darksoul98
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Concetti Chiave

  • Alla fine del Quattrocento, l'Europa conosceva poco del mondo, con viaggi limitati e informazioni lente a circolare.
  • L'Umanesimo stimola curiosità e sfida l'autorità ecclesiastica, promuovendo un clima di ricerca e scoperta.
  • I viaggi e le esplorazioni tra XV e XVI secolo aprono nuove rotte, svelando civiltà in Africa, Asia e America.
  • Condizioni politiche, come l'espansione ottomana, spingono gli europei a cercare nuove vie commerciali.
  • Progressi in navigazione, cartografia, armamenti e finanze nazionali favoriscono l'espansione degli orizzonti europei.

Indice

  1. L'Europa del Quattrocento e le sue limitazioni
  2. Curiosità e scambi culturali nell'Umanesimo
  3. Esplorazioni e nuove rotte commerciali

L'Europa del Quattrocento e le sue limitazioni

Fino al termine del Quattrocento, per gli uomini che abitano l'Europa il mondo è ancora in larga parte un'entità sconosciuta. Non si sa niente di interi continenti e di popoli della storia antichissima, si viaggia poco e male, le notizie circolano con lentezza esasperante o non circolano proprio.

Curiosità e scambi culturali nell'Umanesimo

E' vero che ci sono i resoconti dei pochi che si sono recati nelle lontane terre d'Oriente: se, da un lato, essi sono scarsamente affidabili nelle indicazioni relative agli itinerari e nella descrizione dei paesi visitati, dall'altro, proprio per il loro carattere favolistico, suscitando curiosità sempre maggiori nella piccola e arretrata Europa. Il nuovo clima culturale suscitato dall'Umanesimo contribuisce ad accrescere le curiosità, che sono coltivate a prezzo di faticosi compromessi con l'autorità della chiesa, timorosa di veder messi in discussione alcuni dei fondamenti della sua dottrina. Altre spinte ad allargare le conoscenze vengono dalla rete di scambi di uomini e cose che, a partire dal Mille, percorre il vecchio continente, suscitando aspettative e interesse per dimensioni più ampie.

Esplorazioni e nuove rotte commerciali

I viaggi e le esplorazioni condotti tra la fine del XV secolo e gli inizi del XVI secolo segnano in questo senso un vero e proprio spartiacque. Si aprono nuove rotte e vie di traffico, si conoscono, pur tra grandi difficoltà e pregiudizi, civiltà diverse in Africa, in Asia, in America, con scoperte che colpiscono la mentalità europea in misura straordinaria. A favorire questo allargamento degli orizzonti sono le condizioni politiche: ad esempio, l'espansione dell'impero ottomano rese quasi impossibile continuare le vecchie pratiche mercantili nel Mediterraneo orientale, spingendo perciò gli europei alla ricerca di nuovi sbocchi commerciali. A questo primo elemento politico si aggiungono anche altri fattori: ovvero i progressi della navigazione, della cartografia, degli armamenti, lo stesso crescente bisogno finanziario delle monarchie nazionali.

Domande da interrogazione

  1. Quali erano le limitazioni dell'Europa del Quattrocento riguardo alla conoscenza del mondo?
  2. Fino alla fine del Quattrocento, l'Europa conosceva poco del mondo, con interi continenti e popoli antichi ancora sconosciuti. I viaggi erano rari e difficili, e le informazioni circolavano lentamente o per niente.

  3. In che modo l'Umanesimo ha influenzato la curiosità e gli scambi culturali in Europa?
  4. L'Umanesimo ha stimolato la curiosità in Europa, nonostante i resoconti inaffidabili dei viaggiatori. Ha promosso scambi culturali e conoscenze, sfidando l'autorità della chiesa e ampliando le aspettative attraverso una rete di scambi.

  5. Quali fattori hanno favorito le esplorazioni e l'apertura di nuove rotte commerciali tra il XV e il XVI secolo?
  6. Le esplorazioni furono favorite dall'espansione dell'impero ottomano, che bloccò le vecchie rotte nel Mediterraneo, e dai progressi nella navigazione, cartografia e armamenti, oltre al crescente bisogno finanziario delle monarchie nazionali.

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