Concetti Chiave
- La Rivoluzione Francese fu scatenata dalla crisi economica e dall'assenza di riforme, aggravata dall'elevato debito pubblico e dall'assolutismo di Luigi XIV.
- Il Terzo Stato, rappresentando il 98% della popolazione, si oppose alla nobiltà e al clero, chiedendo il voto per testa e l'eliminazione dei privilegi nobiliari.
- L'assalto alla Bastiglia il 14 luglio 1789 simboleggiò l'inizio della decadenza del potere monarchico e l'ascesa delle classi popolari.
- La Dichiarazione dei Diritti dell'Uomo del 26 agosto 1789 proclamò la sovranità popolare e l'abolizione dei privilegi nobiliari e clericali.
- La Costituzione del 1791 ridimensionò il potere del re, mentre la Costituzione civile del clero aumentò l'autonomia della chiesa francese dalla chiesa romana.
Indice
Cause della rivoluzione francese
-La rivoluzione francese è svolta dalla maggior parte della popolazione e si svolge in Francia per due motivi: sia per la crisi economica che colpì il paese sia per la mancanza di riforme. La crisi fu causata da un elevato debito pubblico scaturita da una crisi finanziaria dovuto al mantenimento delle colonie americane in funzione antinglese. Invece la mancanza di riforme,cioè senza parti politiche, fu causata dall’ assolutismo di Luigi XIV.
Il processo a Luigi XVI
Con il re Luigi 16 (a cui Robespierre dedicò il suo “Discorso per la condanna di Luigi Capeto “(3 dicembre 1792): dove la nuova assemblea costituente che aveva dichiarato decaduta la monarchia, si trovò davanti al problema politico di decidere la sorte del re. Contro la posizione dei Girondini, disposti all'indulgenza per non alienarsi completamente la vecchia classe dirigente, Robespierre fece valere i" diritti della rivoluzione ". Quindi dall’ 11 dicembre 1792 i deputati continuano a discutere sulla sorte del cittadino Luigi Capeto, ex Re Luigi XVI, sotto accusa per tradimento verso la Nazione e per cospirazione contro le libertà pubbliche. È finalmente giunta l'ora delle supreme decisioni che porterà alla decapitazione del sovrano) vengono arruolati dei famosi ministri per attuare un resoconto delle spese della corona e si vede che la maggior parte del debito pubblico era causata dal mantenimento dei nobili presso la corte di Versailles, quindi dovuto al mantenimento della classe nobiliare.
Convocazione degli stati generali
Il primo ministro scelto per attuare il resoconto(Necler) propone di ridurre le spese da parte dei nobili e per questo motivo venne licenziato, salì un nuovo ministro (Calon) che propose una tassa unica senza il controllo sulle terre da parte dei nobili e quest’ ultimi in reazione convocarono gli stati generali(assemblea che veniva costituita dalla metà del 1600) a causa del clima e della riduzione dei pregi nobiliari. Importantissimo ricordare che furono i nobili a cominciare la rivoluzione contro l’ assolutismo per la difesa dei loro diritti. All’ interno dell’ assemblea vi erano 3 posizioni differenti: i nobili,il clero,il 3 stato(i rappresentanti del popolo che costituivano il 98% della popolazione). Il 1 maggio del 1789 vengono convocati all’ assemblea: il 3 stato usa per rivoluzionare le proprie posizione dei volantini che fecero girare, contenenti proteste al re, e in questo modo molti si schierarono dalle parti del 3 stato che riusciva finalmente a contare qualcosa. Le richieste del 3 stato al sovrano erano :
-il voto per testa quindi il numero dei membri del 3 stato sia almeno pari a quello della nobiltà e del clero messi insieme siccome rappresentano il 98% della popolazione;
-l’ eliminazione dei diritti signorili nobiliari.
La presa della Bastiglia
Il re reagisce e decide di chiudere l’ aula dell’ assemblea/degli stati generali per bloccare i lavori dell’ assemblea/di protesta. I rappresentanti del 3 stato con gli altri rappresentanti simpatizzanti decidono di occupare la sala della pallacorda e si proclamano assemblea nazionale costituente, che non si sarebbe sciolta finchè la Francia non avesse avuto una costituzione.
