Concetti Chiave
- Nel basso medioevo, la Monarchia si alleò con la borghesia, creando una classe di funzionari per ridurre il potere feudale.
- L'accentramento del potere monarchico in Francia, Inghilterra e Spagna fu sostenuto da finanze, esercito e burocrazia.
- La Monarchia sostenne il commercio e l'industria, proteggendo gli interessi borghesi contro la nobiltà, rafforzando così il potere statale.
- Il rapporto tra Stato, Papato e Chiesa si evolse, con una subordinazione delle Chiese nazionali allo Stato e una resistenza al potere papale.
- La politica mercantilistica e coloniale si sviluppò con spedizioni di scoperta, aumentando il controllo sui mercati esteri e favorendo l'economia interna.
Indice
L'affermazione dello stato feudale
Costituiscono uno dei fenomeni più importanti del basso medioevo l’affermarsi dello stato feudale, l’assorbimento e la sottomissione dei vari enti semi-statali.
Per affermarsi la Monarchia si alleò alla borghesia, che aspirava a migliorare le proprie condizioni nei confronti della nobiltà feudale, si creò quindi una nuova classe, quella dei funzionari, che sradicò il feudalesimo.
Il potere monarchico in Europa
L’accentramento del potere nelle mani dei sovrani riuscì in Europa occidentale: Francia, Inghilterra, Spagna, intorno al 1500. la monarchia di certo non aveva distrutto il feudalesimo ma l’aveva reso inoffensivo relativamente ai sui scopi.
La burocrazia e la monarchia
La finanza, l’esercito, la burocrazia costituivano la spina dorsale della monarchia, dandole potere ed indipendenza. Le esigenze più impellenti della politica monarchica furono:l’introduzione di nuove fonti di guadagno, il ristabilimento delle preesistenti, conquista della indipendenza finanziaria.con le nuove entrate si andò a formare l’esercito stanziale, ma la forza più potente a favore della monarchia era la burocrazia che impersonificava l’autorità monarchica e aveva il compito di farla valere in ogni parte del regno.
La trasformazione dello stato
Una delle più grandi trasformazioni fu la sostituzione dello stato feudale inconsistente e naturale con uno stato burocratico e ordinato, in primo luogo in Francia. la borghesia forniva appoggio militare, finanziario e forniva funzionari di cultura giuridica, la monarchia in cambio proteggeva la città e i suoi interessi dai nobili, cercava infatti di favorire il commercio e l’industria, la borghesia, rendendosi conto che la sua prosperità coincideva con quella della monarchia, combatteva al suo fianco.
Il rafforzamento del potere monarchico
Il rafforzamento del potere monarchico si manifesta in varie direzioni.
Relazioni tra stato e chiesa
Il vassallaggio fu costretto a relazioni amichevoli con il potere monarchico o venne assorbito, si tentò di contrastare i Comuni ed inoltre si crearono nuove relazioni tra Stato, Papato e Chiesa e proprio questa si trovò ad intrecciarsi nell’organismo statale. La nuova coscienza nazionale respingeva le aspirazioni del Papato al potere temporale ma al contempo la subordinazione delle Chiese nazionali allo stato. La monarchia dovette affermarsi combattendo anche contro le organizzazioni politiche delle classi superiori, quelle inglesi e francesi si andarono via via indebolendo mentre le cortes rimasero al fianco della Corona spagnola come alleate.il sistema degli stati generali veniva indebolito ma non abolito, infatti la Corona era felice di avere l’approvazione parlamentare nel compiere determinati atti.Anche la burocrazia cercò di frenare la monarchia, essa si sentiva protettrice della legge: la monarchia non doveva degenerare nel dispotismo, il re doveva governare secondo la legge. La burocrazia di per sé non ha però i mezzi contrastare la degenerazione del potere.
Il consenso popolare
Le difficoltà interne ed esterne affrontate dai sovrani,però, stanno a significare che essi dovevano tener conto dell’opinione pubblica. Quando era necessario accattivarsi il consenso, i sovrani prendevano contatto con il pubblico attraverso manifesti e predicatori graditi. Il popolo era considerato non come una massa inanimata da plasmare ma come una forza viva. In Inghilterra e Francia era l’utile comune. La monarchia sapeva che ai propri interessi corrispondeva il benessere della borghesia e trascurava i contadini.
L'economia e la politica coloniale
Lo Stato diede nuovo impulso all’economia rendendosi suo regolatore, si cercò di raggiungere il controllo dei mercati stranieri attraverso la navigazione e trattati commerciali. Partirono spedizioni di scoperta che diedero inizio all’epoca dell’ mercantilismo e alla politica coloniale. Dal punto di vista della politica interna si cercò di favorire il benessere attraverso giustizia ed amministrazione. I sovrani provvidero anche alla cultura e alla politica sociale, si cercò di combattere i vizi con le leggi, assunse così lo Stato i compiti della Chiesa: vigilava contro l’eresia e si adoperava per la riforma. I sovrani promuovevano la diffusione della scienza e in Spagna il governo favorì la nascita delle università.
Domande da interrogazione
- Qual è stato il ruolo della borghesia nell'affermazione della monarchia nel basso medioevo?
- Come si è manifestato l'accentramento del potere nelle mani dei sovrani in Europa occidentale?
- In che modo la monarchia ha cercato di contrastare le aspirazioni del Papato e delle Chiese nazionali?
- Quali erano le difficoltà interne ed esterne affrontate dai sovrani e come influenzavano il loro governo?
- Quali misure sono state adottate per promuovere il benessere economico e sociale durante l'accentramento del potere monarchico?
La borghesia si alleò con la monarchia per migliorare le proprie condizioni rispetto alla nobiltà feudale, fornendo supporto militare, finanziario e funzionari di cultura giuridica, mentre la monarchia proteggeva i loro interessi.
L'accentramento del potere si è manifestato attraverso la creazione di un esercito stanziale, una burocrazia forte e l'introduzione di nuove fonti di guadagno, rendendo il feudalesimo inoffensivo e rafforzando l'indipendenza finanziaria della monarchia.
La monarchia ha respinto le aspirazioni del Papato al potere temporale e ha subordinato le Chiese nazionali allo stato, intrecciandole nell'organismo statale e creando nuove relazioni tra Stato, Papato e Chiesa.
I sovrani dovevano tener conto dell'opinione pubblica e cercare il consenso attraverso manifesti e predicatori, poiché il popolo era considerato una forza viva e non una massa inanimata.
Lo Stato ha regolato l'economia, cercato il controllo dei mercati stranieri, promosso la giustizia e l'amministrazione, combattuto i vizi con le leggi, vigilato contro l'eresia e promosso la diffusione della scienza e la nascita delle università.