Concetti Chiave
- Guglielmo Tell è un leggendario eroe svizzero, simbolo di libertà e indipendenza, anche se la sua esistenza storica è incerta.
- La storia di Tell si colloca alla fine del XIII secolo, durante il dominio oppressivo degli Asburgo in Svizzera.
- Il racconto più famoso è la sfida di colpire una mela sulla testa del figlio, un atto di ribellione contro l'autorità tirannica di Gessler.
- La leggenda di Tell ha contribuito alla nascita della Confederazione Elvetica nel 1291, unendo le forze contro gli Asburgo.
- Il mito di Guglielmo Tell è stato rielaborato nella letteratura e nella storiografia, con opere di Schiller e Rossini che ne hanno amplificato la fama.
Indice
L'eroe leggendario svizzero
Guglielmo Tell è un leggendario eroe svizzero, vissuto fra la fine del XIII e l'inizio del XIV secolo. È possibile che un uomo di nome Guglielmo Tell non sia mai esistito; ma sappiamo che, allo stesso tempo, viveva un uomo coraggioso, un balestriere, un patriota, il cui nome è sconosciuto e che è stato soprannominato Guglielmo Tell. Comunque sia, il leggendario eroe dell'indipendenza svizzera rimane per tutto il popolo svizzero l'eroe nazionale per eccellenza e la personificazione delle lotte per la libertà e l'indipendenza.
Oppressione e resistenza
Alla fine del XIII secolo, nelle valli di Uri, Schwyz e Obwalden, gli ufficiali giudiziari degli Asburgo opprimevano duramente gli abitanti: un giorno, un contadino di Bürglen, Guglielmo Tell, si recò ad Altdorf.
La sfida del cappello
A quel tempo, la Svizzera dipendeva ancora dal Sacro Romano Impero. Gli ufficiali giudiziari (= governatori) inviati nei cantoni svizzeri per rappresentare l'autorità dell'Austria, erano dei veri e propri tiranni. A Uri, l'ufficiale giudiziario, Herman Gessler, era noto per la sua disumanità e la eccessiva severità nell’amministrare la giustizia. Già gli abitanti Walter Fürst di Uri, Werner Staufacher di Schwyz, Arnold Melchthal di Unterwalden e dieci amici di ciascuno si erano riuniti a Rütli e avevano giurato di liberare il loro paese. Fu allora che Gessler decise di controllare la lealtà del suo popolo. Sulla pubblica piazza di Altdorf, fece issare il suo cappello all'estremità di un palo e chiese a tutti di salutare il cappello con i colori dell'Austria ogni volta che passavano. Nessuno osò sfidare l'ordine dell'ufficiale giudiziario, tranne Guglielmo Tell che passava per il miglior balestriere del cantone e che si rifiutò di salutare il simbolo asburgico.
La prova della mela
Fu arrestato e portato davanti a Gessler che decise di non metterlo subito in prigione ma di sfidarlo. Ordinò a Guglielmo di mettere Walter, suo figlio, ai piedi di un albero, con una mela in testa, fece indietreggiare il padre di cento passi e gli chiese di dimostrare che era davvero il miglior balestriere del cantone trafiggendo la mela. All'inizio, Guglielmo si rifiutò di eseguire l’ordine, ma alla fine fu costretto a obbedire.
La fuga e il salto di Tell
Riuscì a centrare la mela; tuttavia, aveva risparmiato una seconda freccia, riservata per Gessler, nel caso in cui suo figlio fosse stato ucciso. Quando Gessler seppe a cosa sarebbe servito la seconda freccia, preso dall’ira, ordinò che padre e figlio fossero rinchiusi nella fortezza di Küssnach, ma per arrivarci occorreva attraversare un lago. Gessler, accompagnato dalla sua scorta, si imbarcò a Flüelen per Küssnacht. Durante la traversata scoppiò una tempesta così violenta che i barcaioli chiesero aiuto a Tell e Gessler ordinò che Guglielmo fosse liberato dalle catene che lo tenevano prigioniero per aiutare a manovrare la barca; gli promise persino che, se fossero arrivati sani e salvi, avrebbe liberato entrambi, lui e il figlio.
Una volta riuscito ad accostare, Guglielmo saltò sulla riva con il figlio in braccio, dopodiché spinse la barca in mare. Ancora oggi, questo luogo è chiamato il "Salto di Tell".
L'imboscata e la nascita della Confederazione
Poco dopo Tell tese un'imboscata all'ufficiale giudiziario Gessler sulla strada per Küssnach e lo uccise con la freccia di cui non aveva avuto bisogno ad Altdorf.
La notizia dell'azione eroica di Guglielmo Tell si diffuse velocemente nel Waldstätten. L'impresa di Tell confermò gli abitanti nella loro ferma volontà di acquisire indipendenza e libertà. In seguito, Tell si unì quindi ai cospiratori di Uri, Schwyz e Obwalden, che, nel prato del Rütli (sulla riva occidentale del Lago dei Quattro Cantoni), giurarono un'alleanza perpetua contro gli Asburgo.
