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Concetti Chiave

  • Il passaggio dalla monarchia feudale allo stato moderno è caratterizzato dalla centralizzazione del potere, con monarchi che diventano sempre più indipendenti dai nobili.
  • Niccolò Machiavelli è considerato uno dei fondatori delle scienze politiche moderne, con un approccio laico che separa la politica dalla morale religiosa.
  • La Francia del XV secolo vede una centralizzazione del potere reale, con la creazione di un esercito permanente e l'imposizione di tasse che riducono l'influenza dei feudatari.
  • Con l'Editto di Nantes nel 1598, Enrico di Borbone cerca di stabilizzare il regno attraverso la tolleranza religiosa, pur limitando il protestantesimo a certe aree.
  • Luigi XIV realizza il potere assoluto attraverso la costruzione di Versailles, l'abolizione dell'Editto di Nantes e una politica economica protezionista e mercantilista.

Indice

  1. Il potere politico medievale
  2. Macchiavelli e il potere ottomano
  3. La centralizzazione del potere in Francia
  4. La crisi religiosa in Francia
  5. Caterina de Medici e le guerre civili
  6. La notte di San Bartolomeo
  7. Enrico di Borbone e l'editto di Nantes
  8. Luigi XIII e Richelieu
  9. Luigi XIV e Versailles
  10. Colbert e l'economia francese
  11. Il ritratto di Luigi XIV
  12. La legittimazione del potere assoluto

Il potere politico medievale

Il potere politico è in mano al papato e all`imperatore fino al 1357 con la Bolla d`Oro che pone fine ai poteri universali.

Successivamente il potere politico è tenuto dalle città Stato, alcuni principati e alcuni regni e monarchie feudali. Queste monarchie feudali si evolveranno in Stati moderni.

Macchiavelli e il potere ottomano

Niccolò Macchiavelli (1469-1527) è un intellettuale umanista ed è uno dei fondatori delle scienze politiche moderne. Ha un atteggiamento laico che sgancia quindi il pensiero politico dalla morale religiosa. Egli darà dei consigli al principe su come governare ed esercitare al meglio il suo potere. A questo scopo fa una valutazione sui regimi politici per cercare dare i consigli migliori al principe:

sistema ottomano regno medievale

il signore Ottomano detiene il potere assoluto. Il sultano ha un potere centralizzato su di lui. Il suo potere è indiscusso e sotto di lui ci sono dei ministri (funzionari) che sono suoi dipendenti che rispondono ai suoi comandi.

Macchiavelli : il potere Ottomano è stabile quindi difficile da ribaltare ma poi una volata istituito è facile da controllare. Lo preferisce come sistema lo trova più moderno e ordinato . ci sono nobili che hanno privilegi ereditari da rispettare. I nobili sono quasi alla pari del re il quale non può mettere in discussione il loro potere. Il re quindi deve tenere conto della volontà dei vari nobili. Il potere è distribuito in un sistema disordinato.

Macchiavelli: è un potere instabile perché il re può esercitare la sua carica a patto che tenga conto dei privilegi dei nobili. Ci sono dei contropoteri che condizionano il re. Quindi la situazione è precaria. È un potere facile da conquistare ma difficile da mantenere. Il potere del re è limitato

La centralizzazione del potere in Francia

Il regno di Francia XVsecolo, tende a una maggiore centralizzazione del potere del re durante il 15 secolo a scapito dei contro poteri. La guerra dei 100anni favorisce questo processo perché il re per vincere la guerra riesce a convincere i contro poteri dell`introduzioni di tasse diretti sui sudditi (la taglia) che andrà nelle casse del re. La nobiltà e il clero hanno sono privilegiati e non sono esentati dal pagare le tasse. Comunque le nuove entrate permettono al re di costruire un esercito permanente dotato di arme da fuoco a sua disposizione. L`esercito è ampio e diventerà uno strumento volto a piegare eventuali centri di potere ostili perché il re potrà imporsi con forza sull`aristocrazia. La Francia riesce a vincere la guerra dei 100anni e gli inglesi verranno espulsi dal territorio. La Francia otterrà una maggiore coesione territoriale su cui il re potrà rafforzare il suo potere. Con a sua disposizione ancora l`esercito dopo la guerra il re conquisterà la Borgogna(1477) e la Provenzana(1451) quindi il potere del re si estende. Tutto ciò grazie alla pressione che il re infligge sui feudatari con il suo forte esercito, in poche parole il re impone il suo dominio. Con la guerra dei cent`anni si inizia sviluppare un senso di appartenenza. All`inizio del XVI secolo il re impone la lingua del nord (lingua d`Oil) in tutta la Francia ( a scapito della lingua d`Oc) per creare maggiore coesione all`interno del regno. Inoltre il re nel 1516, acquisisce il diritto di nominare i vescovi sul proprio territorio, in cambio di una cospicua somma al Papa. Leone X infatti cede il proprio diritto al re, perché la chiesa era in carenza di denaro e aveva delle grosse spese da finanziare. Grazie a questo diritto il monarca potrà nominare i vescovi a sua preferenza e potrà quindi controllare maggiormente anche il clero. La monarchia continua a portare avanti la sua politica di rafforzamento e centralizzazione il suo potere fino a metà del XVI secolo quando entrerà in CRISI dovuta alla riforma protestante.

