Concetti Chiave
- L'Ancien Régime in Francia era caratterizzato da una società divisa in tre Stati, un'economia agricola feudale e un'autocrazia sotto il regno di Luigi XIV.
- La crisi finanziaria in Francia fu un fattore chiave che portò alla Rivoluzione, con diversi tentativi falliti di riforma da parte dei ministri Turgot e Necker.
- Il Terzo Stato proclamò l'Assemblea Nazionale Costituente, e il malcontento popolare portò alla presa della Bastiglia il 14 luglio 1789.
- L'Assemblea Nazionale abolì i privilegi feudali e adottò la Dichiarazione dei Diritti dell'Uomo e del Cittadino, segnando una rivoluzione giuridica.
- La Rivoluzione culminò con la caduta della monarchia, l'instaurazione della Repubblica e il periodo del Terrore sotto i Giacobini, concluso con la reazione termidoriana.
Indice
L'ancien regime e la crisi finanziaria
Prima della rivoluzione vi era l'Ancien Regime caratterizzato da un economia agricola feudale (proprietà agricole arretrate la maggior parte in mano al Terzo Stato), società divisa in tre Stati (1° stato: alta nobiltà/plebe nobiliare – 2° stato: alto clero/basso clero – 3° stato: il resto 97 %) e dall'assolutismo regio (era al potere Luigi XIV e sopravvivevano alcune incongruenze amministrative come la diversa divisione politica e militare).
Il problema più grosso della Francia era tuttavia la crisi finanziaria (uscite > entrate).Riforme e tensioni sociali
Con Luigi XV i Parlamenti assumono sempre più potere e quello di Parigi emerge in modo particolare. Muore il re e a lui succede Luigi XVI che sposa Maria Antonietta, antipatica ai francesi.
Il problema finanziario viene affrontato dal ministro Turgot che propone riforme al fine di abolire le corvees, sopprimere i privilegi, tassa unica. A causa di queste proposte l'aristocrazia convince la regina a licenziarlo.
Al suo posto arriva Necker, banchiere molto ricco, che prende provvedimenti volti ad una maggiore equità fiscale. Nel 1781 fa pubblicare il rendiconto dello Stato e i cittadini capiscono che molte uscite sono destinate alla nobiltà di corte. Nascono così dei forti malumori e così la regina lo fa licenziare. Colonna è il suo sostituto che comincia a fare dei falsi in bilancio. Nel 1788 Necker viene richiamato in quanto la situazione è diventata insostenibile. Nello stesso anno il re è costretto a convocare l'Assemblea Generale per affrontare il problema.
Assemblea nazionale e disordini
Si cominciano a fare delle elezioni per scegliere i rappresentanti dei tre Stati e alla varie assemblee vengono affidati i Cahiers de doleance per registrare i motivi di malcontento.
1° Mag – Funzione religiosa per l'apertura degli Stati Generali / 4 Mag – I tre Stati si riuniscono nella reggia di Versailles ma le cose incominciano già male a causa di alcune questioni di formalità (terzo stato per porta laterale). Necker incomincia il discorso apportando una lista di cifre di cui nessuno ci capisce niente / Per tutto Maggio si discute in che modo si sarebbero dovute tenere le votazione (per Stato o per teste) / 20 Giu – Il re vuole ostacolare il terzo Stato chiudendo la loro aula, con la scusa della ristrutturazione, e così questi decidono di continuarla in una palestra. Il terzo Stato proclama l'Assemblea Nazionale Costituente (non si chiuderà finche non ci sarà una costituzione)
Intanto le piazze si agitano a causa dell'aumento del costo del pane. L'11 Luglio Necker viene licenziato provoncando le reazioni delle piazze. Il giorno seguente alcuni cominciano a saccheggiare delle armi ma mancavano la polvere da sparo e le cartucce e le cercano così nella Bastiglia. Il 14 Luglio la tensione porta alla morte di alcuni cittadini di fronte alla Bastiglia e le reazioni sono inevitabili infatti il 15 Luglio la folla smantella la fortezza. Le armi vengono così distribuite e LaFaiette organizza militarmente i civili. Tra luglio e agosto inizia un periodo di disordini che portano all'assalto dei castelli e all'incendio dei documenti.
Rivoluzione giuridica e club dei giacobini
Il 4 Agosto l'Assemblea è così costretta a fornire una risposta al popolo per placare questo caos abolendo: i privilegi feudali, i diritti di censo, le bannalità, i pedaggi, i diritti di colombaia e coniglieria, capitanerie. I cittadini diventano così tutti uguali. Non vi sono più differenze ( a parte donne e contadini).
Ne segue una rivoluzione giuridica. I bretoni formano un Club, nel senso che si aggregano intorno ad un leader. Essi diventano pian piano dei radicalisti estremi e assumono il nome di Club dei Giacobini, il cui capo è Robespierre.
Il 26 Agosto l'Assemblea Nazionale realizza la dichiarazione dei diritti dell'uomo e del cittadino. Viene quindi richiesta una nuova costituzione tuttavia rimane il dubbio se se ne volesse una su modello inglese (monarchia temperata con due camere) o americano (una sola camera e con il re che ha il potere sospensivo).
