Concetti Chiave
- Il Rinascimento in Italia fu un periodo di pace, benessere economico e straordinario sviluppo culturale e artistico, con un rinnovamento che coinvolse tutte le arti.
- L'Umanesimo, sviluppatosi tra il 1350 e il 1450, pose l'uomo al centro del mondo, riscoprendo gli scritti antichi greci e latini.
- Leonardo Da Vinci, nato a Vinci nel 1400, eccelse in varie discipline come pittura, architettura, anatomia, ingegneria e biologia.
- La stampa, inventata da Johann Gutenberg a metà del XV secolo, rivoluzionò la diffusione della cultura rendendo la produzione di libri più semplice e accessibile.
- Città come Roma, Venezia, Firenze e Milano furono cruciali nel Rinascimento, fiorendo economicamente e culturalmente dopo la crisi della Peste Nera.
L'epoca del Rinascimento
Nella seconda parte del 400 l'Italia conobbe un lungo periodo di pace, benessere economico e uno straordinario sviluppo culturale artistico. consapevoli di vivere un'epoca nuova, parlano già di Rinascimento), che si estese poi nella seconda metà del XVI secolo, nel resto dell'Europa. L'opera di rinnovamento di cui furono protagonisti gli umanisti oltrepassò l'ambito puramente letterario e filosofico, per coinvolgere tutte le arti: in questo periodo fiorirono non solo la pittura e la scultura, ma anche l'architettura e la poesia e persino il pensiero politico.
In questo periodo, in corrispondenza agli ideali umanistici, cambiano anche i soggetti pittorici: se nel Medioevo l'arte era al servizio della religione, nel Rinascimento vengono invece rappresentati la natura e l'uomo. Signori, papi e nobili si fanno ritrarre per mettere in evidenza i segni del loro potere e della loro ricchezza. Ma, soprattutto. vengono ripresi gli ideali artistici della cultura classica: l'armonia e la bellezza. In breve, città come Roma, Venezia, Firenze e Milano superarono la crisi seguita alla Peste Nera e tornarono a fiorire dal punto di vista economico e culturale. Gli uomini del tempo compresero che qualcosa stava cambiando e furono loro ad inventare la parola "Medioevo" per indicare il periodo che stava tra la fine dell'Impero Romano ed il loro tempo, ma essi già si sentivano diversi, si sentivano, appunto, uomini che vivevano un "rinascimento".L'Umanesimo e la riscoperta
Tra il 1350 e il 1450, in Italia centro settentrionale sede delle corti di signori e principi, iniziò a svilupparsi e diffondersi un nuovo tipo di cultura, basata su valori diversi rispetto a quelli del Medioevo: l'Umanesimo, nome derivante dall'amore degli studiosi del tempo per le opere letterarie e filosofiche riguardanti le attività umane (le humane litterae). L/Umanesimo dunque poneva in primo piano gli scritte antichi greci e latini e l'uomo in quanto tale. Questi nuovi uomini di cultura andarono alla ricerca dei più antichi manoscritti conservati nei monasteri e ciò condusse alla scoperta di parecchi libri rimasti sconosciuti. Gli umanisti posero l'uomo al centro del mondo.
É nato a Vinci nella metà del 400 le sue opere erano perfette si cimentò nella scrittura, Architettura, Anatomia, ingegneria e biologia.
L'invenzione della stampa
Come si sa, era compito dei monaci impiegati nello scriptorium copiare i testi per formare la biblioteca del monastero. Si trattava, però, di un lavoro lungo e faticoso, un singolo monaco riusciva a copiare pochi libri, pur lavorando con il massimo impegno e bastava un incidente, un incendio casuale, per distruggere il lavoro di mesi e costringere il monaco a cominciare tutto di nuovo. La diffusione della cultura era difficile e i libri assai rari, proprio perché erano il frutto di un lavoro lungo e meticoloso. Ma verso la metà del XV secolo, tutto questo iniziò a cambiare. Un incisore ed orafo tedesco, Johann Gutenberg (1390 ca. - 1468) ebbe l'idea di incidere nel legno le lettere dell'alfabeto e di comporre con i vari tasselli, parole e frasi. Dipinti d'inchiostro e pressati sulla carta, i tasselli davano origine, in breve tempo e in gran quantità a pagine scritte: era nata la stampa. Nel 1455, Gutenberg realizzò il primo libro stampato, la Bibbia, che riscosse immediatamente un grandissimo successo. Con la stampa, creare libri divenne ben presto più semplice e meno costoso, più rapido e più sicuro: la conoscenza iniziava a diventare a portata di mano per un numero crescente di persone.
Domande da interrogazione
- Quali furono le principali caratteristiche del Rinascimento in Italia nel 400?
- In che modo l'Umanesimo ha segnato una svolta rispetto al Medioevo?
- Quali furono i contributi di Leonardo Da Vinci al Rinascimento?
- Come ha influenzato la stampa la diffusione della cultura?
- Qual è stata l'importanza delle città italiane come Roma, Venezia, Firenze e Milano nel Rinascimento?
Il Rinascimento in Italia fu caratterizzato da un lungo periodo di pace, benessere economico e uno straordinario sviluppo culturale e artistico, con un rinnovamento che coinvolse tutte le arti, dall'architettura alla poesia, e un cambio nei soggetti pittorici, che passarono dalla religione alla rappresentazione della natura e dell'uomo, riflettendo gli ideali artistici della cultura classica come l'armonia e la bellezza.
L'Umanesimo, sviluppatosi tra il 1350 e il 1450 in Italia, ha segnato una svolta introducendo una cultura basata su valori diversi da quelli medievali, ponendo al centro l'uomo e il recupero degli scritti antichi greci e latini, grazie anche alla ricerca dei più antichi manoscritti conservati nei monasteri.
Leonardo Da Vinci, nato a Vinci nella metà del 400, contribuì al Rinascimento con opere che spaziavano dalla pittura all'architettura, dall'anatomia all'ingegneria e alla biologia, dimostrando una versatilità e una perfezione nelle sue realizzazioni che lo rendono uno dei massimi esponenti di questo periodo.
La stampa, inventata da Johann Gutenberg a metà del XV secolo, ha rivoluzionato la diffusione della cultura rendendo la creazione di libri più semplice, meno costosa e più rapida. Questo ha permesso una maggiore accessibilità alla conoscenza per un numero crescente di persone, superando i limiti della produzione manuale dei monaci.
Città come Roma, Venezia, Firenze e Milano hanno avuto un'importanza cruciale nel Rinascimento, superando la crisi seguita alla Peste Nera e fiorendo nuovamente dal punto di vista economico e culturale. Queste città sono diventate centri di un rinnovamento che ha coinvolto tutte le arti, contribuendo significativamente allo sviluppo culturale del periodo.