Concetti Chiave
- La proclamazione della Repubblica spagnola nel 1931 portò a conflitti sociali e tensioni con le correnti cattoliche e militari.
- Le elezioni del 1936 furono vinte dal Fronte Popolare, scatenando un'insurrezione militare guidata da Francisco Franco.
- La guerra civile spagnola si configurò come un conflitto ideologico tra fascismo e antifascismo, coinvolgendo forze internazionali.
- Le potenze europee mantennero un atteggiamento ambiguo, mentre Germania e Italia sostennero attivamente Franco.
- Nonostante l'intervento di volontari antifascisti e aiuti sovietici, le forze fasciste prevalsero, instaurando la dittatura di Franco.
Indice
La proclamazione della Repubblica
Nel 1931, in Spagna fu proclamata la Repubblica con una costituzione di stampo democratico, abbastanza avanzata, che prevedeva fra l’altro, una particolare autonomia ai baschi e alla Catalogna, rispondendo così positivamente alle tradizionali aspirazioni di entrambe le popolazioni.
Conflitti sociali e tensioni
Tuttavia, la vita della Repubblica rimaneva caratterizzata da tutta una serie di conflitti sociali, anche piuttosto aspri. Innanzitutto, le correnti democratiche socialiste si inimicarono gli ambienti cattolici a causa della loro politica anticlericale. A questo si aggiungeva la presenza dei militari la cui tradizione prepotenza doveva essere continuamente messa a freno. Dopo un primo periodo, il predominio delle forze conservatrici, con a capo il cattolico Gil Robles, contribuì a far riprendere le agitazioni sociali, soprattutto da parte della classe dei contadini che reclamavano la riforma agraria e dei minatori delle Asturie che organizzarono un’insurrezione che fu repressa nel sangue dall’esercito, come da ordine impartito dal capo dello Stato Maggiore, Francisco Franco.
L'insurrezione militare del 1936
Nel 1936 si tennero le elezioni che furono vinte dal Fronte Popolare, composto da forze repubblicane, socialiste, comuniste e con l’appoggio degli anarchici. Le forze monarchiche e cattoliche furono battute e per non darsi vinte, esse si accordarono con l’Italia e la Francia e il 17 luglio 1936, scoppiò un’insurrezione militare (= in spagnolo pronunciamento) comandata da Francisco Franco. I militari, anche se appoggiati dal partito fascista (=la Falange) e da altre forze di destra, non riuscì comunque ad impadronirsi subito di tutta la penisola. Infatti, nelle grandi città come Barcellona e Madrid, il governo repubblicano fece appello alle forze di sinistra che velocemente si mobilitarono e riuscirono a schiacciare l’insurrezione. Iniziò così una vera e propria guerra civile che costò alla Spagna tante vittime.
Interventi internazionali e guerra civile
Fino dall’inizio, il governo fascista intervenne nel conflitto con un grande spiegamento di forze, inviando divisioni intere di soldati e forze dell’aviazione. I repubblicani poterono invece contare sulle Brigate internazionali formate da volontari provenienti da tutta Europa e dall’America, fra cui 5.000 italiani antifascisti. Tutto ciò premesso, si può affermare che fin dai primi giorni la guerra di Spagna si configurò come un conflitto ideologico fra fascismo e antifascismo e come una prova generale della Seconda Guerra Mondiale.
Il ruolo delle potenze europee
Gli Stati europei non mantennero un comportamento deciso e chiaro, mentre Hitler da parte sua ne approfittò per attrarre definitivamente a sé Mussolini con l’Asse Roma-Berlino del 1936. In Francia, dove arrivato al potere il Fronte popolare, il presidente socialista Léon Blum non osò contrapporre all’intervento italo-tedesco un proprio interventi in Spagna sia per non scatenare una guerra contro le potenze dell’Asse, sia perché in presenza di uno scarso sostegno da parte dei conservatori inglesi. Questi ultimi, infatti, si mostrarono poco favorevoli alle politiche delle sinistre e adottarono un atteggiamento cauto visto lo scacco subito a seguito della guerra coloniale italiana in Etiopia. L’U.R.S.S. inviò aiuti in quantità sufficiente per assicurare una forte posizione ai comunisti spagnoli, ma comunque insufficienti per assicurare la vittoria ai repubblicani. Veramente ci fu un tentativo anglo-francese per limitare il conflitto che produsse un accordo di non intervento fra tutti i governi interessati. Tuttavia, esso si risolse in una farsa perché le forze fasciste tedesche ed italiane continuarono ad affluire in Spagna a sostegno di Francisco Franco, il quale si proclamò caudillo (= capo) ed arrivò ad estendere la propria dittatura su tutta la Spagna
Domande da interrogazione
- Quali furono le cause principali della guerra civile spagnola?
- Chi erano i principali attori coinvolti nel conflitto?
- Quale fu il ruolo delle potenze straniere nella guerra civile spagnola?
- Come si configurò la guerra civile spagnola a livello ideologico?
- Quali furono le conseguenze della guerra civile spagnola?
Le cause principali furono i conflitti sociali interni alla Repubblica, le tensioni tra correnti democratiche socialiste e ambienti cattolici, e l'insoddisfazione delle classi lavoratrici, come i contadini e i minatori delle Asturie.
I principali attori erano le forze repubblicane, socialiste, comuniste e anarchiche del Fronte Popolare, contro le forze monarchiche, cattoliche e fasciste guidate da Francisco Franco, con il supporto di Italia e Germania.
Le potenze straniere come l'Italia e la Germania supportarono Franco con truppe e aviazione, mentre l'U.R.S.S. fornì aiuti ai repubblicani. Le Brigate internazionali, composte da volontari antifascisti, supportarono i repubblicani.
La guerra civile spagnola si configurò come un conflitto ideologico tra fascismo e antifascismo, fungendo da prova generale per la Seconda Guerra Mondiale.
La guerra civile portò alla dittatura di Francisco Franco su tutta la Spagna, con un alto costo di vite umane e un impatto duraturo sulla politica e la società spagnola.