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Concetti Chiave

  • Ivan III, marito di Sofia Paleologo, rivendicò Mosca come "terza Roma" dopo Roma e Costantinopoli, emulando l'eredità bizantina.
  • Architetti italiani furono invitati a costruire il Cremlino a Mosca, simbolo politico del potere imperiale di Ivan III.
  • Ivan III adottò il titolo di "Zar", ispirato al latino "Caesar", per legittimare la Russia come impero successore di Bisanzio.
  • L'aquila bicefala, ereditata da Bisanzio, divenne simbolo dell'unione tra Stato e Chiesa in Russia.
  • La Russia rimase culturalmente isolata dall'Europa occidentale, anche per l'uso dell'alfabeto cirillico, introdotto da Cirillo e Metodio.

Indice

  1. L'eredità bizantina in Russia
  2. Il Cremlino e il titolo di Zar
  3. L'isolamento culturale della Russia

L'eredità bizantina in Russia

L’eredità dell’Impero Bizantino, sconfitto dall’avanzata turca nel 1453, fu raccolta dalla Russia. In Russia il sovrano Ivan III della dinastia dei Rjurik, avendo sposato nel 1472 la principessa Sofia Paleologo, nipote dell’ultimo imperatore bizantino Costantino XI, rivendicò alla propria capitale,Mosca, il titolo di “terza Roma” dopo Roma e Costantinopoli.

Il Cremlino e il titolo di Zar

Ivan e Sofia tentarono di intrecciare rapporti con i Paesi dell’Europa occidentale e in particolare con Italia e Germania. A Mosca furono chiamati architetti italiani per la costruzione del Cremlino(“kreml” in russo vuol dire fortezza), un complesso di palazzi e chiese e sede dell’autorità politica e religiosa della Russia; questo complesso di edifici è circondato da mura con torri a vari piani. L’imponente costruzione del Cremlino aveva un significato politico in quanto Ivan III intendeva atteggiarsi a legittimo erede del titolo imperiale dell’ultimo monarca bizantino facendo della Russia un Impero; per questo motivo Ivan III assunse il titolo di “Zar”, derivato dal latino “Caesar” che ricordava i Cesari ovvero gli imperatori dell’Antica Roma.

Lo Zar è infatti l’imperatore di Russia. Il titolo di zar secondo altre fonti fu invece assunto per la prima volta dal nipote di Ivan III, Ivan IV Rjurik.

L'isolamento culturale della Russia

Da Bisanzio la Russia ha anche ereditato lo stemma: l’aquila con due teste che simboleggia l’unione tra Stato e Chiesa. La Russia restava comunque isolata rispetto al resto d’Europa soprattutto da un punto di vista culturale anche a causa dell’alfabeto cirillico adottato e ancora oggi utilizzato e differente da quello latino in uso nel resto d’Europa. L’alfabeto cirillico, alfabeto simile a quello greco adattato alle esigenze delle lingue slave, fu introdotto da due monaci bizantini del IX secolo in missione presso i popoli dell’Europa orientale: Cirillo e Metodio.

Domande da interrogazione

  1. Qual è l'eredità bizantina raccolta dalla Russia?
  2. La Russia ha raccolto l'eredità dell'Impero Bizantino dopo la sua sconfitta nel 1453, con Ivan III che rivendicò Mosca come "terza Roma" e adottò simboli e titoli imperiali.

  3. Qual è il significato politico del Cremlino e del titolo di Zar?
  4. Il Cremlino, costruito con l'aiuto di architetti italiani, simboleggiava l'intenzione di Ivan III di legittimarsi come erede dell'Impero Bizantino, assumendo il titolo di "Zar" per fare della Russia un Impero.

  5. Perché la Russia rimase culturalmente isolata rispetto al resto d'Europa?
  6. La Russia rimase culturalmente isolata a causa dell'adozione dell'alfabeto cirillico, diverso da quello latino usato in Europa, e per la sua eredità bizantina che includeva simboli come l'aquila a due teste.

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