La crisi religiosa in Francia

Il calvinismo porta alla conversione di 1/6 di riformati in Francia. Spesso era il ceto mercantile e anche una parte della nobiltà ad aderire alla riforma perché erano persone ricche e questa religione gli tollerava a differenza del cattolicesimo. La diffusione del Calvinismo mette in discussione la potenza reale perché non riconosce la sua sacralità e quindi parte del suo potere. Presto si apre una guerra civile tra cattolici e protestanti con la conseguenza di una scissione tra nobiltà e città di diverse religioni. La monarchia invece si trova nel mezzo che cerca riportare la pace nel regno. I disordini interni impediranno alla monarchia di esercitare e rafforzare il proprio potere. Nel regno ci sono 8 guerre civili aperte tra cattolici e protestanti. Il potere del monarca si destabilizza molte volte.

Caterina de Medici e le guerre civili

Tutte le guerre religiose avvengono nel periodo in cui al potere ci sono i figli di Caterina de Medici, dinastia dei Valois. Carlo IX figlio di Caterina de Medici deve governare la Francia sotto la responsabilità di sua madre perché è troppo giovane alla morte del padre Enrico II. Quindi questo periodo di crisi del regno è determinato e gestito dalla madre Caterina de Medici che ha molta influenza sui suoi giovani figli.

L`obbiettivo della monarchia era quello di trovare un accordo pacificatore per evitare il disordine all`interno del regno e poter continuare il rafforzamento del potere. La strategia adottata da Caterina de Medici è quello di creare legami matrimoniali per conciliare campi protestanti a campi cattolici. Quindi promuove i matrimoni misti per rendere fedeli alla monarchia anche i protestanti. Visto che la monarchia è cattolica decide di dare in sposa sua figlia Margherita a Enrico di Borbone. Ma il suo tentativo fallisce miseramente.

Al capo del campo cattolico c`è il duca di Guisa mentre al a guidare il campo protestante c`è il leader Cologny. La monarchia invece è ambigua perché cerca la riconciliazione con il campo protestante e dall`altra parte acconsente al eliminare l`ammiraglio Cologny. Quindi ufficialmente vogliono la riconciliazione ma effettivamente sono trascinati dal campo cattolico essendo anch`essa cattolica. Sono più dalla parte dei cattolici perché vedono i protestanti come un contro potere. È quindi un monarchia oscillante che cede alla tentazione di sradicare completamente il campo protestante.

La notte di San Bartolomeo

Il campo protestante si allea alla monarchia grazie al matrimonio tra Margherita ed Enrico di Borbone (esponente protestante). Il campo cattolico(I GUISA) è contrario a questa unione perché non vuole che il potere protestante metta piede all`interno della monarchia il risultato è che nel 1572 nella notte di San Bartolomeo la guerra civile ha il uso culmine: ffurono massacrati, a Parigi e poi in provincia, diverse migliaia di ugonotti. Ma i tentativo di annientare il contropotere protestante fallisce perché erano troppi e perché hanno mantenuto il potere sui loro territori in oltre ora i protestanti erano anche entrati a far parte della monarchia grazie al matrimonio indetto da Caterina de Medici.

Nel 1574 il piccolo CarloXI muore e il suo fratellino Enrico III prende in mano la corona che crescendo adotterà una politica anti protestantesimo con il sostegno della corona spagnola. Il re Enrico II si allea a Enrico de Guisa contro Enrico di Borbone (cognato) che a sua volta è alleato ai paesi protestanti come la Gran Bretagna e i Paesi Bassi. Il campo protestante è in minoranza in Francia ma a livello internazionale ha dei forti alleati ( GB, PB) in guerra con la Spagna. L`anno decisivo di questo scontro è il 1588 quando la Spagna invia un enorme flotta in Inghilterra con lo scopo di invaderla e piegare definitivamente il campo protestante ma viene affondata inesorabilmente dalla flotta avversaria. Si tratta di un conflitto tra potenze non solo religioso ma legato soprattutto a fattori economici e coloniali.

