali furono le cause e le conseguenze della "fronda parlamentare"?
  8. La fronda parlamentare fu causata dall'aumento delle tasse e dalla riduzione degli stipendi dei funzionari, portando a una sommossa che costrinse la corte a fuggire.

  9. In che modo la pace di Westfalia e la pace dei Pirenei influenzarono la posizione della Francia in Europa?
  10. La pace di Westfalia indebolì le monarchie asburgiche, mentre la pace dei Pirenei concluse il conflitto con la Spagna, ampliando il territorio francese e consolidando la sua potenza europea.

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