Concetti Chiave
- La dinastia di Giacomo I segna un periodo di assolutismo monarchico con tensioni religiose tra l'Inghilterra anglicana e la Scozia presbiteriana.
- In Inghilterra, la Chiesa anglicana è gerarchica con vescovi nominati dal re, mentre in Scozia la struttura presbiteriana è basata su assemblee elettive.
- Il tentativo di Giacomo I di unificare le chiese sotto il controllo del re incontra resistenza, specialmente in Scozia e con la popolazione cattolica irlandese.
- Le tensioni politiche vedono oppositori parlamentari e puritani scozzesi sfidare l'autorità del re, cercando di separare ulteriormente Stato e Chiesa.
- Nonostante le tensioni, il Parlamento generalmente risponde alle richieste del re, come la partecipazione alla guerra contro la Spagna nel 1624.
Indice
L'inizio della dinastia
La dinastia inizia con Giacomo I, e rappresenta ancora un periodo di assolutismo monarchico, che parte con uno Stato in cui sono ancora presenti i due parlamenti di Inghilterra e Scozia. Ciò che crea più problemi è però la questione religiosa. Infatti la Riforma aveva seguito percorsi diversi in Inghilterra e Scozia.
Differenze religiose tra Inghilterra e Scozia
Nella prima era stata stabilita la Chiesa anglicana, con al vertice il re, che inizia ad organizzarsi attraverso un sistema gerarchico, con vescovi nominati dal monarca.
Nella seconda c’è una chiesa che segue il modello presbiteriano, cioè con gerarchie che sono frutto di un’organizzazione assembleare che parte dal basso e si sviluppa su vari livelli: i fedeli si riuniscono ed eleggono come “rappresentanti” i presbiteri, che a loro volta si riuniscono in un organismo assembleare più alto, il Presbiterio, che manda propri rappresentanti al Sinodo, l’assemblea generale.
La visione presbiteriana e le sue sfide
La visione presbiteriana è eminentemente teocratica, accentuando l’importanza della chiesa rispetto al potere temporale. Giacomo, come Re di Scozia, aveva provato già a infiltrare vescovi da lui nominati, ma senza successo. Come Re di Gran Bretagna, e come capo della Chiesa anglicana, la minaccia è ancora più forte. Il rapporto Stato-Chiesa si radicalizza quando si annette l’Irlanda, la cui maggioranza della popolazione è cattolica. Ma il cattolicesimo come religione in sé non è tanto un problema: tantissimi per esempio sono i re protestanti sposati con cattoliche. Carlo I, per esempio. Carlo II addirittura si converte su letto di morte, mentre Giacomo II si converte ancora vivente.
Conflitti religiosi e politici sotto Giacomo I
Con Giacomo I le principali forze che si oppongono alla pretesa assolutistica della monarchia sono quasi le stesse: oppositori parlamentari, sostenitori del common law, puritani scozzesi, che nella loro visione teocratica avrebbero voluto volentieri separato Chiesa e Stato, come era prima della Chiesa anglicana. Le occasioni in cui viene convocato il parlamento sono sempre buone per far presente al re quello che magari non vorrebbe sentire. Di sfondo c’è la Guerra dei Tren’anni, partecipata non in prima persona. Giacomo convoca il Parlamento nel 1622, per poi scioglierlo. Gli impone l’abolizione delle leggi enclosures, cioè quelle che limitavano la possibilità dei nobili e proprietari fondiari di recintare grandi territori di propria iniziativa. A parte questo episodio, il Parlamento non si dimostra recalcitrante alle richieste della Corona, come per esempio alla richiesta del 1624 di entrare in guerra con la Spagna.
Domande da interrogazione
- Quali erano le principali differenze religiose tra Inghilterra e Scozia durante la dinastia di Giacomo I?
- Come reagiva il Parlamento alle richieste di Giacomo I?
- Quali erano le principali forze di opposizione alla monarchia assolutistica di Giacomo I?
In Inghilterra era stata stabilita la Chiesa anglicana con il re al vertice, mentre in Scozia la chiesa seguiva il modello presbiteriano, con una struttura gerarchica assembleare.
Il Parlamento non si dimostrava generalmente recalcitrante alle richieste della Corona, come dimostrato dalla richiesta del 1624 di entrare in guerra con la Spagna.
Le principali forze di opposizione erano gli oppositori parlamentari, i sostenitori del common law e i puritani scozzesi, che desideravano una separazione tra Chiesa e Stato.