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Concetti Chiave

  • Napoleone Bonaparte diventa una figura chiave durante le spedizioni militari francesi, guadagnando popolarità nonostante la sconfitta navale di Abukir.
  • Nel 1799, un colpo di Stato porta Napoleone e altri due consoli al potere, segnando la fine della Rivoluzione Francese e l'inizio di un regime autoritario.
  • Nonostante l'apparente democrazia iniziale con suffragio universale maschile, la struttura politica è complessa e centralizzata, con Napoleone che controlla fortemente lo Stato.
  • Napoleone si fa proclamare console a vita nel 1802 e imperatore nel 1804, consolidando il potere personale e abolendo il feudalesimo, eliminando privilegi nobiliari e tutelando la proprietà privata.
  • Il rapporto di Napoleone con la Chiesa è ambivalente; stabilisce un concordato nel 1801, riconoscendo il cattolicesimo ma mantenendo il controllo sul clero e i beni ecclesiastici.

Indice

  1. La fine della rivoluzione francese
  2. Napoleone e la politica estera
  3. Il colpo di Stato del 1799
  4. La nuova costituzione e il suffragio
  5. Il regime autoritario di Napoleone
  6. L'ascesa di Napoleone al potere
  7. Napoleone e la Chiesa

La fine della rivoluzione francese

Il periodo della rivoluzione francese si conclude nel 1799, dopo il periodo del terrore, in cui non prevale nessuna reazione politica. Quanto alla politica interna, in questo periodo c'è in Francia ancora una situazione di caos che il Direttorio non riesce a gestire.

Napoleone e la politica estera

Quanto alla politica estera, la Francia è molto forte, infatti pur essendosi formata una seconda coalizione antifrancese, essa non riesce a sconfiggere la Francia che continua a vincere.

Diventano popolari i generali alla guida di queste spedizioni, tra cui Napoleone Bonaparte, che diventa sempre più importante.

Per questo motivo i Francesi lo mandano in Egitto, da cui torna nel 1799 vittorioso. Egli avrebbe dovuto combattere la navigazione britannica verso l'india e conquistare l'Egitto. In parte riesce nell'impresa siccome conquista l'Egitto e si impadronisce del Paese. Tuttavia non riesce a sconfiggere gli Inglesi guidati da Orazio Nelson, che sconfigge i Francesi nella battaglia navale di Abukir. Tuttavia Napoleone riscuote molto successo quando torna in Francia.

Il colpo di Stato del 1799

Il 9 novembre 1799 c'è un colpo di Stato, quindi salgono al potere tre consoli tra cui Napoleone Bonaparte. È ovvio che la rivoluzione sia finita, in quanto l'ascesa al governo dei tre consoli ne sancisce la fine.

La nuova costituzione e il suffragio

Nonostante questo i segni della rivoluzione si possono ancora vedere perché viene ridistribuita la proprietà terriera, si espande la piccola borghesia e vengono venduti i beni nazionali, e cioè si continua a fare ciò che veniva fatto durante la rivoluzione. All'inizio il governo non sembra dittatoriale, infatti si forma una nuova Costituzione dell'anno VIII varata attraverso un plebiscito, pertanto sembra democratica perché introduce il suffragio universale maschile come nella costituzione entrata in vigore nel 1793.

Il regime autoritario di Napoleone

Tuttavia manca la dichiarazione dei diritti dell'uomo e del cittadino, e ci sono delle modalità di governare particolari: formalmente la Francia è divisa in tante circoscrizioni al cui interno i cittadini eleggono i rappresentanti, i quali a loro volta eleggono una lista più ristretta, che forma la lista nazionale. Da questa lista un vengono scelti i nominativi di coloro che formano il tribunato e il corpo legislativo: il primo discute le leggi e il secondo le fa approvare o respingere. Il percorso attraverso il quale avvengono queste elezioni è molto tortuoso e una parte delle decisioni è comunque presa dallo Stato.

Anche qui chi ha un'ingerenza forte sono i consoli, e quindi Napoleone. Pertanto lo Stato, che sembra democratico, si sta avviando a diventare uno Stato autoritario, in quanto Napoleone crea un regime dittatoriale imbavagliando la stampa e soffocando il fermento civile tipico degli anni della rivoluzione; inoltre impone un regime di polizia.

L'ascesa di Napoleone al potere

Le vicende di Napoleone sono molto veloci:

nel 1802 si fa proclamare console a vita, nel

1804 si fa proclamare imperatore nella cattedrale di Notre Dame. Lui stesso si incorona alla presenza del Papa, quindi non vuole sottostare al potere del clero.

Il nuovo Papa è Pio VII e le due cariche di Napoleone sono volute dal popolo, e le ottiene formalmente con un plebiscito.

Quando sale al potere la Francia non è più una repubblica, e per certi aspetti sembra come se si fosse tornati all'Antico regime: Napoleone abolisce il feudalesimo, rende uguali gli uomini, elimina i privilegi dei nobili e tutela la proprietà privata. Elimina le corporazioni, un retaggio dell'Antico regime.

Napoleone e la Chiesa

Ha un rapporto ambivalente con la Chiesa: non di aperta ostilità ma allo stesso tempo non vuole sottomettersi al potere del clero. Da un lato si autoproclama imperatore, anche se si fa accompagnare dal Papa, dall'altro vuole abbandonare la tradizione anticlericale della rivoluzione. Napoleone sale sulle scale della cattedrale al fianco del papa. Tuttavia nel 1801 fa un concordato con la Chiesa e stabilisce che il cattolicesimo sia riconosciuto come religione della maggioranza della popolazione, ma si attribuisce dei poteri di controllo sul clero, quindi i vescovi vengono eletti da lui. Dichiara irrevocabile la avocazione dei beni ecclesiastici: rende questi beni nazionali. Inoltre dal 1802 istituisce nuovamente il calendario gregoriano al posto di quello repubblicano, applicato durante gli anni della rivoluzione francese, e fa sì che la domenica sia giorno di festa come vuole il cristianesimo.

Domande da interrogazione

  1. Quali furono le conseguenze del ritorno di Napoleone dall'Egitto nel 1799?
  2. Al suo ritorno, Napoleone divenne molto popolare e fu coinvolto nel colpo di Stato del 9 novembre 1799, che portò al potere tre consoli, tra cui lui stesso, segnando la fine della rivoluzione francese.

  3. Come si presentava il governo francese dopo l'ascesa di Napoleone al potere?
  4. Inizialmente, il governo sembrava democratico con una nuova Costituzione e suffragio universale maschile, ma in realtà si stava avviando verso un regime autoritario sotto il controllo di Napoleone.

  5. In che modo Napoleone gestì il suo rapporto con la Chiesa?
  6. Napoleone mantenne un rapporto ambivalente con la Chiesa, firmando un concordato nel 1801 che riconosceva il cattolicesimo come religione della maggioranza, ma mantenendo il controllo sul clero e dichiarando irrevocabile l'avocazione dei beni ecclesiastici.

  7. Quali cambiamenti sociali e politici furono introdotti da Napoleone?
  8. Napoleone abolì il feudalesimo, eliminò i privilegi nobiliari, tutelò la proprietà privata, e reintrodusse il calendario gregoriano, segnando un ritorno a certi aspetti dell'Antico regime pur mantenendo alcune conquiste rivoluzionarie.

  9. Come Napoleone consolidò il suo potere tra il 1802 e il 1804?
  10. Napoleone si fece proclamare console a vita nel 1802 e imperatore nel 1804, incoronandosi personalmente alla presenza del Papa, consolidando così il suo potere attraverso plebisciti formali.

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