Dopo la sconfitta della flotta spagnola l`Inghilterra rafforza il suo controllo marittimo e il potere protestante prende piede. Anche all`interno della Francia cambiano i rapporti perché il re Enrico III capisce che è impossibile piegare i protestanti. Quindi decide di staccarsi dalla Spagna e uccide il capo della fazione cattolica Enrico de Guisa e si allea a suo cognato Enrico di Borbone. Enrico in risposta a questa sua alleanza ai protestanti viene ucciso da un fanatico cattolico. Avviene quindi un cambio di dinastia visto Enrico di Borbone prende in mano la corona in qualità di marito di Margherita sorella dei re deceduti.

Enrico di Borbone e l'editto di Nantes

Enrico di Borbone punterà sulla riconciliazione. Nel 1593 si convertirà al cattolicesimo perché in Francia i protestanti erano una minoranza e il fatto che sia una minoranza a rappresentare il paese avrebbe portato a ulteriori guerre civili. Egli introdurrà l`editto di Nantes nel 1598, ovvero un editto di tolleranza(non di libertà religiosa) e di conciliazione. Il campo calvinista resta un contro potere e la monarchia riconoscere la sua debolezza di fronte a questo potere limitandolo. Grazie all`editto di Nantes la monarchia rafforza il suo potere perché riporta l`ordine nel regno . Anche se resta il problema del contro potere protestante.

L`editto di Nantes introdotto nel 1598 da Enrico di Borbone non introduce la libertà religiosa in tutto il regno di Francia ma solo in territori circoscritti mentre il cattolicesimo può essere esercitato ovunque. Nelle corti, nelle terre gestite da nobili cattolici e a Parigi il protestantesimo è proibito. In oltre i protestanti non possono esercitare i loro culti in pubblico ma solo privatamente a differenza dei cattolici. Ai cattolici vengono dati dei vantaggi per rassicurare i cittadini di maggioranza ed evitare intrighi e scontri. Il cattolicesimo viene ristabilito ovunque mentre il calvinismo viene limitato solo in alcuni feudi. I protestanti vengono messi ai margini lontani dai centri d potere. Ma si riconosce grazie a questo editto la legittimità dei protestanti. C`è quindi una tolleranza in alcune zone ma non c`è liberta.

Grazie a questo editto la Monarchia francese si rafforza perché riuscirà a riportare ordine nell`Regno

Luigi XIII e Richelieu

Enrico di Borbone nel frattempo si era risposato con una nobildonna della famiglia de Medici con la quale avrà un figlio, Luigi XIII. Nel 1610 Enrico muore e quindi il figlio ancora bambino Luigi XIII gli succede ma sarà la madre Maria De Medici a prendere il controllo come reggente. Quindi la famiglia de Medici sarà molto influente nel regno di Francia. Una volta cresciuto Luigi XIII cercherà di rafforzare il suo potere a scapito dei contropoteri. Questa politica entrerà in vigore dal 1624 grazie all`azione del capo del consiglio della corona Richelieu. Egli avrà il compito di collaborare con il re per centralizzare il potere. Per la sua realizzazione Richelieu:

• Estromette la madre del Re dal potere per evitare le influenze del suo casato sulla corte francese

• 1625-1628 riduce il potere militare degl`ugonotti perché non si tollerava di avere altre forze armate nel regno.

• Crea la figura dell`intendente (funzionario) al servizio del re che viene inviato nelle province a far applicare le norme reali e a supervisionare il pagamento delle imposte. Prima il re affidava questi compiti ai nobili che poi se ne approfittavano facendo come volevano. Ora con la figura dell`intendente questi devono direttamente rispondere alla corona e sono maggiormente controllati.

• Richelieu crea una rete centralizzata sulla corona che fa gli interessi del re: maggiori entrate fiscali, maggiori controlli maggiore potere.

