Concetti Chiave
- Le 13 colonie americane si ribellarono per motivi politici ed economici, tra cui l'assenza di rappresentanza parlamentare e le restrizioni commerciali imposte dall'Inghilterra.
- Il Tea Act del 1773, che concedeva il monopolio del tè alla Compagnia delle Indie, fu la scintilla che portò al Boston Tea Party e all'inizio della rivoluzione.
- La Dichiarazione di Indipendenza del 4 luglio 1776, redatta da Thomas Jefferson, si basava sui principi illuministici di giusnaturalismo e contrattualismo.
- La guerra d'indipendenza vide il coinvolgimento di Francia, Spagna e Olanda contro l'Inghilterra, culminando nel Trattato di Versailles del 1783 che riconosceva l'indipendenza delle colonie.
- La Costituzione del 1787 stabilì un sistema federale con poteri divisi tra livello locale e centrale, ma escludeva donne, schiavi neri e nativi americani dai diritti previsti.
Indice
- Formazione delle colonie americane
- Cause della rivolta
- Restrizioni economiche e tea act
- Boston tea party e reazione inglese
- Congresso continentale e dichiarazione di indipendenza
- Principi della dichiarazione di indipendenza
- Guerra per l'indipendenza e pace di Versailles
- Tensioni post-indipendenza e costituzione federale
- Struttura del governo degli Stati Uniti
- Esclusioni dalla costituzione americana
Formazione delle colonie americane
Nel continente americano nel corso del sedicesimo e diciassettesimo secolo si sono formate 13 colonie sotto il regime inglese.
Cause della rivolta
Le cause che porteranno queste colonie a rivoltarsi contro la madrepatria sono: politica ed economica. La causa politica è dettata dall’assenza di rappresentanti delle colonie nel Parlamento inglese, che prendano parte alle decisioni riguardanti i propri territori; ciò ha portato ad una considerazione delle colonie come a un mercato dello sfruttamento.
Restrizioni economiche e tea act
Queste erano costrette ad importare prodotti solo dalla madrepatria e solo attraverso navi inglesi a prezzi imposti da quest’ultimi; inoltre veniva loro vietato di intraprendere qualsiasi attività industriale fosse già presente nella madrepatria -come l’industria tessile, ad eccezione di quella agricola che continua ancora oggi ad essere un problema per il Regno Unito, che non riesce a soddisfare l’intero fabbisogno della popolazione.
Le cause economiche sono un aumento di queste già presenti condizioni, dovute alla guerra dei sette anni intrapresa dall’Inghilterra contro la Francia. Per poter finanziare la guerra l’Inghilterra fa pesare le spese sulle proprie colonie rincarando i dazi e imponendo nuove tasse su alcune merci.
Boston tea party e reazione inglese
Ma la restrizione che portò allo scoppio della rivoluzione fu quella del tea act(1773), che sancì il monopolio della compagnia delle indie sul traffico del tè danneggiando i coloni americani e provocando delle insurrezioni che sfoceranno nell’evento culminante del Boston tea party(16 dicembre 1773). Alcuni membri dei figli della libertà -associazione segreta di resistenza al governo inglese- attaccano le navi della compagnia gettando tutto il loro carico in acqua.
Il sovrano Giorgio III rispose annullando l’autonomia delle colonie e inviando un governatore militare investito di poteri speciali.
Congresso continentale e dichiarazione di indipendenza
Nel 1774 i rappresentanti delle colonie si incontrano a Filadelfia per il primo congresso continentale, dove ribadiscono la fedeltà alla madrepatria, ma chiedono la ripresa dei rapporti con essa precedenti al 1773(al tea act). Per tutta risposta il sovrano aumenta la repressione militare, a ciò seguono due scontri a fuoco dopo i quali il re dichiara i coloni come ribelli.
L’opinione pubblica si scisse in due schieramenti: i lealisti di cui facevano parte i ceti più agiati fedeli alla madre patria, e i patrioti che invece volevano ottenere l’indipendenza.
Nel 1775 si tenne il secondo congresso continentale dove si stabilì la creazione di un esercito comune a tutte le colonie a cui capo vi è George Washington.
Il 4 luglio 1776 viene redatta da Thomas Jefferson la Dichiarazione di Indipendenza, che esponeva quali motivi spingevano le colonie a distaccarsi dalla madrepatria, e inoltre per la prima volta veniva presentano un concreto progetto politico che si basava sui principi dell’illuminismo -e non più delle semplice riforme portare avanti da sovrani dispotici.
