daddy8
Ominide
4 min. di lettura
Vota 5 / 5

Concetti Chiave

  • Nella penisola iberica del Quattrocento esistevano cinque regni principali, tra cui spiccavano Castiglia e Aragona, coinvolti in frequenti crisi di successione.
  • La Castiglia affrontò una grave crisi di successione che portò a conflitti civili, risolta con il matrimonio di Isabella di Castiglia e Ferdinando II d'Aragona.
  • L'unificazione di Castiglia e Aragona portò a tensioni dovute alle differenze amministrative e linguistiche tra i due regni.
  • Le minoranze ebraiche e musulmane, particolarmente presenti in Castiglia, furono soggette a espulsioni e conversioni forzate, culminando nell'Inquisizione.
  • La "Reconquista" culminò con la conquista del regno di Granada, eliminando la presenza musulmana in Spagna entro la fine del Quattrocento.

Indice

  1. I regni iberici del Quattrocento
  2. Crisi di successione in Castiglia
  3. Unificazione di Castiglia e Aragona
  4. Differenze culturali e linguistiche
  5. Espulsione delle minoranze

I regni iberici del Quattrocento

Nel secolo Quattrocento, in terra iberica, erano presenti ben cinque regni: Castiglia, Aragona, Portogallo, Navarra e Granada (in quel periodo in mano ai musulmani). Quasi in tutto il territorio si estesero conflitti civili che videro come prima protagonista la Castiglia, in seguito alla grave crisi di successione verso la seconda metà del Trecento, per poi protrarsi verso il Portogallo e in Aragona. Per quanto riguarda il primo, attraverso una Rivoluzione feudale, subentrò al potere Giovanni I, e assieme a lui, la dinastia degli Aviz; il tutto, fece sì che il Portogallo diventasse ben presto una potenza marittima capace di fare concorrenza alle altre potenze commerciali. Per quanto concerne l'Aragona, dopo l'estinzione dell'ultima dinastia, l'incarico di creare una nuova dinastia fu affidato a Ferdinando I d'Antequera.

Crisi di successione in Castiglia

Nella seconda metà del Quattrocento, un'altra crisi di successione colpì la Castiglia. In seguito alla morte di Giovanni II, e grazie alla nascita di Giovanna, il cui padre era il figlio maschio di Giovanni II (Enrico IV), e la madre Giovanna di Portogallo, sembrò che la dinastia potesse continuare (da ricordare che in Spagna era ammessa la discendenza per via femminile).

Una fazione che si oppose a un eventuale ascesa al trono di Giovanna non tardò ad arrivare e questa situazione fece esplodere l'ennesima guerra civile.

Unificazione di Castiglia e Aragona

Da questo momento si seguirono due vie matrimoniali: la prima, che vide Isabella di Castiglia prendere in sposo Ferdinando II d'Aragona, la seconda, caratterizzata dall'unione tra Giovanna e il re portoghese, il quale invase la Castiglia, dichiarando lui e la moglie sovrani del regno. Queste vie si incrociarono quando si presentarono nuovi conflitti, che vide opposte proprio queste due coppie, rappresentanti rispettivamente della Castiglia (la prima) e del Portogallo (la seconda): uscirono trionfatori, e conseguentemente, sovrani del regno, Ferdinando d'Aragona e Isabella di Castiglia. Ciò causò però non pochi problemi in seguito all'unificazione. I due regni avevano amministrazioni diverse e le differenze tra Castiglia e Aragona non erano marginali.

Differenze culturali e linguistiche

La Castiglia non aveva ancora stabilizzato i propri confini, in quanto aveva ancora tra i suoi obiettivi il recupero dei territori del Sud, occupati da musulmani; diversa era l'Aragona, i cui confini erano già stati fissati tempo prima. Da non dimenticare poi le differenze linguistiche: il castigliano e il catalano erano lingue ben diverse tra loro all'epoca. La presenza di minoranze come ebrei e mori non facilitò le cose: questi erano presenti soprattutto in Castiglia e svolgevano attività tradizionali come usura, commercio, artigianato e non era proprio loro intento far parte di un'intera comunità cristiana.

Espulsione delle minoranze

Ciò, naturalmente, stava cominciando a diventare intollerabile per gli spagnoli che non tardarono ad attuare pratiche di espulsione su queste minoranze e/o conversioni forzate; addirittura venne istituto un tribunale dell'Inquisizione che diede avviò ad un numero elevato di processi che portò anche al rogo tantissimi mori ed ebrei. Parallelamente, ecco che prese avvio anche l'ultima fase della cosiddetta "Reconquista" contro il regno di Granada, ultimo tassello da completare. Una serie di provvedimenti attuati dal potere reale, incluso l'obbligo di espulsione nei confronti di queste minoranze, (completatisi a ridosso del Cinquecento), fece sì che in Spagna non ci fosse più traccia di mori ed ebrei.

Domande da interrogazione

  1. Quali erano i regni presenti nella penisola iberica nel Quattrocento?
  2. Nel Quattrocento, in terra iberica, erano presenti cinque regni: Castiglia, Aragona, Portogallo, Navarra e Granada.

  3. Chi divenne sovrano del Portogallo dopo la Rivoluzione feudale?
  4. Giovanni I divenne sovrano del Portogallo, inaugurando la dinastia degli Aviz.

  5. Quali furono le conseguenze dell'unione matrimoniale tra Isabella di Castiglia e Ferdinando II d'Aragona?
  6. L'unione portò all'unificazione dei regni di Castiglia e Aragona, ma causò problemi a causa delle differenze amministrative e linguistiche tra i due regni.

  7. Quali minoranze erano presenti in Castiglia e quali attività svolgevano?
  8. In Castiglia erano presenti minoranze di ebrei e mori, che svolgevano attività come usura, commercio e artigianato.

  9. Quali misure furono adottate contro le minoranze in Spagna durante la Reconquista?
  10. Furono attuate pratiche di espulsione e conversioni forzate, e venne istituito un tribunale dell'Inquisizione che portò a numerosi processi e roghi di mori ed ebrei.

Domande e risposte

Hai bisogno di aiuto?
Chiedi alla community

Le colonie latine

Mauro_105 di Mauro_105

URGENTE (321112)

Lud_ di Lud_

domandina

Samantha Petrosino di Samantha Petrosino