Richelieu è capo del consiglio della corona e anche cardinale, fa parte della chiesa( contropotere) ma usa il suo potere per rafforzare la chiesa più che il suo potere. Lui muore nel 1642 e viene sostituito da Giulio Mazzarino. Anche i re muore un`anno dopo nel 1663 e prende il suo posto il figlio Luigi XIV ma data la sua giovane età è Mazzarino a detenere il potere. Giuliano persegue gli stessi scopo di Richelieu RAFFORZAMENTO DEL POTERE DELLA MONARCHIA e lo fa rafforzando il potere degl`intendenti. Infatti da li in poi sono direttamente loro a riscuotere le tasse e quindi la nobiltà viene estromessa. È un duro colpo per la nobiltà che si reagirà con la fronda della nobiltà contro la monarchia nel 1648. È uno scontro che termina con la vittoria della monarchia e quindi la monarchia potrà affermare il suo potere con più decisione.

Tramite il ministro della guerra Michel le Tellier, LuigiXIV riuscirà a imporre il controllo diretto sulle cariche della milizia. Impedendo che i nobili si promuovano tra di loro nelle carriere militari. Con Michel T. le truppe verranno controllate e gestite sotto il volere del Re baipassando il potere della monarchia.

Luigi XIV e Versailles

Nel 1661 muore Mazzarino e il re Luigi XIV decide di assumersi i suoi compiti trovandosi a detenere il potere assoluto perché diventa capo del consiglio che detta la linea politica della monarchia.

Il re per mantenere il controllo non delega, controlla i suoi ministri ed è sempre informato dei suoi affari. L`informazione è potere e il rene detieni il monopolio. Egli quindi cerca di non avere troppi intermediari. Crea delle reti postali al fine di centralizzare il suo regno. Luigi XIV si occupa dell`esercito che è il suo strumento di potere e gestisce le finanze dello Stato che è funzionale al mantenimento delle milizie. Si occupa della politica estera ma non del benessere della società che invece è gestito localmente.

Siccome il re aveva il potere decisionale sulla carriera di tutti i suoi collaboratori senza nessun criterio soggettivo si crea presto un atteggiamento servile nei suoi confronti. La monarchia è assoluta.

Il re Luigi XIV costruisce la reggia di Versailles nel 1669 dove la corte si insedierà nel 1682. La reggia diventa strumento della politica assolutista di Luigi XIV. Infatti il re obbliga una porzione della nobiltà a trasferirsi nella reggia per sradicarli dalle province e centralizzarli sotto il suo controllo. I nobili a Versailles non possono occuparsi dei loro affari e nella reggia si indebitano e spendono il loro patrimonio tra feste e banchetti. È un sistema che porta la nobiltà a dipendere dalla monarchia ancora di più. Versailles diventa una sorta di rappresentazione (come una vetrina) del potere monarchico e l`immagine prestigiosa del Re.

1. Il re crea una nobiltà di toga, che lo serve nell`amministrazione dello stato è direttamente dipendente da lui. Prima c`era la nobiltà di spada che era più indipendente, aveva dei privilegi e ricopriva cariche cavalleresche. Ora tutto il potere è incentrato sul monarca e non ci sono più contropoteri.

2. Luigi XIV estromette l`aristocrazia dalla gestione delle città e creerà dei municipi al loro interno con funzionari che dipendono da lui.

3. Abolirà l editto di Nantes nel 1685 e obbligherà i protestanti a lasciare il regno o a convertirsi al cattolicesimo.

Il re vuole un popolo uniforme e unito cattolico che riconosca il suo potere di monarca assoluto e divino, vuole eliminare questo contropotere. Gli ugonotti allora emigrano in Svizzera, nei principati tedeschi, GB e PB portando con sè anche le loro competenze e favorendo molto questi paesi. (non hanno più le loro milizie e non si possono opporre alla decisione del Re).

Colbert e l'economia francese

Colbert, ministro delle finafze del Re( 1619-1683) lo aiuta a rafforzare l`economia della monarchia. Secondo lui bisogna rafforzare il regno sviluppando nuove attività economiche e facendo affluire all`estero oro e argento. Vuole promuovere l`aumento della ricchezza del Regno di Francia. Per raggiungere tali scopi si iniziano a sviluppare delle manifatture attraverso appalti alle persone facoltose e ai borghesi. Si sviluppa così il commercio e la promozione dell`esportazione dei prodotti mano fatti di modo che l`oro e l`argento affluisca nel regno e si arricchisca. Non c`è libertà d`impresa.

Manifatture stabilimenti dove si realizzano prodotti artigianali a mano.

Appaltipermessi delle attività delle manifatture da parte del Re

Queste manifatture portano risorse fiscali nelle casse del re. Perché attraverso la concessione di appalti il Re ha il diritto di prelevare costantemente una parte degl`utili delle manifatture. I prodotti vengono venduti all`estero e nel regno aumenta l`afflusso di oro e argento.