Principi della dichiarazione di indipendenza
La dichiarazione si richiamava ai principi di giusnaturalismo e contrattualismo. Il primo si fonda su quelli che sono i diritti inalienabili e naturali dell’uomo, ossia: il diritto alla vita, alla felicità e alla libertà. Il secondo invece si fonda su un vero e proprio contratto tra il governo e il cittadino, il governo deve garantire quelli che sono i diritti naturali al cittadino, mentre il cittadino ha il diritto e il dovere di modificare o distruggere un governo nel caso in cui questo non si in grado di raggiungere il suo fine o abusi del proprio potere.
Guerra per l'indipendenza e pace di Versailles
Alla guerra per l’indipendenza presero parte non solo volontari che aderivano ai principi politici e civili di cui i coloni si facevano portavoce, ma anche altre potenze europee quali: Francia, Spagna e Olanda che miravano ad indebolire la potenza coloniale e commerciale dell’Inghilterra.
Quest’ultima dopo due battaglie dalle quali uscì sconfitta: la battaglia di Saratoga e quella di Yorktown, fu costretta alla pace di Versailles del 1783 dove riconosceva l’indipendenza delle 13 colonie e la loro trasformazione in Stati Uniti d’America.
Tensioni post-indipendenza e costituzione federale
A seguito della pace nei 13 stati si manifestarono forti tensioni dovute allo schieramento di due correnti:
i repubblicani anti-federalisti guidati da Jefferson sostenitori dell’indipendenza dei singoli stati e del mantenimento di un accordo confederale tra di essi;
i federalisti guidati da Hamilton che erano per la costituzione di un forte potere federale centralizzato nella figura del presidente, superiore ai singoli stati, che mirava all’instaurazione di uno stato forte e compatto.
Alla fine vinsero i federalisti e il 17 settembre 1787 fu varata la costituzione federale fatta di 7 articoli molto tecnici che riguardavano la distribuzione dei poteri, alla quale poi si aggiunsero 10 emendamenti approvati nel 1791.
Struttura del governo degli Stati Uniti
I poteri si dividono a livello locale(per singolo stato) e a livello centrale.
In ogni stato vi è:
-Assemblea: detiene il potere legislativo
-Tribunale: detiene il potere giudiziario
-Governatore: detiene il potere esecutivo
Mentre lo stato degli USA ha:
-Congresso: è bicamerale, abbiamo la camera dei rappresentanti(il numero di componenti è eletto in base alla popolazione dello stato) e il senato(due rappresentanti per stato). Detiene il potere legislativo
-Corte Suprema: potere giudiziario
-Presidente: ha un mandato di quattro anni e detiene il potere esecutivo
Il 4 marzo 1789 viene eletto primo presidente George Washington.
Esclusioni dalla costituzione americana
Per quanto la costituzione americana possa considerarsi portatrice di nuovi valori moderni, in realtà dall’applicazione di essa erano esclusi: le donne, gli schiavi neri e i nativi americani. In questo periodo prenderanno il sopravvento le ideologie razziste che peseranno sulla società americana fino ai giorni nostri e che porteranno anche al genocidio dei nativi americani.
Domande da interrogazione
- Quali furono le cause principali della Rivoluzione Americana?
- Qual è stato l'evento scatenante della Rivoluzione Americana?
- Quali furono le conseguenze immediate della Dichiarazione di Indipendenza del 1776?
- Come si divisero le opinioni pubbliche nelle colonie durante la Rivoluzione?
- Quali furono le limitazioni della Costituzione americana del 1787?
Le cause principali furono politiche ed economiche, tra cui l'assenza di rappresentanza delle colonie nel Parlamento inglese e le restrizioni economiche imposte dall'Inghilterra, come il monopolio sul tè.
L'evento scatenante fu il Boston Tea Party del 16 dicembre 1773, quando i coloni americani, in segno di protesta contro il Tea Act, gettarono in mare il carico di tè delle navi inglesi.
La Dichiarazione di Indipendenza portò alla guerra per l'indipendenza, con il coinvolgimento di altre potenze europee come Francia, Spagna e Olanda, e alla successiva vittoria delle colonie contro l'Inghilterra.
L'opinione pubblica si divise tra lealisti, fedeli alla madrepatria, e patrioti, che volevano l'indipendenza. Questa divisione portò a tensioni interne e alla formazione di schieramenti opposti.
Nonostante i nuovi valori moderni, la Costituzione escludeva le donne, gli schiavi neri e i nativi americani, perpetuando ideologie razziste che influenzarono la società americana.