Concetti Chiave
- La guerra dei sette anni inizia nel 1756 con la rottura dell'alleanza tra Austria e Inghilterra, sostituite da un'alleanza austro-francese contro il blocco anglo-prussiano.
- Nonostante la temporanea occupazione di Berlino da parte degli Austriaci, la defezione della Russia e il ridotto impegno francese portano alla pace di Parigi e Hubertsburg nel 1763.
- La guerra stabilisce un equilibrio di potenze in Europa, destinato a durare fino alla rivoluzione francese, con grandi monarchie e stati cuscinetto.
- L'idea di interessi comuni tra stati e l'importanza della diplomazia emergono, con ogni corte dotata di un corpo diplomatico per mediare conflitti.
- In Oriente, l'Austria espande il suo dominio verso i Balcani, mentre si forma l'impero russo e l'impero ottomano continua a perdere territori.
Indice
La pace di Aquisgrana
Nel 1748 la pace di Aquisgrana pone fine alla guerra di successione austriaca, e Maria Teresa viene riconosciuta come imperatrice.
Tuttavia, in seguito alla guerra, l’Austria perde alcuni dei suoi territori, tra cui la Slesia, che passa sotto il dominio prussiano, e la cosa è mal digerita.
La guerra dei sette anni
Maria Teresa vorrebbe riconquistare la Slesia, e in questo trova come alleato la Francia, e in seguito la Russia.
Si rompe così l’alleanza tra l’Austria e l’Inghilterra, e al nuovo polo austro-francese si contrappone quello anglo - prussiano.
Inizia così nel 1756 la guerra dei sette anni.
Sul fronte coloniale prevale l’Inghilterra, mentre sul continente la lega anti-prussiana.
Berlino è occupata dagli Austriaci nel 1761, ma quando l’anno successivo sale al trono di Russia Caterina II, di tendenze filo-prussiane, si ha la defezione della Russia della guerra.
Anche la Francia, indebolita dalle guerre nelle colonie, riduce il suo impegno.
La pace di Parigi e Hubertsburg
Si giunge quindi nel 1763 alla PACE DI PARIGI per le colonie e di Hubertsburg per l’Europa, e nel continente viene ripristinata la situazione presente prima della guerra.
L'assetto politico europeo
Dopo questa guerra gli stati europei conoscono finalmente un periodo di pace, destinato a durare fino alla rivoluzione francese.
Si può dire che, tranne l’Italia e la parte orientale, l’Europa abbia ormai raggiunto un assetto molto simile a quello attuale.
Vi sono presenti grandi monarchie destinate a diventare grandi potenze europee, e piccoli stati che gli fanno da cuscinetto.
L’unica potenza imperiale è l’impero austriaco.
In realtà non ha un assetto diverso dalle altre monarchie. L’unica differenza è che comanda su popoli di etnie diverse, venendosi a creare così non pochi problemi.
Politica di equilibrio in Europa
Per regolare la situazione politica in Europa, vige una politica di equilibrio. Essa si fonda su due principi:
1) nessuno stato può pensare di essere in grado di comandare da solo in Europa;
2) la conquista si deve basare anche sulla valutazione delle difficoltà e l’accrescersi dei nemici.
Diplomazia e interessi comuni
Nasce così l’idea che fra gli stati esistano interessi comuni: l’interesse per la conservazione dei troni e l’adesione al sistema del diritto e non della forza.
Si sviluppa quindi anche l’attività diplomatica: ogni corte ha il proprio corpo diplomatico, composto da nobili e a volte borghesi.
Anche le nazioni più piccole ne sono provviste, per svolgere mediazioni nei conflitti fra le potenze. E’ il caso, ad esempio, di Venezia.
Conflitti in Oriente
Se la situazione è equilibrata in occidente, non si può dire, però, lo stesso in Oriente, dove l’Austria è impegnata in un opera di conquista verso i Balcani e i Carpazi e si sta formando l’impero russo.
L’impero ottomano persiste, sebbene nella progressiva riduzione dei propri confini.
Domande da interrogazione
- Quali furono le cause principali della guerra dei sette anni?
- Quali furono le conseguenze della guerra dei sette anni in Europa?
- Come si sviluppò l'attività diplomatica in Europa dopo la guerra dei sette anni?
- Qual era la situazione politica in Oriente dopo la guerra dei sette anni?
La guerra dei sette anni iniziò nel 1756 a causa del desiderio dell'Austria di riconquistare la Slesia, persa a favore della Prussia, e delle nuove alleanze formatesi tra Austria, Francia e Russia contro l'Inghilterra e la Prussia.
Dopo la guerra, l'Europa conobbe un periodo di pace fino alla rivoluzione francese, con un assetto politico simile a quello attuale, caratterizzato da grandi monarchie e piccoli stati cuscinetto, e una politica di equilibrio per mantenere la stabilità.
L'attività diplomatica si sviluppò con ogni corte che possedeva un corpo diplomatico per mediare nei conflitti, composto da nobili e borghesi, e anche le nazioni più piccole, come Venezia, ne erano provviste.
In Oriente, l'Austria era impegnata in conquiste verso i Balcani e i Carpazi, mentre l'impero russo si stava formando e l'impero ottomano persisteva, sebbene con confini in progressiva riduzione.