Concetti Chiave
- La dinastia Tudor si estinse nel 1603 e la corona passò a Giacomo I Stuart, che riunì sotto di sé Scozia, Inghilterra e Irlanda.
- L'unione delle tre regioni sotto Giacomo I creò tensioni religiose a causa delle differenze confessionali tra Scozia, Inghilterra e Irlanda.
- Nel 1605, il malcontento religioso portò alla congiura delle polveri, un tentativo fallito di far esplodere il Parlamento.
- Giacomo I cercò di ottenere il supporto della nobiltà e dell'alto clero, suscitando il malcontento della Camera dei Comuni.
- Nel 1621, la necessità di fondi spinse Giacomo I a convocare il Parlamento, che rivendicò il diritto di intervenire sulle questioni statali.
Indice
La successione di Giacomo I
Nel 1603, con la morte di Elisabetta I la dinastia dei Tudor si estinse e la corona passò al parente più prossimo, Giacomo I Stuart. Egli attuò una politica antiparlamentare, destinata a provocare una serie di contrasti religiosi, politici e sociali. Essendo re di Scozia (figlio di Maria Stuart), egli riunì nella propria persona, la Scozia, l’Inghilterra e l’Irlanda (che era stata annessa alla corona Inglese precedentemente), anche se non si trattava di un unione politica vera e propria (perché ciascuno Stato aveva il proprio Parlamento).
Conflitti religiosi e politici
Questa unione creò le premesse di un conflitto religioso, in quanto la Scozia era presbiteriana orientamento democratico), l’Inghilterra era anglicana episcopale (orientamento gerarchico) e l’Irlanda era cattolica (desiderosa di indipendenza).
La congiura delle polveri
Infatti, nel 1605, un gruppo di cattolici, delusi dalla politica del re in materia religiosa, organizzarono la congiura delle polveri, che aveva l’obiettivo di far saltare in aria il palazzo dove si trovava il Parlamento.
Tensioni con il Parlamento
Giacomo I decise di reprimere con durezza questa ribellione e nel frattempo cercò di ottenere il favore della Camera alta o dei Lords (concedendo ricche pensioni di corte e il mantenimento dei diritti feudali), che rappresentava nel Parlamento gli interessi della grande nobiltà terriera e dell’alto clero. In questo modo suscitò il malcontento della Camera bassa o dei Comuni, e ne derivò un duro conflitto tra il re e la Camera dei Comuni, che il sovrano riteneva di poter superare non convocando più il Parlamento.
La necessità di fondi
Ma nel 1621, poiché aveva bisogno di una grande somma di denaro, Giacomo I, dovette rivolgersi al Parlamento; che rispose rivendicando il proprio diritto a intervenire in tutto ciò che riguardava lo Stato, la politica, l’economia e la stessa condotta del re.
Domande da interrogazione
- Quali furono le conseguenze della successione di Giacomo I al trono?
- Cosa scatenò la congiura delle polveri del 1605?
- Come reagì Giacomo I alle tensioni con il Parlamento?
La successione di Giacomo I portò a una politica antiparlamentare e a contrasti religiosi, politici e sociali, poiché riunì sotto la sua corona Scozia, Inghilterra e Irlanda, ognuna con il proprio Parlamento.
La congiura delle polveri fu scatenata dalla delusione dei cattolici nei confronti della politica religiosa di Giacomo I, con l'obiettivo di far esplodere il palazzo del Parlamento.
Giacomo I cercò di reprimere le ribellioni e ottenere il favore della Camera alta, ma suscitò il malcontento della Camera dei Comuni, portando a un conflitto che cercò di superare non convocando più il Parlamento.