Concetti Chiave
- La colonizzazione inglese in America era basata su popolamento, con poca influenza diretta da Londra, a differenza delle espansioni imperiali spagnola e portoghese.
- La società coloniale era più fluida rispetto all'Europa, con coltivatori indipendenti e valori di autonomia, ma anche tensioni razziali tra bianchi, nativi e schiavi neri.
- Le colonie avevano un sistema politico basato su suffragio censitario, con maggiore partecipazione rispetto alla Gran Bretagna, e differenze regionali in termini economici e religiosi.
- Le tensioni tra colonie e Inghilterra aumentarono a causa di nuove tasse e restrizioni commerciali, culminando nel Boston Tea Party e nella dichiarazione di indipendenza del 1776.
- La guerra d'indipendenza si concluse con la pace di Parigi nel 1783, portando al dibattito tra una struttura confederale e federale, con la costituzione federale approvata nel 1787.
Indice
Colonie americane e legami con l'Europa
Prima della rivoluzione americana: la civiltà sorta nel continente americano alla fine del '500 ebbe legami forti con l'Europa, ma si distingueva per alcuni caratteri: la colonizzazione inglese non aveva seguito una logica di preordinata e un piano di espansione imperiale come quello spagnolo e portoghese; erano colonie di popolamento.
Londra non era interessata al controllo delle colonie ed alla loro politica, solo al controllo commerciale; il re aveva posto un governatore ad ognuna di esse, anche se godevano di una certa autonomia.
Società e politica nelle colonie
Società: era una società molto più fluida e mobile di quella europea di Antico regime, quasi del tutto priva di tradizioni e rapporti feudali, con nobiltà di nascita poco importante; nacquero molti coltivatori indipendenti con un forte spirito autonomistico.
I bianchi costituivano una minoranza rispetto ai nativi ed agli schiavi neri (nascita di valori di comunanza e solidarietà, ma anche senso di superiorità razziale. Politica: i proprietari bianche esercitavano un forte controllo sulle istituzioni, i rappresentanti alle assemblee coloniali erano eletti con il suffragio censitario (diritto di voto limitato in base alla ricchezza), nelle colonie il reddito era più alto e quindi votavano più persone rispetto alla Gran BretagnaReligione e differenze regionali
Religione: nelle colonie del Nord era molto diffuso il puritanesimo, al Sud dominava la chiesa anglicana ed al Centro si aveva un'eterogeneità etnica e quindi più libertà religiosa
Differenze: il Nord aveva piccole comunità agricole, partecipazione politica, prevalenza della media proprietà ed attività industriali e commerciali nelle città portuali; il Centro era composto da media e grande proprietà, sviluppata nei commerci agricoli e con pluralità etnica e religiosa; il Sud era composto da medi e grandi proprietari di origine aristocratica e economia di piantagione fondata sulla schiavitù
Cause della rivoluzione americana
Cause della rivoluzione americana: le colonie fornivano prodotti agricoli, pellicce, indaco e materiali per i cantieri navali. Londra aveva imposto alle colonie lo scambio commerciale solo con la madrepatria, con navi inglesi e i sudditi americani non potevano importare da altri stati; i vantaggi per le colonie erano la protezione da parte dell'esercito britannico e l'inserimento in un sistema economico dinamico.
Tensioni e reazioni coloniali
La situazione mutò intorno alla metà del '700: il continuo sviluppo demografico ed economico delle colonie aveva reso sempre meno accettabile la dipendenza dalla madrepatria e il governo inglese inaugurò una politica di maggior controllo nei confronti delle colonie. Questo portò a delle tensioni, che si aggravarono con l'aumento delle tasse voluto dall'Inghilterra per sistemare i costi del conflitto con la Francia e per sostenere spese di amministrazione e gestione; per questo l'Inghilterra impose alle colonie di ospitare e mantenere un corpo di spedizione di diecimila uomini, proibì di colonizzare terre con la proclamation line ed introdusse la legge sul bollo, una tassa su giornali, atti legali e documenti commerciali; il governo sostenne la legittimità dell'imposta affermando che il parlamento rappresentava virtualmente tutti i cittadini, ma i coloni risposero negando la rappresentatività di un parlamento cosi lontano ed avanzando il proprio diritto ad autogovernarsi.