Costituzione civile del clero e dubbi sul re
In Novembre il problema rimane ancora il deficit pubblico e vi sono due soluzioni: o si dichiara bancarotta o si aumentano le tasse. Alla fine si pensa ad una terza opzione ossia che il debito, essendo di 5 miliardi, poteva essere coperto, in parte, dalla vendita dei beni ecclesiastici e per l'altra parte emettendo carta moneta. Il re tuttavia non accetta immediatamente ma lo firma solamente a patto che lo avrebbe dovuto controfirmare il Papa, che da risposta negativa. L'Assemblea non è tuttavia daccordo ed emana la Costituzione Civile del Clero. L'assemblea confisca così i beni religiosi e il clero che va contro la costituzione prende il nome di refrattario, opposto al clero giurato, i quali vengono perseguitati. Con la morte di Mirabeau, intermediario tra Re e Terzo Stato, nel 1791 e la successiva scoperta di lettere compromettenti, l'Assemblea comincia a dubitare del re stesso. Il re tenta così la fuga ma viene riconosciuto e riportato a Parigi. Il 3 Settembre 1791 presenta il testo della Costituzione e il 14 viene firmata dal re.
E' così necessaria la formazione di una nuova assemblea votata su base censitaria. I deputati vengono invece eletti su base territoriale e si ha la formazione della destra (conservatori) e la sinistra (progressisti).
Guerra e caduta della monarchia
Nell'Agosto del 1791 Leopoldo II e Federico Guglielmo II firmano il documento di Pinniz per accorrere in aiuto a Luigi XVI in caso di richiesta. Il 10 Aprile 1792 la Francia dichiara guerra all'Austria ma finisce per ottenere solamente delle pesantissime sconfitte e per la stoltezza del generale austriaco Parigi non viene conquistata. Intanto il Ministro degli Interni accusa il re di tradimento in quanto non condanna i preti refrattari e successivamente, con il precipitare della situazione popolare, vengono liberati e poi massacrati molti refrattari.
Nel frattempo il comandante dell'esercito austro-prussiano Brounsvick giunge a pochi Km da Parigi ma grazie ai potenti cannoni francesi riescono a decidere la sua ritirata. Cercano così di riacquistare le posizioni perdute. Il 22 Settembre 1792 si riunisce la Convenzione Nazionale la quale abolisce la monarchia proclamando la Repubblica e il re, scoperta una sua corrispondenza segreta, viene condannato a morte.
Periodo del terrore e fine di Robespierre
La Francia provoca poi l'Inghilterra la quale rompe le relazioni diplomatiche con questa e le dichiara guerra. I francesi subiscono tuttavia fin da subito pesanti sconfitte e la situazione interna va sempre più complicandosi. Il 29 Maggio del 1793 i Girondini vengono accusati di tradimento e condannati a morte grazie a Gouton, amico di Robespierre. I Giacobini hanno così il potere assoluto con Robespierre come loro guida. Nei mesi seguenti i Giacobini scristianizzano la Francia e per motivi religiosi alcune regioni cattoliche insorgono a Parigi. Jean Paul Marat viene intanto assassinato da una girondina e la controreazione giacobina è l'inizio del periodo del terrore. Alla fine dell'anno i giacobini riescono a sistemare la situazione interna francese e a riconquistare alcuni territori persi. Danton nel frattempo riesce a far mandare a morte Hebert e alcuni suoi uomini e Robespierre attacca manipolando l'opinione pubblica e facendo condannare Danton e continuando il suo periodo di terrore.
Termidoro e ascesa di Napoleone
Robespierre viene arrestato nel Luglio del 1794 e, dopo aver tentato la fuga, viene condannato a morte. Il giorno dopo cominciano i colpi di stato del termidoro che pone fine al periodo di terrore. I termidoriani, borghesia più ricca, non hanno un programma politico preciso ma utilizzano comunque i metodi del terrore ossia esecuzioni sommarie. Egli si oppongono al ritorno della monarchia e stendono una nuova costituzione in cui viene abolito il suffragio universale (ora base censitaria e sono esclusi refrattari, emigrati e giacobini) e il governo viene posto in mano a cinque uomini. Uno di questi cinque direttori affida a Napoleone il compito di stroncare la rivoluzione con 6000 soldati, riuscendoci.
Domande da interrogazione
- Quali erano le principali caratteristiche dell'Ancien Regime prima della Rivoluzione Francese?
- Quali furono le cause principali che portarono alla convocazione degli Stati Generali nel 1789?
- Come reagì il Terzo Stato quando il re cercò di ostacolarlo durante gli Stati Generali?
- Quali furono le conseguenze immediate della presa della Bastiglia il 14 luglio 1789?
- Cosa accadde durante la reazione termidoriana e quale fu il suo impatto sulla Rivoluzione Francese?
L'Ancien Regime era caratterizzato da un'economia agricola feudale, una società divisa in tre Stati e l'assolutismo regio. La crisi finanziaria era il problema più grande della Francia.
La crisi finanziaria insostenibile e il malcontento popolare portarono Luigi XVI a convocare gli Stati Generali per affrontare i problemi economici e sociali.
Il Terzo Stato proclamò l'Assemblea Nazionale Costituente e decise di non sciogliersi finché non fosse stata creata una costituzione, continuando le riunioni in una palestra.
La presa della Bastiglia portò alla distribuzione delle armi ai civili e all'organizzazione militare da parte di LaFayette, innescando un periodo di disordini e assalti ai castelli.
Durante la reazione termidoriana, Robespierre fu arrestato e giustiziato, ponendo fine al periodo del terrore. I termidoriani, pur opponendosi al ritorno della monarchia, abolirono il suffragio universale e instaurarono un governo diretto da cinque uomini.