Concetti Chiave
- Durante il '600, l'Italia perse il suo ruolo economico dominante, passando dalla produzione di manufatti a quella di materie prime, come la seta grezza.
- Non tutte le regioni furono colpite dalla crisi economica, con alcuni centri minori che ottennero un successo economico significativo.
- Il commercio italiano soffrì la concorrenza straniera a causa del costo elevato dei prodotti, nonostante la loro alta qualità.
- L'investimento fondiario divenne prevalente, con un incremento dell'acquisizione di terre e titoli nobiliari, indicativo di un cambiamento sociale e non un ritorno al feudalesimo.
- Sotto l'influenza spagnola, l'Italia subì un pesante fiscalismo, provocando ribellioni e un deterioramento della situazione economica.
Il commercio e la concorrenza
Il commercio: esclusa dai grandi traffici oceanici, l’Italia fu sopraffatta dalla concorrenza anche nel mare. I motivi dell’incapacità italiana di fronteggiare la concorrenza straniera erano diversi. I prodotti italiani erano di alta qualità ma avevano due difetti: costavano molto ed erano fuori mercato.L’agricoltura: furono spostate quote di capitali dall’industria e dal commercio verso l’agricoltura. Ci fu la tendenza a indirizzare i profitti verso l’investimento fondiario che garantiva stabilità di rendita. L’acquisizione di terre comportava spesso anche l’acquisizione di titoli nobiliari (rifeudalizzazione). Ciò non era un ritorno al feudalesimo ma una crescita di status degli acquirenti.
L'Italia sotto il dominio spagnolo
L’Italia spagnola: dopo la pace di Cateau-Cambresis nel 1559 gran parte dell’Italia era entrata nell’orbita Spagnola che controllava direttamente Napoli, Sicilia, Sardegna, Milano e lo Stato dei Presidi; condizionava inoltre strettamente la politica di stati formalmente indipendenti come Genova, la Toscana, lo Stato della chiesa, i ducati di Parma, Piacenza, Mantova, Ferrara ecc.. questi possedimenti erano importanti per la Spagna a causa della loro posizione sul mare e in quanto tramite un pesante fiscalismo riuscivano a ottenere soldati, viveri e denaro. Questo fiscalismo aggravò lo stato economico italiano e portò al brigantaggio nelle campagne e a delle rivolte anti-spagnole che culminarono con il Masaniello.
Domande da interrogazione
- Quali furono le cause principali della crisi economica dell'Italia nel '600?
- Come si adattò l'economia italiana durante la crisi del '600?
- Quali furono le conseguenze del dominio spagnolo sull'Italia?
La crisi economica dell'Italia nel '600 fu principalmente causata dalla polarizzazione della ricchezza, che portò a un decremento dei redditi popolari e a una diminuzione della domanda di beni sul mercato.
Durante la crisi del '600, l'economia italiana si riconvertì dalla produzione di manufatti alla produzione di materie prime, come la seta grezza, per rifornire le industrie straniere.
Il dominio spagnolo sull'Italia portò a un pesante fiscalismo che aggravò l'economia italiana, causando brigantaggio nelle campagne e rivolte anti-spagnole, culminate con il Masaniello.