Concetti Chiave
- I comuni italiani affrontavano conflitti interni e si rivolgevano a signori esterni, creando così i principati.
- Milano era guidata dai Visconti e rappresentava una delle città più prospere d'Europa durante il Rinascimento.
- A Firenze, dopo scontri violenti, emerse un'oligarchia con i Medici al potere.
- Il ritorno dello stato pontificio a Roma non riuscì a ripristinare l'antica potenza della città.
- La Pace di Lodi del 1454 segnò l'unione degli stati italiani contro la minaccia turca, pur restando divisi in principati.
Autonomia e conflitti interni
I comuni avevano difeso la loro autonomia ma c'erano ancora conflitti interni tra le famiglie al potere.
Ascesa dei signori
Cercarono di uscirne rivolgendosi ad un esterno a cui veniva assegnata la signoria della città. All'inizio si trattava di una soluzione temporanea ma i signori riuscirono ad ottenere la carica ereditaria e il riconoscimento formale da parte delle autorità (vicario imperiale, duca). Nacque così il principato.
Principati e potere
Milano era la città più prospera d'Europa, comandata dai Visconti.
A Firenze invece dopo violenti scontri interni la situazione si consolidò in un'oligarchia nobiliare con i Medici al potere.
Lo stato pontificio ritorna a Roma ma non riesce a ristabilire l'antica potenza.
A Napoli, dopo un periodo di lotte, gli Aragonesi unificano la corona di Sicilia e quella di Napoli.
Divisioni e alleanze
Con la Pace di Lodi (1454) a metà quattrocento l'Italia era divisa in stati regionali e principati che non avevano conquistato l'egemonia. Si uniscono quindi anche essi alla pace per contrastare la minaccia turca.
Nel 1494 Carlo VII rivendica i suoi diritti sul regno di Napoli appoggiato da Ludovico il Moro. Inizia così una lunga stagione di guerre.