Dichiarazione di indipendenza e guerra
Nel 1773 il governo inglese assegnò alla compagnia delle indie orientali il monopolio dell'esportazione del tè nelle colonie, danneggiando i mercanti americani: la risposta fu il Boston Tea Party, dove una grossa partita di tè fu gettata in mare; gli inglesi reagirono con la chiusura del porto di Boston, cancellazione dell'autonomia di Massachusetts e annullamento dei poteri dei giudici americani.
Nel 1774 si riunì il primo congresso dei rappresentanti delle colonie (Filadelfia) e nel 1775 il secondo Congresso che diede vita ad un esercito con capo Washington.
Il 4 luglio 1776 il Congresso delle colonie approvò la dichiarazione di indipendenza, con i principi di libertà, uguaglianza e diritto alla felicità.
Non tutti volevano la guerra: i lealisti erano fedeli al sovrano,moderati cercavano un accordo, gli indifferenti ed i radicali, credenti nel contrattualismo e nei diritti naturali. Gli americani erano meno e poco armati, ma arrivarono in loro aiuto i francesi e gli spagnoli, che costituirono la condizione essenziale del loro successo. Con la sconfitta che subirono a Yorktown (1781) si arrivò alla pace di Parigi (3 febbraio 1783) che riconosceva l'indipendenza delle tredici colonie e la loro sovranità su tutti i territori americani.
Conseguenze e scelta istituzionale
Conseguenze: ci si trovò di fronte alla scelta della forma istituzionale da dare e se ci sarebbe stata un unione dei singoli stati. C'erano due posizioni: quella confederale, che sosteneva si dovesse conferire al potere centrale un'autorità limitata rispetto a quelle delle singole colonie, conservando la propria sovranità e quella federale, che sosteneva l'unione di stati che da vita ad un vero e proprio stato unitario, all'interno del quale ciascun membro mantiene una certa autonomia, senza però avere moneta e Costituzione propria. Con l'indipendenza, si dovette far fronte ad una crisi economica e commerciale, che portò alla scelta della federazione, perché solo un governo centrale avrebbe potuto affrontare i problemi della Nazione: organizzare l'economia, sanare il debito pubblico, garantire la difesa, gestire l'assegnazione dei nuovi territori e i conflitti con i nativi e controllare i movimenti radicali; La costituzione federale venne approvata nel 1787 e nel 1789 venne eletto il primo presidente, George Washington.
Domande da interrogazione
- Quali erano le caratteristiche distintive delle colonie americane rispetto a quelle europee?
- Quali furono le cause principali della rivoluzione americana?
- Come reagirono le colonie alle politiche commerciali imposte dall'Inghilterra?
- Quali furono le conseguenze della dichiarazione di indipendenza del 1776?
- Quali furono le sfide affrontate dalle colonie dopo l'indipendenza?
Le colonie americane erano caratterizzate da una società più fluida e mobile, priva di tradizioni feudali, con una nobiltà di nascita poco importante e un forte spirito autonomistico tra i coltivatori indipendenti.
Le cause principali includevano l'imposizione di scambi commerciali esclusivi con la madrepatria, l'aumento delle tasse per coprire i costi del conflitto con la Francia, e la mancanza di rappresentanza nel parlamento britannico.
Le colonie reagirono con atti di protesta come il Boston Tea Party, dove una grande quantità di tè fu gettata in mare, portando a ulteriori tensioni con l'Inghilterra.
La dichiarazione portò alla guerra d'indipendenza, con l'aiuto di francesi e spagnoli, e culminò nella pace di Parigi del 1783, che riconobbe l'indipendenza delle tredici colonie.
Dopo l'indipendenza, le colonie affrontarono una crisi economica e commerciale, portando alla scelta di una federazione per organizzare l'economia, sanare il debito pubblico e gestire i nuovi territori.