Concetti Chiave
- Durante il periodo tra il 1500 e il 1600, l'Italia affronta una crisi demografica ed economica, accentuata da carestie, pestilenze e conflitti sociali.
- La rifeudalizzazione colpisce principalmente l'Italia meridionale, con i baroni e i proprietari borghesi che sfruttano i contadini per mantenere elevati standard di vita.
- Nel regno di Napoli, lo sfruttamento fiscale è severo e il denaro raccolto viene in parte trasferito in Spagna, impoverendo ulteriormente la regione.
- Il 1600 segna l'inizio della rivoluzione scientifica, con Galileo Galilei che sfida le concezioni aristoteliche e integra la matematica nella comprensione del mondo naturale.
- Galileo rinnova il rapporto tra scienza e fede, negando alla religione il diritto di limitare le idee scientifiche e promuovendo una nuova visione della ricerca.
Indice
Crisi demografica ed economica
Le popolazioni dell’Europa tornano a essere colpite da carestie e pestilenze, che causarono una crisi demografica e successivamente economica e la condizione peggiore era quella dei contadini. Ma molti storici sostengono che la causa del blocco economico e demografico sia l’aumento dei conflitti tra i gruppi sociali.
Rifeudalizzazione e sfruttamento
La rifeudalizzazione si verifica soprattutto nell’Italia meridionale ed è un ritorno alla feudalizzazione e lo sfruttamento delle classi.
I feudi prima del 600 non sono scomparsi in Europa, e la rifeudalizzazione non fa ricomparire la servitù nel Regno di Napoli e di Sicilia. Il concetto di rifeudalizzazione ci fa capire la tendenza dei baroni a valersi dei loro diritti feudali e la tendenza dei proprietari borghesi ed ecclesiastici a premere sul mondo contadino per non rinunciare ad un alto tenore di vita. Nel regno di Napoli lo sfruttamento fiscale è molto pesante. Il viceré continua a richiedere nuovi tributi. Una parte del denaro incamerato finisce in Spagna impoverendo maggiormente lo stato napoletano. Lo stato vende parte dei beni pubblici e i compratori sono i banchieri pochi mercanti che come parassiti approfittano di questa situazione. Chi paga un avido contributo fiscale è il contadino che porta i suoi prodotti alle fiere.
Rivoluzione scientifica del 600
Il 600 è anche il secolo della rivoluzione scientifica con Galileo Galilei. Nella cultura medievale la scienza era una parte della filosofia e ancella della teologia che aveva il compito di sistemare in modo razionale ciò che la religione rivelava sulla natura. Nelle università del medioevo c’è una netta suddivisione tra arti meccaniche e conoscenza. Il filosofo cui si faceva riferimento era Aristotele i cui testi furono ritenuti esaurienti e completi dagli stessi umanisti che non guardarono oltre, come invece face Galileo che va oltre Aristotele. Galileo utilizzando un linguaggio esclusivamente matematico abolisce la differenza tra mondo celeste e terrestre e verifica l’esistenza di leggi che valgono allo stesso tempo per il moto di un pianeta e per quello di un corpo in caduta libera. Questo nuovo spazio di ricerca non contrasta la fede religiosa ma la rinnova profondamente negandone il diritto di determinare le idee scientifiche.
Domande da interrogazione
- Quali furono le principali cause della crisi demografica ed economica in Italia tra il 500 e il 600?
- In che modo la rifeudalizzazione influenzò l'Italia meridionale durante questo periodo?
- Qual è stato il contributo di Galileo Galilei alla rivoluzione scientifica del 600?
Le principali cause della crisi demografica ed economica furono le carestie, le pestilenze e l'aumento dei conflitti tra i gruppi sociali, che colpirono duramente soprattutto i contadini.
La rifeudalizzazione portò a un ritorno alla feudalizzazione e allo sfruttamento delle classi, con i baroni che si avvalevano dei loro diritti feudali e i proprietari borghesi ed ecclesiastici che esercitavano pressioni sui contadini per mantenere un alto tenore di vita.
Galileo Galilei contribuì alla rivoluzione scientifica abolendo la distinzione tra mondo celeste e terrestre e dimostrando l'esistenza di leggi universali, utilizzando un linguaggio matematico che rinnovò profondamente la fede religiosa senza contrastarla.