Rosabianca 88
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Concetti Chiave

  • Durante il Medio Evo, il commercio con l'oriente era dominato da Veneziani e Genovesi, che rivendevano sete, pietre preziose e spezie in Europa, affrontando rischi elevati.
  • L'esigenza di trovare una nuova via per le Indie nacque dal desiderio di evitare costosi intermediari e acquistare direttamente nei luoghi di produzione, proponendo una rotta marittima intorno all'Africa.
  • Le difficoltà delle spedizioni iniziali erano dovute all'uso delle galee, imbarcazioni a remi poco adatte alla navigazione oceanica, richiedendo nuove soluzioni nautiche.
  • Nel Quattrocento, i progressi nelle tecniche nautiche e geografiche portarono all'innovazione delle caravelle, velieri maneggevoli e veloci, che sfruttavano al meglio il vento.
  • Dal Cinquecento, l'adozione del galeone, una nave robusta e armata, insieme al perfezionamento di strumenti come la bussola, quadrante e astrolabio, consolidò il dominio europeo sui mari.

Indice

  1. Commercio medievale e protagonisti
  2. Esigenza di nuove rotte
  3. Progresso nelle tecniche nautiche
  4. Evoluzione delle imbarcazioni

Commercio medievale e protagonisti

Per tutto il Medio Evo l’Europa acquistò dall’oriente sete, pietre preziose e soprattutto spezie. Questo commercio consentiva grandi guadagni ma era molto rischioso, i più importanti protagonisti di questi traffici erano i Veneziani ed i Genovesi che acquistavano queste merci nei porti di Alessandria e di Tripoli e li rivendevano in tutta Europa.

Esigenza di nuove rotte

La speculazione dei mercanti veneziani, genovesi o arabi sul commercio di prodotti orientali determinò l’esigenza di trovare una nuova via per le Indie: una via tutta per mare che consentisse di comprare le merci direttamente nei luoghi di produzione, evitando così il viaggio nei territori orientali e i costi degli intermediari. Però per raggiungere l’oriente via mare bisognava abbandonare il mediterraneo e sfidare l’oceano. Bisognava circumnavigare l’Africa. Le spedizioni tentate fino ad allora erano tutte fallite anche perché l’imbarcazione usata era la galera, una lunga imbarcazione mossa a remi e poco adatta alla navigazione oceanica.

Progresso nelle tecniche nautiche

Nel Quattrocento i decisivi progressi nelle tecniche nautiche e nelle conoscenze geografiche resero possibili i grandi viaggi oceanici. Si diffusero nuovi tipi di imbarcazioni, le caravelle, veliero maneggevole e molto veloce che utilizzava tre alberi con due vele quadrate e una triangolare che potevano sfruttare il vento al meglio.

Evoluzione delle imbarcazioni

A partire dal Cinquecento la caravella fu sostituita dal galeone, che divenne la nave più utilizzata per i viaggi oceanici. Era molto più grande e robusto della caravella e poteva essere armato solitamente con 30 cannoni consentendo agli europei di sconfiggere le flotte arabe e di assumere il dominio dei mari. Fu perfezionato l’uso della bussola e di altri strumenti di navigazione: il quadrante e l’astrolabio. Anche le carte nautiche divennero più precise.

Domande da interrogazione

  1. Quali erano i principali prodotti commerciati tra l'Europa e l'oriente durante il Medio Evo?
  2. Durante il Medio Evo, l'Europa acquistava dall'oriente sete, pietre preziose e soprattutto spezie, che consentivano grandi guadagni.

  3. Perché era necessario trovare una nuova via per le Indie?
  4. Era necessario trovare una nuova via per le Indie per evitare i costi degli intermediari e i rischi del viaggio nei territori orientali, permettendo di acquistare le merci direttamente nei luoghi di produzione.

  5. Quali innovazioni hanno reso possibili i grandi viaggi oceanici nel Quattrocento?
  6. I progressi nelle tecniche nautiche e nelle conoscenze geografiche, come l'introduzione delle caravelle e l'uso perfezionato della bussola, del quadrante e dell'astrolabio, hanno reso possibili i grandi viaggi oceanici.

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