Dichiarazione dei diritti dell'uomo
La rivoluzione iniziata dalla nobiltà viene poi portata avanti dai membri del 3 stato che si impongono. Il sovrano accetta di riconoscere l’ assemblea nazionale per discutere sulla situazione usando un comportamento ambivalente appoggiando una volta il clero e una altra volta il 3 stato per gestire i nobili, inoltre entrano in gioco l’ esercito e una componente fondamentale: le classi popolari ,ovvero le componenti borghesi, di Parigi che assaltarono la Bastiglia il 14 luglio 1789 conquistando cosi il cuore stesso,la municipalità di Parigi. La Bastiglia era il simbolo dell’ assolutismo in cui venivano rinchiusi i nemici politici e la sua presa risulta il simbolo di risvolti pratici. L’ uso simbolico nella rivoluzione francese è fondamentale e dopo l’ assalto del 14 luglio si assiste alla decadenza del potere monarchico. I sanculotti assaltano la Bastiglia ,che ha un valore puramente simbolico, essi sono un movimento tipicamente parigino, è uno degli attori della classe popolare, formato da artigiani,mercanti non sono una classe borghese come noi la intendiamo perché in realtà sono solo una piccolissima parte della borghesia (differenza tra popolo grasso e popolo minuto). I sanculotti si uniscono a quelli che sono i movimenti dell’ assemblea nazionale. Questo comitato cittadino quindi si sostituisce al potere e alla guardia nazionale (riferimento alla costituzione del 91, giuramento civico) formando l’ esercito dei cittadini popolari e al suo comando a difendere la rivoluzione vi è Laffaiet (aristocratico che simpatizzava con le frange borghesi) che aveva combattuto a fianco dei coloni nella guerra d’ indipendenza. La rivoluzione da Parigi si propaga alle campagne con modalità diverse: importante la rivolta dei contadini contro i signori feudali. Quindi i protagonisti della rivoluzione sono i contadini e i sanculotti, 2 classi sociali diverse con differenti obbiettivi. L’ assemblea nazionale a Versailles che divenne assemblea costituente raggiunge i primi risultati con l’ abolizione dei diritti fiscali dei nobili sulle terre quindi l’ abolizione dei privilegi della nobiltà e del clero su di esse. Il 26 agosto abbiamo l’ importante dichiarazione dei diritti dell’ uomo anche come cittadino, emerge che la sovranità deve derivare dal popolo/dalla nazione (i principali diritti sono :libertà,proprietà privata,espressione,religione,meritocrazia-uguaglianza di fronte alla legge non è l’ ordine a decidere che cosa sei ma sarà il tuo merito il concetto fondamentale).
Nascita dei club politici
Il re non firma la dichiarazione dei diritti ,non la riconosce, e la considera come blasfema e anche il papa lo sosterrà(la chiesa del 700 non riconosce i diritti mentre quella del 900 si); la guardia nazionale obbliga il re a tornare a Parigi abbandonando la corte di Versailles per essere controllato. Il re mantiene sempre il suo comportamento ambivalente sostenendo la nobiltà e il clero o il 3 stato. Emergono dei gruppi sociali, delle grandi coalizioni all’ interno dell’ assemblea che si andarono a trasformare in gruppi parlamentari:
1) moderati costituzionali ad esempio il gruppo di Laffaiet (modello inglese)
2) giacobini- gruppo che vuole una società esclusiva,si nominano “la società degli amici della costituzione” che si riunisce in un vecchio monastero e hanno un idea esclusiva del potere,cioè di una componente dell’alta borghesia;
3) club dei cordiglieri che si legano ai sanculotti appoggiandosi alle masse popolari che rappresentano in assemblea nazionale.
