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Concetti Chiave

  • Enrico IV divenne re di Francia nel 1589, designato da Enrico III come successore, a condizione di convertirsi al cattolicesimo.
  • Le tensioni religiose e politiche in Francia erano intense, con i Guisa sostenuti dalla Spagna e i protestanti dai principi luterani tedeschi.
  • La conversione di Enrico IV al cattolicesimo nel 1593 fu un atto politico volto a pacificare la Francia, esemplificato dalla celebre frase "Parigi val bene una messa".
  • La conversione di Enrico IV portò alla pace tra cattolici e protestanti, con Papa Clemente VIII che riconobbe la sua ascesa al trono.
  • La pace di Vervins nel 1598 segnò la fine delle ostilità tra Francia e Spagna, consolidando il regno di Enrico IV.

Indice

  1. La successione di Enrico III
  2. La reazione cattolica e la conversione

La successione di Enrico III

Nel 1574 Carlo IX morì e la corona passò a suo fratello Enrico III, cattolico convinto ma preoccupato dello strapotere acquisito dai Guisa.

Le vicende francesi si intrecciarono a quelle internazioni: i Guisa cercarono l'appoggio di Filippo II di Spagna, i protestanti quello dei principi luterani tedeschi.

In una situazione di crescente disordine, il timore dell'invadenza spagnola in Francia spinse Enrico III a far assassinare Enrico di Guisa (1588). La vendetta cattolica per il "tradimento" del re non si fece attendere: nell'agosto 1589 anche Enrico III venne ucciso da un fanatico. A questo punto l'erede più diretto al trono era proprio il capo degli ugonotti Enrico di Borbone, hce aveva sposato la sorella del sovrano defunto, Margherita di Valois. Del resto lo stesso Enrico III, poco prima di morire, lo aveva designato come suo successore a condizione che diventasse cattolico. Nel 1589, così, l'uomo che aveva guidato gli ugonotti in tante battaglie divenne re di Francia con il nome di Enrico IV.

La reazione cattolica e la conversione

Il mondo cattolico raeagì immediatamente: papa Sisto V negò la validità di qeusta successione e Filippo II ordinò al suo esercito di invadere la Francia.

A questo punto, Enrico IV scelse di compiere l'unico atto politico che avrebbe potuto pacificare la Francia: nel 1593, nella cattedrale di Saint Denis, abiurò la sua antica fede e si convertì al cattolicesimo. Era il trionfo della ragion di Stato sulle passioni religiose, un fatto ben espresso dalla frase che la tradizione attribuisce a Enrico IV: "Parigi val bene una messa". Per quanto spregiudicata, la scelta di Enrico fu un bene per la Francia, perché costituì la prremessa della pace tra cattolici e protestanti. Infatti la sua conversione ebbe le conseguenze che il sovrano francese sperava: papa Clemente VIII riconobbe la sua ascesa altrono e anche Filippo II dovette rassegnarsi e sottoscrivere con la Francia la pace di Vervins (1598).

Domande da interrogazione

  1. Quali furono le circostanze che portarono Enrico di Borbone a diventare re di Francia?
  2. Enrico di Borbone divenne re di Francia dopo l'assassinio di Enrico III, che lo aveva designato come successore a condizione che si convertisse al cattolicesimo. La sua successione fu contestata, ma alla fine accettata dopo la sua conversione.

  3. Come reagì il mondo cattolico alla successione di Enrico IV?
  4. Il mondo cattolico reagì negativamente inizialmente, con papa Sisto V che negò la validità della successione e Filippo II che ordinò l'invasione della Francia. Tuttavia, la conversione di Enrico IV al cattolicesimo portò al riconoscimento della sua ascesa al trono.

  5. Quali furono le conseguenze della conversione di Enrico IV al cattolicesimo?
  6. La conversione di Enrico IV al cattolicesimo portò alla pacificazione tra cattolici e protestanti in Francia, con il riconoscimento del suo regno da parte di papa Clemente VIII e la firma della pace di Vervins con Filippo II nel 1598.

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