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Concetti Chiave

  • Nel Seicento, l'emigrazione di intere comunità verso le Americhe inizia a causa della ricerca di nuove terre e la fuga dalle persecuzioni religiose.
  • Le tredici colonie inglesi nascono da gruppi organizzati e dai Padri Pellegrini di origini puritane, con una struttura politica indipendente dalla madrepatria.
  • I coloni stabiliscono un patto per il libero esercizio del culto religioso e la formazione di un Civico Corpo Politico, sostenuto da tutta la popolazione.
  • Il commercio triangolare emerge come base del commercio globale, coinvolgendo lo scambio di merci, persone ridotte in schiavitù e prodotti tra Europa, Africa e America.
  • Gli schiavi africani sono sfruttati nelle piantagioni del Nord America meridionale, contribuendo all'economia delle colonie e al commercio globale.

Indice

  1. Colonizzazione e migrazione nel Seicento
  2. Struttura e indipendenza delle colonie
  3. Commercio triangolare e schiavitù

Colonizzazione e migrazione nel Seicento

Nonostante la colonizzazione delle Americhe fosse cominciata già dalla loro scoperta, la prima vera e propria emigrazione di intere comunità si ha nel Seicento, secolo in cui la popolazione cercava sia nuove terre che una via di fuga dalle ultime persecuzioni religiose. È ora che nascono le tredici colonie inglesi che, oltre a piccoli gruppi organizzati e autorizzati di sudditi, sono formate dai cosiddetti Padri Pellegrini, di origini puritane.

Struttura e indipendenza delle colonie

La struttura delle colonie si delineò ben presto indipendente politicamente dalla madrepatria, nonostante fosse in qualche modo sottomessa economicamente. I coloni si impegnavano a costituire un territorio diverso da quello disastroso che lasciavano in Europa: essi erano legati da un patto che sanciva il libero esercizio del culto religioso e la formazione di un Civico Corpo Politico, sostenuto economicamente da tutta la popolazione.

Commercio triangolare e schiavitù

La presenza di territori oltre oceano in qualche modo collegati all’Europa, poneva le basi per un commercio sempre più globale, che si espresse in questo periodo attraverso il “commercio triangolare”. Esso era costituito da tre passaggi: merci inglesi partivano per arrivare in Africa, dove venivano scambiate con la porzione di popolazione più giovane e forte che, da quel momento in poi, veniva relegata ad una condizione di schiavitù. In anguste navi essi erano condotti in Nord America, specialmente nella zona meridionale e quindi “lontana” dalle tredici colonie, dove venivano sfruttati per la coltivazione nelle piantagioni; i prodotti venivano poi riportati e venduti in Europa.

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