Concetti Chiave
- Nel tardo '500 e inizio '600, l'Impero asburgico mostra tolleranza religiosa, con i prìncipi che gestiscono le differenze.
- Con l'ascesa di sovrani educati secondo i princìpi della Controriforma, la tolleranza religiosa si riduce.
- Rodolfo II sposta la capitale a Praga, attirando personalità come astronomi e artisti, alimentando il mito di Praga come città magica.
- Nonostante le sue stranezze, Rodolfo II concede più spazio a minoranze religiose, firmando nel 1612 una lettera di maestà per la libertà di culto.
- La liberalità religiosa di Rodolfo II è particolarmente apprezzata in regioni come la Boemia, con una significativa presenza calvinista.
Indice
Tolleranza religiosa nell'impero asburgico
Nella seconda metà del ‘500 e agli inizi del ‘600, le differenze religiose interne all'Impero asburgico vengono gestite con certi margini di tolleranza da parte dell’imperatore, che tenta di chiudere un occhio lasciando fare i prìncipi, a essere tollerante.
Influenza della Controriforma sui sovrani
La situazione comincia a cambiare quando salgono sul trono imperiale, in successione, dei sovrani che sono stati educati in maniera attinte ai princìpi della Controriforma cattolica.
Il sovrano Massimiliano II manda i suoi figli alla corte di Filippo II, a Madrid, dove essi crescono nell'ambiente e nella cultura tipica della Controriforma spagnola: quando essi salgono al trono austriaco poiché eletti imperatori portano nel loro modo di governare un’impostazione più severa e intollerante dal punto di vista religioso.Rodolfo II e la sua corte
Questo succede anche all'inizio dell’impero di Rodolfo II, un personaggio sui generis. Egli, che pare essere stato affetto da una malattia mentale, sposta la capitale e sede della sua corte da Vienna a Praga e fa accedere a corte dei personaggi talvolta ambigui (talvolta dei grandi astronomi, come Keplero, Tycho Brahe, che partecipano alla corte praghese di Rodolfo II; talvolta degli artisti, come Giuseppe Arcimboldo, che è famoso per i suoi ritratti raffigurati come composizione di frutta). È nell'epoca di Rodolfo II che nasce il mito di quella Praga misteriosa e magica che è ancora uno dei tratti che caratterizza la città.
Liberalità religiosa di Rodolfo II
Con l’avanzare degli anni aumentano stranezze di Rodolfo II: l’imperatore concede sempre più spazio alla presenza di minoranze religiose né luterane, né cattoliche all'interno dell’Impero, in particolar modo ai Calvinisti e agli Ussiti; addirittura, nel 1612 aveva firmato una lettera di maestà, concedendo la piena libertà di culto all'interno del territorio imperiale. Questa liberalità religiosa viene accolta con particolare favore in aree dell’Impero come la Boemia dove, pur rimanendo in minoranza, c’è una significativa presenza calvinista.
Domande da interrogazione
- Qual era l'approccio dell'Impero asburgico verso la tolleranza religiosa nel '500 e '600?
- Come ha influenzato la Controriforma i sovrani asburgici?
- Qual era l'atteggiamento di Rodolfo II verso le minoranze religiose?
L'Impero asburgico gestiva le differenze religiose con una certa tolleranza, permettendo ai prìncipi di avere un certo margine di libertà.
I sovrani educati secondo i princìpi della Controriforma cattolica, come i figli di Massimiliano II, hanno portato un'impostazione più severa e intollerante dal punto di vista religioso.
Rodolfo II mostrava una crescente liberalità religiosa, concedendo spazio a minoranze come Calvinisti e Ussiti, e firmando una lettera di maestà per la libertà di culto.