Infatti, il 1° agosto 1291, poco dopo la morte di Rodolfo, i cospiratori del Rütli resero pubblico il patto: era nata così la Confederazione Elvetica.
Guglielmo Tell, in seguito, morì tra le onde del fiume Schaechen mentre soccorreva un bambino caduto in acqua.
La leggenda e la sua evoluzione
Certo, Guglielmo Tell non è realmente esistito, ma molti balestrieri si interessano di questa figura in modo che il leggendario eroe prodotto per sempre nella memoria e duri fino alla fine dei tempi.
Origini e influenze della leggenda
Il mito di Guglielmo Tell nasce alla fine del XIV secolo: una canzone e una cronaca menzionano per la prima volta Guglielmo Tell e la leggenda della balestra, comune a molti miti relativi alla libertà.
La leggenda di Guglielmo Tell e delle sue imprese sembra essere derivata da antiche leggende per nulla svizzere.
In un testo, scritto nel XII secolo dal monaco Saxo Grammaticus, intitolato Gesta Danorum (= Gesti illustri dei Danesi), troviamo le avventure di un balestriere di nome Tolke, obbligato a scagliare una freccia conto un bersaglio costituito da una mela, posta sulla sua la testa del figlio.
La verità dietro il mito
Nel XV secolo, Aegigius Tschudi, autore del Chronicon helveticum, dà alla leggenda la sua forma finale e data l'evento al 1307. Ma, nel XVIII secolo, fu trovato il testo del Patto di Rütli, che risale al 1291. Come conciliare questa data con la data leggendaria? Il dramma di Schiller su Guglielmo Tell (1804) ripristinò la credibilità della leggenda.
Gli storici del XIX secolo sottolinearono gli errori e le implausibilità del mito e, con grande disappunto dei patrioti svizzeri, conferiscono alla storia di Guglielmo Tell il livello della leggenda.
Nel XX secolo, gli storici hanno cercato nel mito, al di là del fatto che sia plausibile o no, uno sfondo di verità, che la tradizione popolare aveva distorto e abbellito. L'ufficiale giudiziario Gessler non è mai esistito; Guglielmo Tell è probabilmente solo un soprannome. Tuttavia, nel 1291 un ufficiale giudiziario, appartenente alla famiglia degli Asburgo fu ucciso da un contadino di Uri, i castelli furono bruciati e Rodolfo d'Asburgo dovette promettere agli uomini delle valli che non li avrebbe più fatti giudicare dai suoi balivi, ma dai loro pari.
L'eredità culturale di Tell
La letteratura si è impadronita della figura dell’eroe nazionale svizzera ed ha prodotto opere liriche come quella di Schiller e di Rossini.
Domande da interrogazione
- Chi era Guglielmo Tell e perché è considerato un eroe nazionale svizzero?
- Qual è stata l'azione più famosa attribuita a Guglielmo Tell?
- Come ha contribuito Guglielmo Tell alla nascita della Confederazione Elvetica?
- Qual è il legame tra la leggenda di Guglielmo Tell e altre storie simili in Europa?
- Come è stata trattata la figura di Guglielmo Tell nella letteratura e nella storiografia?
Guglielmo Tell è un leggendario eroe svizzero, simbolo dell'indipendenza e della lotta per la libertà della Svizzera. Sebbene la sua esistenza storica non sia confermata, rappresenta la personificazione delle lotte contro l'oppressione degli Asburgo alla fine del XIII secolo.
L'azione più famosa attribuita a Guglielmo Tell è quella di aver colpito con una freccia una mela posta sulla testa di suo figlio, dimostrando la sua abilità di balestriere e sfidando l'autorità tirannica dell'ufficiale giudiziario Gessler.
Dopo l'uccisione dell'ufficiale giudiziario Gessler, Guglielmo Tell si unì ai cospiratori di Uri, Schwyz e Obwalden nel prato del Rütli, dove giurarono un'alleanza perpetua contro gli Asburgo. Questo evento è considerato fondamentale per la nascita della Confederazione Elvetica nel 1291.
La leggenda di Guglielmo Tell e la prova della mela hanno paralleli in altre storie europee, come quella del balestriere Tolke nel Gesta Danorum di Saxo Grammaticus, suggerendo che la leggenda di Tell possa derivare da antiche leggende non svizzere.
La figura di Guglielmo Tell è stata oggetto di opere letterarie, come il dramma di Schiller e l'opera lirica di Rossini, che hanno contribuito a consolidare la sua immagine di eroe nazionale. Nel corso dei secoli, gli storici hanno oscillato tra il considerare Tell un personaggio leggendario e il cercare un fondo di verità storica nelle narrazioni popolari che lo riguardano.