Colbert adotta una politica protezionista, cioè eleva i dazi di importazione per i prodotti esportati che potrebbero fare concorrenza ai prodotti in casa. E l associa ad una Politica mercantilista: si cerca di produrre il più possibile per non comperare all`estero e mantenere la ricchezza all`interno dell`regno. Il regno di Francia cercherà di promuovere la creazione di cooperazioni estere attraverso la costruzione di una flotta. In questo modo aumenta l`afflusso di oro e argento all`interno dell`regno. Verranno anche create delle colonie all`estero sempre con lo scopo di ottenere un economia redditizia( in Canada, nei caraibi, in Africa, in India). Queste colonie sono funzionali perché permette al Regno . Con l`aumento delle entrate dello stato Colbert diminuisce la Taglia imposta ai contadini rendendo le loro condizioni meno gravose.

Il re utilizzerà le risorse per creare un rafforzamento della monarchia e finanziare la politica di potenza militare verso l`esterno. ( e per pagare gli investimenti di Verailles). Sotto la corona di Luigi XIV il regno si espande e si rafforza territorialmente verso il Reno (a est). Questa politica di potenza si esaurisce e il territorio non si espande più. È quindi un successo parziale perché i continui conflitti implicano un rapido esaurimento delle risorse per la politica di potenza. Nonostante le nuove entrate fiscali all`inizio del 700 il regno di Francia si troverà indebitato enormemente a causa delle continue guerre .

Il ritratto di Luigi XIV

Luigi XIV si ritrae nel 1701 in un ritratto che mette in evidenza in lusso e rappresenta la raffinatezza del Regno. Il mantello ha dei gigli disegnati che sono il simbolo della tradizione monarchica francese. Ha in mano lo scettro che incarna il suo potere esecutivo. La spada rappresenta il potere militare. La mano di giustizia incarna il suo potere giudiziario. La corona è il simbolo del potere divino. Dalla posa notiamo che è molto sicuro di sé, ci trasmette sicurezza e leggerezza. Ha le gambe de una giovane donna il viso di un vecchio. Non è realistica la sua rappresentazione visto che il suo corpo non corrisponde. Le gambe fanno riferimento alla sua gioventù e con questo ritratto vuole mettere l`accento sulla continuità dell`istituzione monarchica e sul suo potere assoluto.

La legittimazione del potere assoluto

Come giustifica la monarchia il suo potere assoluto? Attraverso degli intellettuali il re riesce a legittimare il suo potere. Jaques- Benique introduce il concetto di NATURA determinato da Dio: come Dio governa il creato, il re governa la società secondo, però seguendo la volontà di Dio. l`ordine monoteista implica un solo punto di riferimento e quindi un solo monarca. È la forma di governo più antica e tradizionale. L`unitarietà evita guerre e l`anarchia.

L`assolutismo è una forma di governo recente nei paesi occidentali. Ma in realtà il potere assoluto di Luigi XIV non era così assoluto come egli voleva far crede. Come spiega Campell nel suo testo storiografico

Domande da interrogazione

  1. Quali furono i principali cambiamenti nel potere politico dal XIV al XVIII secolo?
  2. Il potere politico passò dal papato e dall'imperatore alle città Stato, principati e monarchie feudali, che si evolsero in Stati moderni. La centralizzazione del potere, come avvenne in Francia, fu un processo chiave.

  3. Qual è il contributo di Niccolò Machiavelli alle scienze politiche moderne?
  4. Machiavelli, con un approccio laico, separò il pensiero politico dalla morale religiosa e fornì consigli su come governare efficacemente, preferendo sistemi di potere centralizzati come quello ottomano.

  5. Come si sviluppò il potere monarchico in Francia durante il XV secolo?
  6. La Francia centralizzò il potere del re, riducendo i contropoteri, grazie alla guerra dei 100 anni, che permise al re di imporre tasse dirette e costruire un esercito permanente.

  7. Quali furono le conseguenze delle guerre di religione in Francia?
  8. Le guerre tra cattolici e protestanti destabilizzarono il potere monarchico, portando a otto guerre civili e alla necessità di riconciliazione, culminando nell'Editto di Nantes del 1598.

  9. In che modo Luigi XIV consolidò il potere assoluto in Francia?
  10. Luigi XIV centralizzò il potere, costruì Versailles per controllare la nobiltà, abolì l'Editto di Nantes e promosse un'economia mercantilista, rafforzando il controllo monarchico e riducendo i contropoteri.

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