Costituzione civile del clero
In questo periodo nascono numerosi club cioè congregazioni che si occupano della costruzione dell’ opinione pubblica perché assumono le istanze dei diversi gruppi sociali e li rappresentano in assemblea. Essi risultano fondamentali per la costruzione dell’ universo politico facendosi portavoce di alcune classi. Nel 1791 si arriva alla costituzione in cui il re aveva un grosso ruolo ma è subordinato alla legge. La Costituzione civile del clero rimette nelle mani dello stato le terre degli ecclesiastici che divengono appartenenti statali perché sono nominati dalla comunità e non dal papa. La chiesa francese diventa molto più autonoma rispetto alla chiesa romana. I preti si spartiscono in 2 tipi:
- i preti costituzionali favorevoli alla conquista delle terre ecclesiastiche da parte dello stato e sostenevano una chiesa più indipendente
- i preti refrattori non favorevoli a cedere le loro terre allo stato
Fuga del re e tensioni
Si crea una grande rottura tra le masse contadine legate alla religione e all’ operazione di laicizzazione della Francia. Il papa rivolge una critica verso la piega sociale francese e intanto il re tenta di fuggire in Austria (siccome sua moglie era un Asburgo) per tentare di realizzare una controriforma ma viene fermato durante la sua fuga (infatti la costituzione del 1791 afferma che se il re lascia la Francia viene dato come abdicante e nessuno deve complottare contro la nazione tanto meno il sovrano). Fuga che esaspera la situazione della componente di laffaiet e siccome i sanculotti si ribellano, la guardia nazionale li reprime perchè non perseguivano più gli stessi obbiettivi arrivando cosi al fatto drammatico dell’ eccidio del campo di Marte (il 1791 porta irrigidimento nelle fazioni).
Divisione tra destra e sinistra
I gruppi avevano valenza legislativa che si attualizza in quella che è la spartizione tra sinistra e destra che nascono dalle posizioni dei 2 candidati rispetto al ministro:
1) a destra abbiamo i foglianti: la componente di Laffaiet formata da ex nobili di larghe vedute e più conservatori.
2) a sinistra i giacobini e girondini : quelli più rivoluzionari che costituiscono gli schieramenti iniziali. Il re appoggia la componente giacobina per obbligare quella di Laffaiet a ridimensionare/attenuare le sue aspettative/posizioni per fare intendere che se appoggia i rivoluzionari quelli a rimetterci sono gli ex nobili, attua una sorta di gioco psicologico.
I girondini credono che per sostenere la rivoluzione era necessario esportarla anche in altri paesi dove dovevano rivoltarsi per difendere i diritti del popolo. Si arriva alla costituzione del 1793 dove bisogna opporre resistenza all’ imposizione e si arriva a dichiarare guerra all’ Austria.
Domande da interrogazione
- Quali furono le cause principali della Rivoluzione Francese?
- Qual era il ruolo del Terzo Stato nell'assemblea del 1789?
- Qual è stato l'impatto simbolico dell'assalto alla Bastiglia?
- Come si sono evoluti i gruppi sociali e politici durante la Rivoluzione?
- Quali furono le conseguenze della Costituzione del 1791 per la monarchia e la chiesa?
La Rivoluzione Francese fu causata principalmente dalla crisi economica dovuta all'elevato debito pubblico e dalla mancanza di riforme politiche, entrambe aggravate dall'assolutismo di Luigi XIV.
Il Terzo Stato, rappresentando il 98% della popolazione, chiedeva il voto per testa e l'eliminazione dei diritti signorili nobiliari, e si proclamò assemblea nazionale costituente per ottenere una costituzione.
L'assalto alla Bastiglia il 14 luglio 1789 simboleggiò la caduta dell'assolutismo e l'inizio della decadenza del potere monarchico, rappresentando un punto di svolta nella Rivoluzione Francese.
Durante la Rivoluzione, emersero gruppi come i moderati costituzionali, i giacobini e i cordiglieri, che rappresentavano diverse istanze sociali e politiche, contribuendo alla costruzione dell'opinione pubblica e del panorama politico.
La Costituzione del 1791 subordinò il re alla legge e rese la chiesa francese più autonoma, con la nazionalizzazione delle terre ecclesiastiche, creando tensioni tra i preti costituzionali e refrattori.